Un piccolo dispositivo galleggiante è tornato a operare lungo le coste di Castellabate, nel Cilento Salernitano, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento marino. Il seabin, un cestino che aspira i rifiuti dalla superficie dell’acqua, riprende così la sua attività di raccolta di microplastiche e altri scarti. Questa iniziativa fa parte di un piano locale più ampio per proteggere l’ambiente e il mare, fondamentale per il turismo e la fauna della zona.
Situato nel litorale della città, oggi il seabin è di nuovo attivo nel raccogliere fino a un chilo e mezzo di rifiuti ogni giorno. Si tratta di un sistema meccanico galleggiante che, tramite un motore elettrico, aspira l’acqua di superficie insieme a frammenti inquinanti come mozziconi di sigarette, cotton fioc, frammenti di plastica e materiali che altrimenti finirebbero nell’ecosistema marino. Questa apparecchiatura agisce come un vero e proprio cestino che filtra l’acqua catturando detriti visibili e microplastiche invisibili a occhio nudo.
L’installazione del seabin è stata pensata per le acque costiere più trafficate dove la concentrazione di residui è maggiore. La raccolta quotidiana di 1,5 chilogrammi di materiale inquinante si traduce in circa 550 chilogrammi l’anno, ma considerando più dispositivi attivi e altre azioni di pulizia, la rimozione complessiva può superare 1,5 tonnellate. Così, si limita la dispersione dei rifiuti in mare, soprattutto in un tratto costiero frequentato da bagnanti e pescatori.
La riattivazione del seabin rientra negli interventi adottati dall’Amministrazione comunale per tutelare il patrimonio naturale del territorio. Il Comune di Castellabate, punto di riferimento della costa cilentana, promuove da anni diverse strategie ambientali. Oltre al dispositivo galleggiante per la raccolta dei rifiuti, sono attivi programmi di raccolta differenziata e monitoraggi costanti della qualità delle acque marine.
Tra le finalità principali c’è la salvaguardia della biodiversità locale, che dipende fortemente dalla salute degli ambienti marini. L’implementazione di progetti educativi coinvolge scuole e cittadini, con campagne di sensibilizzazione sull’uso consapevole della plastica e il valore della pulizia del mare. La tecnologia ambientale è vista come parte concreta della strategia per attenuare l’impatto umano sulle coste.
Il mare resta una risorsa fondamentale per Castellabate sia sotto il profilo economico che ambientale. La presenza di spiagge pulite e acque trasparenti attira visitatori e turisti interessati alle bellezze del Cilento. Salvaguardare questi spazi significa proteggere anche l’identità storica e culturale del luogo, legata alle attività di pesca e all’ambiente naturale.
La lotta all’inquinamento da plastica si lega alla conservazione del paesaggio marino, contribuendo a evitare danni alla flora e alla fauna acquatica. Iniziative come il seabin, inserite in un piano più ampio di cura e attenzione al territorio, aiutano a mantenere un equilibrio fragile. I flussi turistici, ormai essenziali per l’economia locale, traggono benefici diretti da un ambiente marino meno contaminato.
Rafforzando la protezione dell’ecosistema costiero, Castellabate si pone all’avanguardia nelle strategie di gestione dei rifiuti marini, con ricadute positive sia sull’ambiente sia sulle attività umane che ne dipendono quotidianamente.
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