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Se questa è una bambina, lo spettacolo teatrale che dà voce ai bambini vittime di guerra a anagni

Lo spettacolo “se questa è una bambina” approda a anagni per una serata intensa dedicata al dramma della guerra raccontato attraverso gli occhi dei più piccoli. L’appuntamento, in programma sabato 29 giugno alle 19 nella sala “hernicasaxa” di via san Paolo, mette in scena una riflessione sul dolore infantile in tempi di conflitto, con performance di attori e musica dal vivo. Un evento gratuito che punta a tenere viva la memoria e a scuotere le coscienze di chi assisterà.

Il progetto teatrale e il tema centrale dello spettacolo

“se questa è una bambina” nasce dalla compagnia acta est fabula, che affronta il dramma della guerra scegliendo uno sguardo particolarmente coinvolgente: quello dei bambini coinvolti nei conflitti. Da sempre, i più piccoli pagano conseguenze invisibili e indelebili, e attraverso questa messinscena lo spettatore entra in contatto con il loro dolore nascosto. La guerra qui non è solo un fatto geopolitico, ma diventa esperienza umana vissuta nella più crudele immediatezza.

Una narrazione per l’infanzia negata

Il testo e le immagini evocano una narrazione che punta a rappresentare l’infanzia negata, trasformando il palco in un luogo di memoria viva. I bambini non sono meri spettatori del conflitto, ma vittime che spesso non trovano voce nel racconto pubblico. Lo spettacolo vuole restituire dignità a quelle storie soffocate dal tempo o dall’indifferenza. La scelta di un’articolazione tra parole, musica e immagini rafforza il potere emotivo, creando una cornice immersiva per chi guarda.

Cast, regia e la partecipazione del cantautore alessandro viti

Sul palco si alternano attori e musicisti per dar corpo a questo racconto struggente. La compagnia acta est fabula ha selezionato attori capaci di trasferire il peso emotivo della tematica. Giorgio Michelangeli, Aurora Silvaggi, Valerio Ponza, Francesca Fabrizi, Cristian Noto e Janis Ipatia Lolli intrecciano capacità recitative e presenza scenica sotto la guida dei registi emilio cacciatori e gianna vari.

Contributi musicali di rilievo

Il contributo musicale arriva dallo stesso cantautore alessandro viti, artista anagnino che porta la propria sensibilità all’interno dello spettacolo. La sua partecipazione è stata definita “straordinaria” per l’originalità e la profondità con cui le sue canzoni dialogano con le parole degli attori. La cantante deborah raoli aggiunge un altro livello sonoro, accompagnando le scene con interventi vocali capaci di intensificare tensione e pathos.

Il ruolo del teatro come strumento di memoria e denuncia

L’evento si colloca in un momento storico dove molte tragedie sembrano dissolversi nel rumore di notizie e interessi politici. “Se questa è una bambina” si propone come un atto di resistenza culturale, che non lascia spazio all’oblio. Il teatro diventa qui più di uno spettacolo: si trasforma in un messaggio civico che coinvolge chiunque abbia a cuore il rispetto della storia e dei diritti fondamentali.

Empatia e responsabilità attraverso l’arte scenica

L’arte scenica, con la sua presenza diretta, evoca un’empatia che i media spesso faticano a raggiungere. Attraverso il racconto di una bambina simbolo, lo spettacolo invita a riflettere sul dovere di memoria e responsabilità individuale e collettiva. Il palco si carica del peso del passato per ricordare che la guerra lascia tracce profonde negli affetti e nelle vite delle nuove generazioni.

Modalità di partecipazione e sostegno all’evento

L’ingresso allo spettacolo è libero, un fatto che sottolinea la volontà di favorire la più ampia partecipazione possibile. L’evento è stato reso possibile grazie al sostegno di bancanagni e della cooperativa hernica saxa, che hanno contribuito in modo determinante alla realizzazione della serata.

Una collaborazione locale per un impegno culturale

Questa collaborazione tra enti locali e realtà artistiche punta a portare sul territorio un prodotto che rappresenta un’occasione di confronto e di sensibilizzazione. Il luogo prescelto, la sala “hernicasaxa”, è stato più volte punto di riferimento per iniziative culturali e sociali, rendendolo perfetto per un impegno pubblico contro l’indifferenza.

La scelta di mantenere l’evento gratuito permette a chiunque voglia partecipare di vivere un’esperienza intensa, senza barriere economiche. L’invito alla cittadinanza è aperto, per condividere un momento che parla di umanità e di diritti negati.

Il valore della narrazione del dolore infantile nei conflitti attuali

Riportare in scena il punto di vista dei bambini vittime della guerra non è solo un gesto artistico, ma una testimonianza che continua ad avere un peso concreto nella società contemporanea. Il dramma delle infanzie violate dalle bombe non è un evento chiuso nel passato, ma una realtà che persiste in molte aree del mondo.

Una testimonianza viva e necessaria

Con “se questa è una bambina” si stimola la riflessione su quanto ancora oggi molte famiglie affrontino la paura, la perdita e la distruzione. La potenza dello spettacolo risiede proprio nella sua capacità di dare un nome e un volto a questi dolori, trasformandoli in memoria vissuta da chi ha il compito di evitare che la storia si ripeta.

L’evento di anagni assume così una funzione educativa e di richiamo morale, volto a scongiurare la rassegnazione e la distanza emotiva. La bambina protagonista diventa così un simbolo universale, capace di toccare qualsiasi spettatore e portarlo a guardare con attenzione ciò che spesso rimane nascosto dietro le cronache di guerra.

Monica Ghilocci

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