Il grande evento firmato Dolce & Gabbana si è trasferito nella capitale italiana per celebrare Roma come culla della moda e della storia. Un viaggio tra arte, architettura e eleganza che ha visto la città protagonista di una serie di appuntamenti esclusivi, capaci di legare tradizione e creatività contemporanea in un unico racconto. Il Grand Tour, organizzato dal 12 al 16 luglio 2025, ha coinvolto location iconiche e ha reso omaggio a momenti storici legati all’immaginario cinematografico e sartoriale della capitale.
Roma è stata scelta come la tappa più importante di questo tour, un vero esame di valore per il duo stilistico. L’accoglienza delle istituzioni locali ha facilitato ogni fase dell’organizzazione, impostando un rapporto di collaborazione che ha toccato anche figure chiave come la Sartoria Tirelli. Domenico Dolce ha raccontato come la città, con la sua storia millenaria, rappresenti un punto di partenza imprescindibile per chiunque operi nel mondo della moda e della cultura.
Tra le sue pietre miliari, Roma vanta un patrimonio architettonico che spazia dall’impero romano alle creazioni barocche e rinascimentali, elementi che continuano a influenzare il design moderno. Non è un caso che proprio qui sia nato il cinema italiano a Cinecittà, terreno fertile anche per il mito della Dolce Vita e per sartorie di fama internazionale come Schuberth e Sorelle Fontana. Questi fattori rendono Roma unica rispetto alle altre città prese da Dolce & Gabbana negli anni, come Napoli, Firenze, Taormina o Alghero.
Il Grand Tour ha preso il via con una mostra al Pala Expo, preludio degli appuntamenti successivi. Il 12 luglio è stato dedicato a Secret Dolce Vita, un omaggio fotografico a Federico Fellini e al suo celebre film “La Dolce Vita”, allestito a Via Veneto con 65 scatti inediti curati da Edoardo Dionea Cicconi. Il giorno dopo, il 13 luglio, l’alta gioielleria ha trovato spazio nella cornice di Villa Adriana, un sito storico che aggiungeva valenza culturale al lusso esposto.
Il 14 luglio la passerella si è spostata tra i Fori Imperiali, dove ha sfilato l’alta moda con un chiaro riferimento al Satyricon di Fellini. Qui il legame tra passato e presente è diventato più evidente, con abiti ispirati al patrimonio romano più antico ed evocativo. Il 15 luglio invece, la moda maschile ha preso vita sul ponte di Castel Sant’Angelo. In questa occasione, è stato reso omaggio alla sartoria ecclesiastica grazie alla collaborazione con la Sartoria Tirelli, che ha curato dettagli e abiti ispirati al mondo clericale.
Infine, a chiudere il Grand Tour, un party è stato organizzato negli studi di Cinecittà, ormai simbolo del cinema romano. Tra set ricreati dell’antica Roma, lo stile e la storia si sono fusi in una serata dedicata al fascino senza tempo che continua a permeare l’intera capitale.
Alla conferenza stampa di presentazione del Grand Tour hanno partecipato, accanto a Domenico Dolce, Fedele Usai, direttore generale di Dolce & Gabbana e Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Moda e Sport di roma capitale. La loro presenza ha sottolineato la sinergia tra mondo della moda e istituzioni locali.
La mancanza di Stefano Dolce, mancato anche all’inaugurazione della mostra “Dal Cuore alla Mani” a Palazzo delle Esposizioni lo scorso maggio, ha segnato un’assenza ma non ha influenzato lo sviluppo degli eventi, che sono proseguiti con grande intensità e attenzione al dettaglio. Le parole e la partecipazione diretta di Domenico Dolce e del team gestionale hanno ribadito quanto la città abbia rappresentato un crocevia fondamentale nel racconto di questo progetto.
L’assessore Onorato ha evidenziato il valore di Roma come palcoscenico naturale per iniziative legate alla moda e allo sport, evidenziando il ruolo del turismo culturale nel rafforzare l’economia locale e l’immagine internazionale della città. Il supporto delle istituzioni ha permesso di portare avanti ogni appuntamento con un’organizzazione impeccabile, valorizzando location storiche e mettendo in risalto il legame con il passato.
Nell’insieme, il Grand Tour ha raccontato un pezzo di Roma che va oltre i luoghi comuni, puntando a svelare quanto la città sia stata ed è ancora protagonista di vicende artistiche e creative. Dalle architetture imperiali alle creazioni sartoriali che hanno segnato un’epoca, il percorso ha messo in luce la capacità di Roma di riproporsi come centro di attrazione per la moda e il cinema.
L’evento ha anche rimarcato l’importanza delle collaborazioni con realtà storiche come la Sartoria Tirelli, fondamentale nello studio e realizzazione di abiti che richiamano la tradizione ecclesiastica e classica. Il legame con il cinema, a sua volta, ha illustrato come Roma abbia ispirato registi come Fellini, il cui lavoro continua a vivere grazie a iniziative come Secret Dolce Vita.
Questo intreccio di moda, cultura e storia ha dato corpo a un racconto che si è sviluppato su più livelli, confermando la capitale come luogo d’elezione per eventi internazionali che uniscono spettacolo e memoria collettiva. Un percorso che racconta Roma come culla di mondi lontani nel tempo ma ancora presenti nel tessuto urbano e culturale.
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