Un nuovo incendio ha colpito per la seconda notte consecutiva il progetto case di Bazzano, a l’Aquila. Dopo il sisma del 2009, questo insediamento abitativo era stato realizzato per ospitare le famiglie colpite. Negli ultimi giorni, la zona è stata teatro di più roghi che hanno destato preoccupazione tra i residenti e le autorità locali.
Quello divampato l’altra notte rappresenta il terzo incendio in pochi giorni nella zona di Bazzano. Nei giorni scorsi, la stessa area era stata interessata anche da roghi di sterpaglie che hanno aggiunto allarme tra gli abitanti. Le condizioni particolari del complesso, ormai disabitato e soggetto a vandalismo, lo rendono un luogo vulnerabile a questi eventi. Le palazzine coinvolte sono tra le ultime del progetto case, una zona già nota per episodi simili e per occasionali atti di teppismo che hanno colpito gli edifici.
Per domare l’incendio, sono arrivate sul posto due squadre dei vigili del fuoco con diversi mezzi. Le operazioni di spegnimento si sono rivelate difficili a causa dell’estensione del fuoco e dell’assenza di occupanti che potessero segnalare l’origine o altre emergenze. La polizia ha isolato la zona, interdicendo l’accesso agli estranei per sicurezza e per facilitare le indagini. La presenza delle forze dell’ordine serviva anche a prevenire altre azioni di disturbo mentre si lavorava sul fronte dell’incendio.
Nella notte il fuoco ha interessato di nuovo la piastra numero 9 in via Fabrizio De André, la stessa che era già stata colpita l’occasione precedente. L’edificio, vuoto da tempo, non ha causato feriti o intossicazioni. Le fiamme hanno coinvolto circa due o tre appartamenti, complicando le operazioni di spegnimento per i vigili del fuoco intervenuti. Il palazzo si trova nella parte alta del complesso ed è ben visibile dalla superstrada che attraversa la zona. L’incendio ha prodotto un odore acre di fumo che, sospinto dal vento, si è diffuso fino al centro della città.
Alcuni residenti hanno riferito la possibile presenza di occupanti abusivi nel complesso nei giorni precedenti agli incendi. Questa ipotesi è stata approfondita con una prima ispezione che non ha però rilevato persone all’interno degli edifici. Gli inquirenti non escludono la possibilità che gli incendi siano dolosi e proseguono quindi le indagini per capire le cause. Le testimonianze raccolte evidenziano come la zona abbia già subito atti di vandalismo e comportamenti di teppismo, elementi che potrebbero contribuire a spiegare questa nuova emergenza.
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