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scoperto deposito con 2mila articoli di merchandising contraffatto della ssc napoli nei quartieri spagnoli a napoli

Nel cuore dei quartieri spagnoli di napoli, una delle aree più frequentate da turisti, i carabinieri della compagnia napoli centro hanno smantellato un deposito abusivo dove venivano custoditi articoli di merchandising contraffatti riconducibili alla ssc napoli e ad altre squadre di serie a. L’operazione fa parte di un intervento più ampio contro la contraffazione, fenomeno legato a circuiti spesso controllati dalla criminalità organizzata. Il blitz ha portato alla denuncia di un uomo di 54 anni, già noto alle forze dell’ordine, mentre nel locale sono stati sequestrati anche materiali pirotecnici illegali.

Il contesto e l’azione dei carabinieri nei quartieri spagnoli

Napoli, con la sua grande affluenza turistica, è da sempre un punto caldo per le vendite non autorizzate di prodotti contraffatti. I quartieri spagnoli, in particolare, rappresentano un’area dove questi sistemi illegali trovano terreno fertile, complici le strade affollate e la presenza di numerosi visitatori. Il controllo più stretto è stato deciso dai carabinieri della compagnia napoli centro, che hanno messo a fuoco proprio questo punto.

L’intervento è avvenuto con un’irruzione in borghese all’interno di un deposito situato in piazzetta san carlo alle mortelle. La modalità è stata determinante per cogliere il 54enne con le mani nel sacco, evitando allarmismi che avrebbero potuto permettere di far sparire rapidamente la merce contraffatta. Questa zona del centro storico rappresenta una delle piazze principali della città, frequentata da un grande numero di visitatori ogni giorno, che spesso si ritrova esposta a fenomeni come la vendita parallela di prodotti falsificati.

La scoperta del materiale contraffatto e il sequestro

Nel deposito, insieme agli articoli di merchandising contraffatti, i carabinieri hanno rinvenuto circa duemila pezzi, principalmente abbigliamento e gadget legati alla ssc napoli, ma anche riferimenti ad altre squadre di serie a. Questi articoli erano destinati alla vendita sul mercato cittadino, senza alcuna autorizzazione o licenza.

La quantità di merce sequestrata evidenzia un giro significativo, che aveva un impatto diretto sia sul mercato legale sia sui tifosi. La contraffazione in questo ambito non riguarda solo prodotti di cartoleria o abbigliamento ma influisce anche sull’economia locale e sulla credibilità dei team coinvolti.

Oltre a questi articoli, i militari hanno trovato anche circa mille petardi e fuochi d’artificio, detenuti senza alcuna autorizzazione prevista dalla legge italiana. Il materiale pirotecnico rappresenta un rischio per la sicurezza pubblica, soprattutto se immagazzinato in modo improprio come in questo caso. Il sequestro di questi dispositivi ha quindi evitato un potenziale pericolo per chi frequenta la zona.

Conseguenze legali per il denunciato e implicazioni sulla sicurezza della città

Il direttore dell’operazione ha sottolineato che l’uomo dovrà rispondere di detenzione e commercio di materiale contraffatto, ma anche di detenzione di materiale pirotecnico senza autorizzazione. Le due accuse sono gravi e prevedono sanzioni penali, viste le norme stringenti su entrambi i fronti.

La detenzione e la vendita di prodotti contraffatti costituiscono reati da anni combattuti dalle forze dell’ordine in tutta italia. Nei quartieri spagnoli e nelle altre zone centrali di napoli, queste attività alimentano circuiti economici illeciti che danneggiano i negozi regolari e mettono a rischio la sicurezza dei cittadini.

Il rinvenimento dei petardi e dei fuochi d’artificio, all’interno di un deposito in un’area densamente abitata, ha anche acceso l’attenzione su una problematica diffusa in città: quella della conservazione e uso improprio di materiale esplosivo. L’intervento delle forze dell’ordine ha contribuito a ridurre, almeno temporaneamente, il rischio di incidenti nelle vie battute da residenti e turisti.

Inchiesta in corso e monitoraggio continuo

Gli accertamenti proseguono per capire se il 54enne facesse parte di una rete più estesa di contrabbando e contraffazione. Le attività legali e giudiziarie seguiranno il normale iter previsto per casi simili. Restano alta l’attenzione e il controllo nelle zone più a rischio della città, in particolare negli spazi vicino al centro storico e ai quartieri più popolari.

Monica Ghilocci

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