Lo yoga continua a conquistare gli italiani con oltre sei milioni di praticanti nel 2025, un numero raddoppiato rispetto a pochi anni fa. Nel frattempo, il flusso turistico dall’India verso l’Italia registra una crescita significativa, spinto da una curiosità più profonda verso la cultura e il benessere indiani. Durante la Giornata internazionale dello Yoga, celebrata ogni 21 giugno, si evidenziano legami culturali e iniziative dedicate a queste discipline millenarie. Gli sviluppi riflettono sia un interesse concreto verso pratiche tradizionali come l’ayurveda, sia il rafforzarsi dei rapporti tra i due paesi.
La diffusione dello yoga in italia: numeri e territori
Lo yoga in Italia si è imposto come una pratica sempre più diffusa, passando da tre milioni di persone nel 2019 a sei milioni nel 2025. La stima arriva dal progetto Yogi Times, che registra uno scenario raddoppiato in meno di sei anni. Questa crescita si concentra soprattutto nelle regioni a più forte urbanizzazione e sviluppo industriale. In testa c’è la Lombardia, seguita dal Lazio e dall’Emilia-Romagna, dove le scuole di yoga riconosciute superano ormai ampiamente le ottocento unità.
Iniziative a Roma per la giornata internazionale dello yoga
A Roma, il 21 giugno, i giardini di Castel Sant’Angelo ospiteranno una sessione aperta a tutti dal titolo “Yoga for One Earth, One Health”, promossa dall’ambasciata indiana insieme al Consiglio Indiano per le relazioni culturali e Roma Capitale. L’ambasciatrice Vani Rao ha ricordato come lo yoga venga scelto da molti italiani per gestire lo stress quotidiano, migliorare la salute mentale e fisica, e affrontare le malattie legate allo stile di vita moderno.
Il governo indiano supporta questa diffusione anche con borse di studio rivolte agli stranieri che vogliono certificarsi come insegnanti di yoga. Questi finanziamenti rientrano nel programma AYUSH, che promuove la conoscenza delle discipline tradizionali indiane oltre allo yoga, come l’ayurveda e lo siddha. La crescita culturale intorno al yoga evidenzia una connessione profonda tra le comunità, favorita da programmi istituzionali e dalla crescente attenzione verso il benessere integrato.
Ayurveda e medicina tradizionale: sfide e riconoscimenti in italia
Oltre allo yoga, anche l’ayurveda guadagna attenzione in Italia, grazie a iniziative culturali e riconoscimenti formali. La Federazione Italiana dei Medici riconosce l’ayurveda come una disciplina medica, riservando però diagnosi e prescrizioni ai professionisti con adeguata formazione certificata. Nonostante la diffusione crescente, l’Italia non ha ancora regolamentazioni specifiche che disciplinano la formazione e la pratica di questa medicina tradizionale.
Collaborazione e programmi di scambio
Il ministero indiano dell’AYUSH, istituito proprio per valorizzare queste terapie, ha promosso vari programmi di scambio e studio. Da parte sua, l’ambasciata indiana ha organizzato diverse conferenze e collaborazioni con esperti italiani, tra cui la dottoressa Nancy Miladoor, una delle pioniere dell’ayurveda in Italia, per avvicinare questa pratica alla comunità medica e al pubblico.
Rimane però aperta la questione della copertura assicurativa per i trattamenti e dell’importazione dei prodotti ayurvedici. Nel 2022, in India, è stato inaugurato il Centro Globale per la Medicina Tradizionale nel Gujarat, con l’obiettivo di sostenere la ricerca e applicare queste conoscenze a livello mondiale. L’interesse italiano emerge anche grazie alla partecipazione a eventi internazionali, come la fiera Cosmoprof di Bologna, dove sono stati presentati prodotti ayurvedici per il pubblico italiano.
L’incremento dei turisti indiani in italia e le mete preferite
Dopo la pandemia, il numero di turisti indiani che scelgono l’Italia è cresciuto con tassi a doppia cifra. Nel primo semestre del 2024, Destination Italia S.p.A. ha rilevato un aumento del 6% nelle prenotazioni rispetto all’anno precedente. L’interesse indiano verso l’Italia non riguarda solo i luoghi più famosi, come Roma, Milano e Firenze, ma si allarga pure a regioni meno conosciute come Puglia, Sicilia e le Dolomiti.
Il turismo indiano pesa soprattutto nel segmento del lusso e delle esperienze culturali. Roma attrae per il suo patrimonio storico e artistico, Milano per la moda e lo shopping, Firenze per la ricchezza architettonica. Però molti viaggiatori preferiscono scoprire l’Italia autentica, scegliendo destinazioni meno affollate per conoscere tradizioni e paesaggi meno turistici.
Influsso di bollywood e iniziative culturali
Un ruolo importante lo giocano i film di Bollywood, che hanno scelto molte città italiane come location per le riprese. La presenza di registi e attori provenienti da Mumbai ha contribuito a rendere alcune località più note e apprezzate tra il pubblico indiano. In vista dell’Incredible India Festival previsto a settembre al Teatro India di Roma, l’ambasciata intende promuovere proiezioni di cinema indiano per rafforzare questi legami culturali.
I legami culturali tra india e italia nella promozione dello yoga e della medicina tradizionale
La Giornata internazionale dello Yoga offre ogni anno un momento per consolidare e mostrare i rapporti culturali tra Italia e India. L’ambasciata indiana, insieme a enti come l’ICCR e amministrazioni locali, organizza eventi aperti al pubblico per far conoscere le tradizioni millenarie dell’India. Lo yoga, oltre ad essere una pratica fisica, diventa così un ponte di scambio culturale e una risposta concreta alle esigenze di salute e benessere.
Il sostegno alle borse di studio del governo indiano certifica l’impegno verso questo dialogo, favorendo la formazione degli insegnanti italiani e lo sviluppo di competenze riconosciute internazionalmente. L’expansione dello yoga nelle grandi città e nelle regioni più industrializzate riflette il cambiamento sociale e la ricerca di modelli di vita più attenti al corpo e alla mente.
Parallelamente, la diffusione dell’ayurveda in Italia, nonostante alcune difficoltà normative, segnala un’apertura verso approcci medici alternativi. L’interesse cresce tra i medici e il pubblico, mentre gli eventi in collaborazione con esperti indiani fungono da momento informativo e di approfondimento. Proprio questo intreccio tra tradizione e modernità rende il legame tra i due paesi sempre più concreto e articolato nei diversi ambiti sociali e culturali.