La partita di ritorno dei play out tra Salernitana e Sampdoria si è conclusa in modo drammatico dopo l’interruzione definitiva causata da disordini tra i tifosi di casa. Il giudice sportivo ha emesso una sentenza severa che ha definito la retrocessione della Salernitana in serie C e una sanzione pesante per il club campano. L’episodio riapre il dibattito sull’ordine negli stadi italiani e sulle conseguenze delle intemperanze dei tifosi durante i momenti decisivi della stagione calcistica.
Dettagli degli episodi accaduti durante il match all’Arechi
La partita disputata allo stadio Arechi si è fermata al 21’ del secondo tempo, ma già prima di quel momento si erano verificati vari tentativi di invasione di campo da parte dei sostenitori della Salernitana. Poco dopo la metà della ripresa, alcuni tifosi nel settore inferiore della curva sud hanno cercato di superare il cancello di accesso al campo, ma sono stati fermati dalle forze dell’ordine schierate a protezione del varco.
Nonostante il primo tentativo fallito, altri gruppi, stavolta nel settore distinti vicino alla curva sud, sono riusciti a forzare il cancello, ma non a entrare in campo, bloccati dagli steward e dagli agenti. L’atmosfera si è fatta irrespirabile già in questa fase, segnale di come la tensione fosse alle stelle. Il tentativo di forzare i cancelli ha prefigurato quello che sarebbe successo poco dopo, con la sospensione definitiva.
Lancio di petardi e fumogeni: la cronaca della sospensione definitiva
Al 21’ del secondo tempo, i problemi sono esplosi in maniera violenta. Dai settori curva sud, distinti e tribuna, sono stati lanciati numerosi petardi, fumogeni e addirittura seggiolini strappati dagli spalti sul terreno di gioco e anche nel recinto di gioco. Il direttore di gara, con l’aiuto del responsabile dell’ordine pubblico, ha deciso di sospendere momentaneamente l’incontro per valutare la situazione.
Dopo circa trenta minuti di interruzione, la partita è ripresa con la squadra tornata in campo. Ma la calma è durata poco: le intemperanze dei tifosi sono riprese subito dopo la ripresa, rendendo impossibile continuare la partita in sicurezza. A quel punto, le forze dell’ordine hanno dovuto intervenire e il responsabile dell’ordine pubblico ha disposto la sospensione definitiva della gara.
Le decisioni del giudice sportivo e le conseguenze per la salernitana
Il giudice sportivo di serie B, Ines Pisano, ha valutato gli eventi con attenzione, tenuto conto della gravità delle intemperanze. Per la Salernitana è arrivata una sconfitta a tavolino per 0-3 e l’obbligo di disputare le prossime due partite a porte chiuse. La combinazione di questi provvedimenti sancisce di fatto la retrocessione della squadra campana in serie C.
Le sanzioni si basano sul rapporto dell’arbitro e sugli elementi forniti dagli esperti della procura federale, che hanno sottolineato i comportamenti fuori controllo di parte dei tifosi. L’episodio assume così una rilevanza non solo sportiva, ma anche sul versante della gestione della sicurezza dentro e fuori gli stadi.
Impatto sulla città di salerno e il futuro del club dopo la retrocessione
L’ambiente cittadino di Salerno vive una stagione difficile dopo la retrocessione in serie C, aggravata dal pesante verdetto disciplinare. I tifosi si trovano divisi tra la delusione per la retrocessione e la critica verso chi ha messo a rischio la squadra con gli scontri. La società dovrà affrontare non solo la sfida sportiva per tornare subito in serie B ma anche quella legata al controllo degli accessi negli stadi e alla prevenzione di nuovi episodi violenti.
L’episodio mette ancora una volta in primo piano il tema della sicurezza negli impianti sportivi italiani, soprattutto quando la posta in gioco è alta come nelle partite di play out. Salerno sarà chiamata a riorganizzare il proprio modo di affrontare le gare in casa, con un’attenzione particolare agli aspetti legati all’ordine pubblico, fondamentale per garantire un clima sereno durante gli incontri.
L’accaduto all’Arechi del 2025 rimarrà nella memoria come un momento di svolta nella vita sportiva e culturale della città, segnato da una giornata che ha segnato la fine anticipata di una stagione.