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Produzione industriale in abruzzo cresce lentamente nel 2024 tra incertezze e segnali contrastanti

Nel 2024 l’attività produttiva dell’Abruzzo ha mostrato un incremento modesto, intorno allo 0,6%, quasi in linea con la media nazionale. Questo andamento rallenta rispetto al 2,1% registrato un anno prima, come emerge dal rapporto “l’economia dell’abruzzo” della Banca d’Italia, presentato all’Università degli Studi di Teramo. Un quadro che riflette tensioni e criticità su più fronti, da quello industriale alle costruzioni, influenzate da fattori interni e internazionali.

Andamento della produzione industriale e impatto sull’export

Il livello della produzione in Abruzzo ha subito un rallentamento dopo il forte balzo del 2023. I dati raccolti attraverso Iter, indicatore trimestrale regionale, mostrano come il settore manifatturiero abbia risentito in particolare della diminuzione della produzione nel comparto automotive. Questa contrazione ha avuto ripercussioni negative sulle esportazioni, già sotto pressione per il contesto globale complicato.

Nel Mezzogiorno, il clima di fiducia delle imprese manifatturiere è peggiorato, ma in Abruzzo si registra una situazione meno critica rispetto ad altre aree meridionali. Tuttavia, la sensazione di incertezza permane, soprattutto per le aziende collegate all’industria automobilistica, protagonista nel tessuto produttivo locale. Il contraccolpo sulle esportazioni incide sull’intera filiera, influenzando ordini e investimenti.

Indagine sulle imprese e fattori geopolitici

L’indagine condotta sulle imprese industriali e dei servizi ha confermato la debolezza del quadro congiunturale. I primi mesi del 2025 hanno mostrato qualche segnale di miglioramento, ma il percorso resta incerto. Il fattore geopolitico gioca un ruolo critico: le tensioni internazionali e le misure commerciali adottate dagli Stati Uniti mantengono alto il livello di rischio. Il contesto globale continua dunque a rappresentare un freno per l’espansione produttiva abruzzese.

Le costruzioni e il mercato immobiliare: tra incentivi e nuove sfide

Il comparto delle costruzioni in Abruzzo ha beneficiato sinora degli incentivi per la riqualificazione del patrimonio edilizio, stimolando attività e occupazione. Tuttavia, l’effetto positivo di queste misure sta perdendo forza nel corso del 2024. La spinta iniziale degli interventi ha subito un calo, rallentando il ritmo degli investimenti in questo settore.

Nel mercato immobiliare, invece, c’è stato un miglioramento grazie alle condizioni più favorevoli per l’accesso al credito. Il calo dei tassi e una certa stabilità dei mutui hanno aumentato le compravendite di abitazioni. Questa dinamica ha dato una mano al settore, sostenendo gli operatori e i proprietari immobiliari.

Dinamiche differenti nei due settori

Il rallentamento nelle costruzioni, unito al mercato immobiliare più attivo, fa capire come le due aree reagiscano in modo diverso alle spinte esterne. Gli incentivi statali che spingevano la riqualificazione hanno perso parte della loro efficacia, mentre condizioni più facili per finanziamenti sostengono l’acquisto di case da parte delle famiglie.

Consumi, terziario e turismo: le dinamiche della ripresa

Nel settore terziario, il commercio ha risentito di un aumento moderato dei consumi. Le famiglie abruzzesi stanno riprendendo potere d’acquisto, ma con gradualità. Le vendite al dettaglio beneficiano di questo scenario, anche se il ritmo resta contenuto. La ripresa dei consumi contribuisce a sostenere il tessuto commerciale cittadino e regionale.

Il turismo, poi, continua nel percorso di recupero iniziato dopo il crollo durante la pandemia. In Abruzzo il ritorno dei visitatori è guidato soprattutto dalla domanda interna. I turisti italiani rappresentano la maggioranza delle presenze, determinando un ridimensionamento delle perdite causate dalle restrizioni degli anni passati.

Le attività culturali e sportive, attrazioni fondamentali per l’Abruzzo, hanno favorito il rilancio del settore turistico, richiamando pubblico e investimenti. Il turismo nazionale si conferma così il motore principale per la ripresa della regione, sullo sfondo di una congiuntura globale ancora incerta.

Il quadro regionale nel 2024

Le dinamiche del 2024 in Abruzzo raccontano un territorio alle prese con sfide complesse, dove la crescita fatica a decollare e alcuni settori procedono a ritmi differenti. Un quadro in cui i fattori internazionali e interni si intrecciano, condizionando fortemente l’andamento economico regionale.

Paolo Ludovichi

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