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Tumori testa-collo: appena riconosciuti la guarigione può sfiorare il 100%, ma la diagnosi tardiva riduce drasticamente le chance

I tumori che colpiscono le regioni della testa e del collo hanno un andamento molto diverso in base alla tempestività della diagnosi. Se intercettati in fase precoce, possono essere eliminati con risultati che sfiorano la guarigione totale. Al contrario, quando il riconoscimento avviene tardi, la sopravvivenza a cinque anni cala drasticamente, attestandosi tra il 30 e il 40 per cento. La Asl di Frosinone ha voluto richiamare l’attenzione sull’argomento in occasione della giornata mondiale dedicata a questi tumori, che si è celebrata il 27 luglio. Sono state diffuse raccomandazioni precise su come agire e prevenire, soprattutto nei soggetti a maggior rischio.

Le raccomandazioni della asl di Frosinone per prevenire i tumori della testa e del collo

La Asl di Frosinone ha evidenziato tre comportamenti cruciali per ridurre il rischio di sviluppare queste neoplasie. Prima di tutto, è necessario smettere di fumare. Il fumo rappresenta infatti uno dei principali fattori che favoriscono la comparsa di tumori nella cavità orale, nella laringe, nella faringe e in altre zone della testa e del collo. Inoltre, si invita a limitare il consumo di alcool: proprio la combinazione tra fumo e alcol è estremamente pericolosa. Non si tratta di un semplice accumulo di rischi ma di un effetto sinergico che moltiplica le probabilità di ammalarsi. Infine, la vaccinazione contro il papillomavirus umano viene indicata come un’arma preventiva importante, soprattutto nei giovani, perché alcuni ceppi di questo virus sono associati a forme tumorali nella zona oro-faringea.

Prevenzione e controlli medici

I professionisti della Asl sottolineano che la prevenzione passa anche da un controllo medico mirato. In particolare chi ha fattori di rischio o sintomi sospetti dovrebbe sottoporsi a una visita otorinolaringoiatrica, capace di scovare alterazioni precoci.

Sintomi da non ignorare e la regola del “1 per 3”

Tra i segnali d’allarme da non sottovalutare, la Asl indica alcune manifestazioni precise. Il primo è la presenza di dolore o bruciore persistente in bocca, ulcere o piccole neoformazioni che possono sanguinare. Questi sintomi, se durano più di tre settimane, devono spingere a una visita specialistica. È questa la cosiddetta regola del “1 per 3”: un sintomo che persiste per almeno tre settimane richiede attenzione immediata.

Anche un abbassamento della voce, che si protrae oltre due o tre settimane, è un campanello d’allarme. La disfonia può infatti indicare una lesione nelle corde vocali. Le difficoltà respiratorie o quella sensazione di “ingombro” nella gola non vanno trascurate. Altri segnali sono dolore o difficoltà a inghiottire che può irradiarsi all’orecchio, tumefazioni nel collo, sia nelle zone laterali legate ai linfonodi, sia anteriori, come quelle coinvolgenti la tiroide.

Sono segnalati poi episodi di emorragie nasali associate a ostruzione respiratoria o mal di testa forte e continuativo, che meritano approfondimenti medici. Tutti questi disturbi rappresentano manifestazioni da valutare subito.

Importanza della diagnosi precoce per migliorare la sopravvivenza

La diagnosi tempestiva fa una differenza enorme sulla prognosi dei tumori testa-collo. Quando questi tumori sono scoperti nelle prime fasi, l’asportazione chirurgica o i trattamenti radioterapici possono portare a risultati molto positivi, arrivando a percentuali di guarigione praticamente totali. La chirurgia, in associazione con terapie mediche mirate, limita la diffusione locale e a distanza delle cellule tumorali.

Se invece la diagnosi avviene tardi, spesso quando il tumore si è già esteso ai linfonodi o a organi vicini, le possibilità di trattamento efficace si riducono e la sopravvivenza a cinque anni scende al 30-40%. Per questo vedere un medico in presenza dei segnali descritti diventa fondamentale. Controllare nel tempo sintomi anche lievi, se persistenti, aumenta le probabilità di riconoscere il tumore in tempo.

Il ruolo delle visite otorinolaringoiatriche e delle strategie di sorveglianza

Sono importanti i controlli periodici, soprattutto in chi ha condizioni di rischio come il fumo, l’uso di droga o alcool, o familiari che hanno avuto tumori simili. Una semplice visita otorinolaringoiatrica può rivelare lesioni precoci o altri elementi sospetti. Gli specialisti possono eseguire esami mirati, come l’endoscopia delle vie aeree superiori, per valutare in modo approfondito le strutture coinvolte.

Un monitoraggio attento consente di intervenire in tempi brevi, limitando danni e complicazioni. Le campagne informative e la promozione di stili di vita salutari sono strumenti che la Asl di Frosinone mantiene attivi per ricordare l’importanza di questa sorveglianza sanitaria.

Questi consigli arrivano anche a operatori sanitari e cittadini come indicazione chiara per prevenire, riconoscere e affrontare in modo tempestivo i tumori della testa e del collo.

Clarissa Abile

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