Los Angeles sta risalendo la china dopo i devastanti incendi che a gennaio hanno investito le colline tra Pacific Palisades e Malibu, provocando morte e distruzione. Tra le tante difficoltà, un simbolo della città, la Getty Villa, è tornato accessibile al pubblico. Questo museo, noto per le sue collezioni di arte antica e il giardino all’aperto, rappresenta un segnale di ripresa culturale e sociale per un’area che ancora fatica a voltare pagina.
La Getty Villa salva dal fuoco grazie a interventi tempestivi e misure preventive
La Getty Villa, costruita come una villa romana e che ospita oltre 44.000 opere d’arte antica, ha vissuto momenti di grande tensione il 7 gennaio scorso. Quella sera, il fronte degli incendi che imperversava tra Pacific Palisades e Malibu si è avvicinato pericolosamente al complesso culturale, spinto da violente raffiche di vento. Le fiamme e i tizzoni ardenti hanno lambito la struttura, ma fortunatamente non l’hanno intaccata.
Un gruppo di soccorso eroe dentro la Getty Villa
Un gruppo di soccorso del museo è rimasto all’interno per ore, impegnato a spegnere i focolai e a sigillare le gallerie, evitando che le scintille provocassero danni irreparabili. Le riprese televisive dell’epoca hanno mostrato come le fiamme abbiano miracolosamente evitato la Getty Villa, un risultato dovuto a una manutenzione accurata e a misure di prevenzione contro gli incendi messe in atto nel tempo.
Intorno alla villa, l’ambiente porta ancora i segni del passaggio del fuoco. Fuliggine copre il suolo e si scorgono resti di ville distrutte. L’incendio ha interessato un’area di oltre 95 chilometri quadrati, consumando più di 6.800 edifici e provocando la morte di 12 persone. Molti residenti non hanno ancora potuto fare ritorno nelle loro case o riprendere la vita di prima.
La sindaca di Los Angeles e i vertici della Getty sottolineano la sfida e la ripartenza
Alla cerimonia di riapertura della Getty Villa, la sindaca di Los Angeles Karen Bass ha ricordato l’impatto dell’incendio su tutta la comunità. Ha specificato come il tempo trascorso dal disastro sia sembrato lunghissimo per chi ha perso affetti, immobili o lavoro. Le sue parole hanno messo in risalto la fatica di chi ancora oggi non ha pienamente riacquistato la normalità.
Anche Katherine Fleming, presidente e CEO del Getty, si è espressa sulla difficile ripresa. Ha puntualizzato che molte famiglie del circondario non sono rientrate a casa e che il museo riapre soprattutto per loro, per offrire un punto di riferimento dopo l’evento traumatico. La struttura ha vissuto un lavoro intenso di recupero: sono stati tolti 1.300 alberi danneggiati, pulite fontane ricoperte di cenere, cambiati i filtri dell’aria e dell’acqua, bonificate le aree esterne e interne.
Ripristino e resilienza per il futuro
La direzione ha voluto fare di più del semplice restauro. Ha puntato sulla creazione di un ambiente più resistente ai futuri incendi, consapevole che situazioni simili si potrebbero ripresentare. Questo impegno riflette la necessità di occupare un ruolo attivo nella sicurezza dei luoghi culturali e della comunità che li circonda.
La riapertura coincide con una mostra dedicata ai micenei e la ripresa degli eventi
Con la riapertura della Getty Villa arriva anche una grande mostra dedicata alla civiltà micenea, intitolata The Kingdom of Pylos: Warrior-Princes of Ancient Greece. Si tratta della prima esposizione importante sui Micenei organizzata in Nord America. La rassegna comprende oltre 230 reperti provenienti dalla Messenia, tra cui spiccano tavolette incise in lineare B e la preziosa Pylos Combat Agate, un gioiello di arte minoica.
L’evento costituisce un richiamo per appassionati e studiosi che vogliono approfondire la storia e la cultura dell’antica Grecia, ma anche una testimonianza della volontà di mantenere vivo il dibattito culturale nel territorio colpito dagli incendi.
Teatro all’aperto e ritorno alla vita comunitaria
La stagione teatrale all’aperto, caratteristica distintiva della Getty Villa, tornerà a partire dall’autunno con rappresentazioni come Oedipus the King, Mama!, in collaborazione con la Troubadour Theater Company. Questa ripresa delle attività dal vivo sarà un altro passo verso il ritorno a una vita comunitaria più rilassata e consolidata.
