Il museo archeologico di Sezze ha finalmente dato il via ai lavori di restauro dopo un’attesa di anni. L’intervento interessa principalmente le facciate e il tetto, con l’obiettivo di recuperare una struttura storica che da tempo versa in condizioni precarie. La ristrutturazione coinvolge alcune delle aree più frequentate della città, come piazza IV Novembre, e promette di restituire un punto culturale fondamentale a cittadini e visitatori. I fondi stanziati, provenienti dal PNRR, sottolineano come questa operazione si inserisca in un più ampio progetto di rigenerazione urbana.
Il restauro ha come fulcro la sistemazione delle facciate del museo, in particolare quelle che si affacciano su piazza IV Novembre, via Roma e largo Bruno Buozzi. Queste superfici esterne mostrano segni di degrado che ne compromettono l’aspetto e mettono a rischio la struttura sottostante. Negli anni, il tetto ha subito infiltrazioni d’acqua ripetute che hanno danneggiato i locali al secondo piano dell’edificio — va ricordato che questa sede un tempo ospitava il palazzo comunale. L’inagibilità di questi spazi ha limitato l’uso completo del museo. Il restauro punta quindi a risanare l’intera copertura per scongiurare ulteriori danni e permettere la riapertura di ambienti finora off limits.
Questa fase di intervento richiede una chiusura temporanea di piazza IV Novembre, decisa per agevolare i lavori in sicurezza. L’area, punto nevralgico della vita cittadina, subirà inevitabili disagi ma la chiusura è ritenuta necessaria per garantire un’operazione efficace. È una scelta locale che coinvolge cittadini e turisti, con una comunicazione chiara sull’importanza di questa fase.
L’idea di restaurare il museo archeologico di Sezze ha preso forma nel 2020. La giunta comunale ha adottato una delibera che ha segnato l’avvio dell’iter burocratico per ottenere i finanziamenti pubblici, con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio culturale e storico della città. Dopo anni di lavoro amministrativo e progettuale, nel 2025 si è arrivati alla fase operativa con il concretizzarsi dei cantieri.
Il progetto gode di un supporto finanziario di 266.000 euro proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Più precisamente, i fondi sono destinati alla Missione 5, riguardante la rigenerazione urbana. Questo collegamento mette in luce come il restauro non sia solo una questione locale, ma parte di una strategia nazionale per migliorare le città attraverso il recupero degli spazi pubblici e culturali.
Il sindaco di Sezze ha sottolineato il valore storico e simbolico del museo per la comunità. Dopo anni di attese e difficoltà legate al degrado dell’edificio, la cittadinanza potrà presto riappropriarsi di un luogo non solo bello, ma anche funzionale per iniziative culturali.
I lavori non si limitano a migliorare l’aspetto esteriore del museo archeologico, ma mirano a rendere la struttura più vivibile e adatta a ospitare eventi culturali di vario tipo. La riconquista del secondo piano, attualmente non utilizzabile, direttamente coinvolgerà la creazione di nuovi spazi espositivi o polifunzionali.
Lo sviluppo di questa nuova fase punta a creare un museo dinamico, capace di promuovere e ospitare mostre, corsi, conferenze e attività didattiche. Per ampliare l’offerta culturale, il comune ha già avviato collaborazioni con università come La Sapienza e Tor Vergata, oltre a lavorare in sinergia con la Soprintendenza ai Beni Culturali. Questi rapporti permetteranno di arricchire i contenuti e valorizzare la storia locale con esperti del settore.
Il sindaco ha riconosciuto che i disagi legati alla chiusura di piazza IV Novembre e i cantieri sono un costo temporaneo ma una necessità per modernizzare non solo il museo, ma l’intera città. Questo intervento riveste un ruolo centrale nel far conoscere la ricchezza storica di Sezze e incentivarne la fruizione da parte di residenti e turisti. La struttura, una volta rinnovata, sarà un punto di riferimento culturale rinnovato.
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