La classifica qs best student cities 2026 ha rivoluzionato la mappa mondiale delle città più apprezzate dagli studenti. Dopo sei anni di dominio incontrastato da parte di Londra, Seul si aggiudica il primo posto grazie a un mix di fattori tra cui qualità accademica, vivacità culturale e sicurezza. L’italia fa passi avanti con Roma che entra per la prima volta nella top 50 globale, seguita da Milano e Torino che risalgono le graduatorie. Le città asiatiche continuano a guadagnare terreno, confermando una tendenza in crescita.
Seul ha superato Londra e altre grandi metropoli grazie a una serie di elementi concreti e misurabili. Le università della città vantano una reputazione internazionale solida, visibile nelle prestazioni accademiche e nelle pubblicazioni scientifiche. Non solo il sistema educativo, ma anche la qualità della vita ha giocato un ruolo chiave. La sicurezza, elemento fondamentale per molti studenti stranieri, è ai massimi livelli rispetto alle altre città del ranking. Inoltre, la vivace offerta culturale e le attività extrauniversitarie contribuiscono a creare un ambiente stimolante per gli studenti.
Il capoluogo sudcoreano ha inoltre messo in evidenza un sistema di supporto per gli studenti internazionali che facilita l’inserimento e la permanenza. In questo contesto, la crescente presenza di programmi in inglese ha aperto ulteriori porte a giovani provenienti da tutto il mondo. Non a caso, la città è salita di due posizioni rispetto all’anno precedente, conquistando la leadership nella classifica qs 2026.
Londra, fino allo scorso anno regina incontrastata, è scivolata al terzo posto dopo sei anni di primato. Questo cambio di rotta riflette una serie di criticità percepite dagli studenti internazionali, legate ai costi di vita elevati e a una certa complessità burocratica. Nonostante ciò, la capitale britannica mantiene un’offerta accademica di altissimo livello, con alcune delle migliori università al mondo.
Nel frattempo, altre città asiatiche stanno guadagnando terreno e segnano record storici nella classifica. Il consolidamento della presenza asiatica è evidente anche nel posizionamento di altre metropoli che offrono nuove opportunità accademiche e culturali. La combinazione di contesti sicuri, costi più contenuti e attenzione agli studenti stranieri sta facendo la differenza. Seul è solo il punto più alto di un fenomeno più ampio che coinvolge lo sviluppo delle città asiatiche come poli universitari d’eccellenza.
L’Italia segna un progresso significativo nella classifica qs best student cities, con diverse città che migliorano il proprio posizionamento o entrano per la prima volta nel gruppo di testa. Roma entra nella top 50 mondiale alla 46° posizione con un balzo di otto posizioni rispetto all’anno prima. È il debutto assoluto della capitale italiana in questa fascia, risultato frutto della crescita del sistema universitario e dell’aumento della sua attrattività internazionale.
Milano torna a far parte della top 50 piazzandosi 44°, recuperando spazi dopo una pausa di due anni fuori dal gruppo d’élite. La città lombarda combina tradizione accademica e offerta culturale ampia, elementi graditi dagli studenti che cercano un ambiente stimolante e variegato.
Torino conferma un trend positivo posizionandosi 66° per la terza volta e salendo di due posti nella nuova edizione del ranking. La città piemontese appare consolidata come una destinazione scelta da un numero crescente di studenti italiani e stranieri, grazie anche a iniziative locali dedicate e a un contesto meno affollato rispetto ai centri maggiori.
La classifica qs valuta le città studentesche su varie dimensioni. Tra i criteri più importanti figurano la qualità delle istituzioni accademiche, la reputazione globale, la vivacità culturale, la sicurezza percepita e i servizi offerti agli studenti internazionali. Anche la disponibilità di alloggi, i costi della vita e le opportunità di lavoro giocano un ruolo rilevante nelle valutazioni.
In quest’edizione, grande peso è stato dato alla capacità delle città di offrire un ambiente sereno e accessibile per studenti provenienti da tutto il mondo. Questi fattori tendono a influenzare sia la scelta della destinazione sia il successo degli studenti durante il loro percorso. Le città asiatiche, come Seoul, hanno saputo rispondere a queste esigenze con misure concrete, mentre quelle europee provano a recuperare terreno offrendo nuovi incentivi e migliorando i servizi.
I dati raccolti provengono da fonti ufficiali, sondaggi realizzati tra studenti internazionali e parametri accademici misurabili. Questo approccio consente di creare una fotografia aggiornata e articolata della situazione globale, che cambia anno dopo anno in relazione alle nuove sfide e opportunità.
In tutto ciò, l’Italia sta mostrando segnali di crescita concreta, soprattutto nelle città maggiori che si stanno adoperando per migliorare i servizi e attrarre un pubblico più ampio, mantenendo comunque un legame forte con la propria cultura e tradizione accademica.
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