Sperlonga, affascinante borgo marinaro del litorale laziale, ha adottato un sistema di prenotazione digitale per regolare l’accesso alla spiaggia libera situata davanti alla grotta di Tiberio. Questo nuovo strumento punta a controllare l’afflusso dei visitatori in un’area delicata, con un importante valore storico e naturalistico, migliorando così la gestione del flusso turistico e la tutela del territorio.
Il ritorno delle prenotazioni digitali per le spiagge libere in italia
Durante il periodo della pandemia da covid-19, molte località costiere italiane hanno introdotto strumenti digitali per gestire l’accesso alle spiagge libere. Questi strumenti, spesso basati su app o piattaforme online, consentivano di prenotare il posto spiaggia e limitare il sovraffollamento in una fase di restrizioni sanitarie. Con il ritorno alla normalità in questi ultimi anni, gran parte di questi sistemi ha cessato di funzionare. A differenza di molte altre destinazioni, alcune, come Posillipo vicino a Napoli, hanno mantenuto il sistema di prenotazioni attivo anche per motivi non più legati alla pandemia. Oggi Sperlonga riprende questa pratica adottandola non per ragioni sanitarie, ma per mettere un freno al turismo di massa che rischia di danneggiare ambienti delicati e siti con valore storico.
Questa scelta si inserisce in un contesto più ampio di regolamentazione degli accessi nelle spiagge protette italiane. Il caso di Sperlonga si somma a quello di altri centri turistici nazionali che preferiscono gestire al meglio i flussi di visitatori per evitare danni all’ecosistema e garantire un’esperienza più tranquilla e rispettosa sia per i turisti che per i residenti.
Le ragioni dietro la prenotazione obbligatoria alla spiaggia davanti alla grotta di tiberio
La spiaggia libera affacciata sulla grotta di Tiberio è uno dei luoghi più suggestivi di Sperlonga. Questa cavità naturale custodisce reperti archeologici e si trova all’interno del parco regionale Riviera di Ulisse. La spiaggia è molto piccola e fragile, con una capienza ridotta. Per questo motivo il Comune ha fissato un limite massimo di 56 ombrelloni, mantenendo sempre una distanza minima di circa 3 metri per 4 tra ciascuno.
Questi vincoli rigidi servono a proteggere l’area dai danni causati dal sovraffollamento. La grotta e la spiaggia sono soggetti a una pressione che può degradare rapidamente sia gli aspetti naturalistici sia quelli archeologici. Il controllo accurato delle presenze è dunque fondamentale per evitare usi impropri e mantenere integri i valori paesaggistici.
Questo approccio è parte di una gestione più organica e disciplinata del territorio che mira a coniugare il turismo con la conservazione ambientale, evitando che un’eccessiva presenza umana danneggi la fragile integrità del sito.
Come si usa l’app sperlonga turismo per riservare l’accesso
Dal 14 giugno 2025 è attiva sull’app gratuita “Sperlonga turismo”, disponibile sia per dispositivi iOS che Android, una sezione dedicata a chi vuole prenotare la spiaggia libera davanti alla grotta di Tiberio. La procedura è semplice ma precisa per gestire al meglio gli ingressi.
Ogni prenotazione va fatta almeno un giorno prima e deve essere confermata di persona entro le 11:30 del giorno della visita, attraverso la scansione di un qr code sul posto. Inoltre la conferma va effettuata in uno dei parcheggi convenzionati, dove il sistema attiva e poi disattiva automaticamente il posto spiaggia al ritorno.
Quando l’utente lascia la spiaggia, il sistema libera immediatamente lo spazio, permettendo a un altro visitatore di prenotarlo. Questo flusso continuo assicura un turnover regolare e impedisce assembramenti.
Per chi ha difficoltà a usare l’app o vuole chiarimenti, sulla spiaggia è disponibile un punto informativo gestito da Energie Comuni. Lì si può ricevere aiuto e spiegazioni sul funzionamento e sulle regole da seguire.
Analogie con altre località italiane che regolano l’accesso alle spiagge
Il sistema di prenotazione digitale non si limita a Sperlonga. Situazioni simili si trovano in Sardegna, dove diverse spiagge, note per la loro bellezza ma con spazi limitati, adottano regole simili per difendere l’ambiente.
Spiagge come La Pelosa a Stintino, Cala Goloritzé a Baunei e Tuerredda a Teulada applicano un controllo sugli accessi per evitare danni dovuti all’eccessivo numero di turisti. Questi casi testimoniano come in diverse regioni italiane si cerchi di governare il turismo di massa attraverso strumenti concreti, regolando la fruizione degli spazi in modi misurati.
La gestione dei flussi in questi luoghi tiene insieme la necessità di apertura al pubblico con la tutela del paesaggio, ridimensionando l’impatto di eventi e presenze numerose che comprometterebbero le caratteristiche naturali e culturali dei territori.
La gestione del turismo sostenibile a sperlonga tra protocollo e collaborazione
L’adozione del sistema di prenotazione per la spiaggia della grotta di Tiberio si inserisce in una strategia più articolata per la gestione del turismo nella zona di Sperlonga. Il Comune ha stretto un protocollo d’intesa con il Parco Regionale Riviera di Ulisse e con la sezione locale della Lega Navale Italiana.
Questa collaborazione punta a tutelare le risorse naturali mantenendo viva la qualità dell’esperienza per i visitatori e per gli abitanti del luogo. Garantire un accesso controllato significa preservare paesaggi e siti archeologici, riducendo gli impatti negativi legati a un turismo troppo affollato.
L’intervento diretto sulle modalità con cui si accede al territorio testimonia un’attenzione concreta ai temi della tutela ambientale e della conservazione del patrimonio culturale. Attraverso regole precise e un coordinamento tra enti pubblici e associazioni, si prova a rendere Sperlonga non solo una meta di richiamo ma anche un luogo più rispettato e salvaguardato.
