La storia del gruppo Biagiotti si sviluppa in oltre sessant’anni, attraversando fili intrecciati tra moda, arte e sport. Nato dalla fondatrice Delia Soldaini Biagiotti nei primi anni ’60, il marchio ha saputo radicarsi soprattutto a Roma e Milano, diventando un riferimento del made in Italy. L’attenzione alla creatività artistica e al sostegno culturale ha camminato di pari passo con la produzione firmata e, negli ultimi anni, con la presenza nel mondo del golf. Dietro questo percorso un ruolo centrale ha avuto la regia femminile di tre generazioni della stessa famiglia.
Le origini e l’impatto della prima generazione biagiotti
Delia Soldaini Biagiotti aprì l’attività in via Salaria a Roma all’inizio degli anni Sessanta. Nel 1964 la sua azienda riuscì a ottenere un incarico prestigioso: la produzione delle divise per le hostess di Alitalia. In quegli anni erano percepite come un vero simbolo di eleganza italiana all’estero, e questa collaborazione rappresentò un trampolino importante per l’azienda. Il marchio iniziò subito a definire un’identità raffinata, riconosciuta anche a livello internazionale.
Debutto negli Stati Uniti e primi successi internazionali
Quell’esperienza aprì la strada al debutto negli Stati Uniti, grazie alla fiducia di un grande gruppo americano che affidò alla Biagiotti la produzione della collezione “Via Veneto 7“. Questa linea, che portava il nome della celebre strada romana, venne esportata oltreoceano, segnando il primo passo sul mercato globale. In quegli anni, il lavoro di Delia mise in luce l’impegno verso la qualità e l’immagine del made in Italy, basandosi su produzioni artigianali e rigorose.
La seconda generazione: la passione di laura biagiotti per la moda e l’arte
Laura Biagiotti, figlia di Delia, entrò nell’azienda dopo aver concluso gli studi in archeologia cristiana alla Sapienza di Roma. La sua formazione culturale influenzò profondamente la direzione creativa del marchio, indirizzandolo verso un forte legame con l’arte e la tradizione. Nel 1965, assieme a nuovi soci, fondò a Roma la società Biagiotti Export. Questa iniziativa serviva a produrre e distribuire in Italia capi di alta moda firmati da grandi nomi come Schuberth, Capucci, Litrico e Barocco, prendendo così parte attiva al sistema dell’alta moda romana.
Da firenze a milano: l’espansione nel prêt-à-porter
Fu nel 1972 che la prima collezione firmata Biagiotti sfilò a Firenze, capitale della moda italiana all’epoca. Il successo stimolò Laura a trasferire dopo pochi anni la produzione del prêt-à-porter a Milano, accanto a stilisti del calibro di Ottavio Missoni, Walter Albini, Krizia e Gianfranco Ferrè. La città lombarda rappresentava il cuore pulsante del fashion business italiano, e qui la Biagiotti guadagnò una posizione di rilievo. Durante questo periodo, Laura strinse anche un rapporto creativo con il disegnatore francese René Gruau, autore di numerose illustrazioni ispirate a lei.
Castello marco simone e la fusione tra moda, arte e sport
Negli anni Ottanta Laura Biagiotti iniziò a vivere e lavorare nel castello Marco Simone, vicino a Roma. L’edificio, risalente all’XI secolo, venne restaurato con l’aiuto del marito Gianni Cigna. La scelta della location rispondeva a un desiderio di coniugare storia, arte e innovazione. Nel prestigioso complesso, la coppia realizzò anche il Marco Simone Golf & Country Club, una struttura dedicata a uno sport poco diffuso in Italia negli anni ’80.
Rilancio con la terza generazione e Ryder Cup 2023
Sotto la guida della terza generazione, Lavinia Biagiotti Cigna, la tenuta ha subito un intervento di ristrutturazione e ammodernamento che l’ha trasformata in un impianto sportivo all’avanguardia. Nel 2023 il club ha ospitato l’unica edizione italiana della Ryder Cup, evento di riferimento per il golf mondiale. Questa tappa ha confermato il ruolo della famiglia e del marchio Biagiotti anche fuori dal campo della moda, mostrando un interesse concreto verso discipline sportive e promozione culturale.
Il ruolo di lavinia biagiotti cigna nella gestione attuale del gruppo
Lavinia Biagiotti Cigna rappresenta la terza generazione della famiglia alla guida dell’azienda. Figlia di Laura, ha assunto i ruoli di presidente e amministratore delegato in un momento di transizione, che richiedeva un rinnovamento degli spazi e delle strategie. Sotto la sua conduzione è stato rilanciato il Marco Simone Golf & Country Club, puntando alla qualità degli impianti e all’organizzazione di eventi internazionali.
Mantenere viva la tradizione e la professionalità
Nel raccontare la storia familiare, Lavinia sottolinea l’importanza del passato dal punto di vista culturale e imprenditoriale. La sua leadership porta avanti tradizione e professionalità, mantenendo vivo il legame con la moda di alta gamma e l’attenzione alla creatività. La continuità di un percorso iniziato sessant’anni fa dimostra come un’azienda possa modulare attività diverse, come moda, mecenatismo e sport, per costruire un’identità riconoscibile.