La situazione politica a Priverno si fa tesa sul tema sicurezza. Il presidente del consiglio comunale, Roberto Antonini, ha fissato la seduta del 23 giugno con ben sedici punti all’ordine del giorno. Ma i gruppi di minoranza contestano la scelta perché impedisce una discussione seria sulle mozioni urgenti da loro presentate. La questione ruota attorno ai tempi di convocazione e alle modalità di dibattito stabilite dal regolamento interno, che rischiano di rinviare ogni confronto oltre il termine previsto dalla legge. Questo ha acceso un confronto acceso tra maggioranza e opposizioni attorno a un tema delicato per la città.
La convocazione del consiglio comunale e i tempi imposti da antonini
Il presidente Antonini ha convocato il consiglio comunale di Priverno per lunedì 23 giugno alle ore 16:00 con ben 16 punti all’ordine del giorno. L’annuncio è arrivato senza un confronto con la conferenza dei capigruppo, creando malumori soprattutto tra i consiglieri di Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia e Agenda per Priverno. Questi gruppi avevano richiesto una convocazione urgente con lo scopo specifico di discutere le mozioni sulla sicurezza, ma Antonini ha inserito tutti i temi in un unico consiglio.
Secondo il regolamento, il tempo destinato a mozioni e interrogazioni è limitato a un’ora. Questo dettaglio tecnico impedirebbe di fatto un confronto approfondito sulle proposte delle opposizioni, tanto che il presidente ha anticipato di voler rimandare la discussione delle mozioni a un prossimo consiglio. Le opposizioni denunciano così un modo di procedere che nega il diritto di esaminare questioni importanti entro i termini normativi, rischiando di far slittare tutto a distanza di oltre un mese dalla loro presentazione.
Critiche sulle modalità di gestione
I rappresentanti dei gruppi di minoranza hanno duramente criticato Antonini per aver preso una decisione senza coinvolgere la conferenza dei capigruppo, negando così la possibilità di suddividere i lavori in due sedute distinte. Antonio Di Giorgio, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha spiegato che la legge impone la discussione delle mozioni entro 20 giorni dalla presentazione, ma Antonini continua a ignorare questa scadenza. Così il rischio è che le proposte sulle misure di sicurezza rimangano ferme, senza trattazione.
Le opposizioni accusano antonini di decisioni unilaterali e di violare i diritti dei consiglieri
Yuri Musilli, della Lega Salvini Premier, accusa il presidente di mancare all’imparzialità dovuta, lavorando solo per la maggioranza e di fatto escludendo le esigenze della minoranza. Musilli ricorda di aver già sollevato il caso con il Prefetto di Latina, denunciando la mancata garanzia di trattamento equo per i consiglieri. La sensazione è che questi comportamenti potrebbero limitare il diritto di partecipazione e di controllo che spettano ai gruppi di opposizione, avendo ricadute sulla qualità della democrazia locale.
Le mozioni sulla sicurezza e la loro importanza per priverno
Le mozioni presentate riguardano interventi ritenuti urgenti per aumentare il livello di sicurezza della città. Tra le proposte figurano l’introduzione di dispositivi di autotutela, l’aumento del personale e degli orari degli agenti di polizia locale, riconosciuti come agenti ausiliari di pubblica sicurezza. Questi strumenti, secondo chi li ha presentati, potrebbero prevenire e contrastare i numerosi episodi di violenza che si verificano a Priverno.
I consiglieri di minoranza sostengono che ignorare questi segnali mette la città a rischio, trattando come episodi isolati problemi che invece mostrano tendenze preoccupanti. Antonini, che ha il ruolo di garante, sembra minimizzare gli eventi. Questo scontro non riguarda solo la politica, ma le condizioni concrete di sicurezza e tranquillità per i cittadini. Proprio per questo, la bocciatura della richiesta di convocare due consigli separati rappresenta un ostacolo rilevante, perché impedisce un focus specifico su queste proposte urgenti.
L’intervento atteso del prefetto e le prossime mosse
Di fronte delle difficoltà emerse nella gestione del calendario consiliare, i gruppi Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia e Agenda per Priverno hanno annunciato che, qualora le mozioni non fossero discusse entro i termini di legge, chiederanno un incontro al Prefetto di Latina. La richiesta si concentrerà sul ripristino di un ordine dei lavori che permetta di rispettare i diritti dei consiglieri di opposizione, evitando ritardi che pregiudicano le decisioni sul tema sicurezza.
Questa azione dimostra come la disputa politica locale possa spingersi oltre i normali confini degli organismi comunali, coinvolgendo enti superiori preposti a vigilare sulla legittimità delle procedure amministrative. L’intervento del Prefetto potrebbe determinare l’obbligo per il presidente Antonini di rivedere la gestione delle sedute, garantendo così un confronto equilibrato sulle proposte che interessano la sicurezza di Priverno. Il clima resta dunque di attesa e tensione.