Il museo nazionale etrusco di villa giulia ha avviato un piano di rinnovamento e valorizzazione dei suoi spazi grazie a un accordo con la fondazione bvlgari. L’iniziativa prevede un restyling dell’illuminazione, una mostra temporanea e il coinvolgimento diretto dei lavoratori bvlgari in attività di volontariato culturale. L’obiettivo è dare nuova visibilità alle collezioni e rendere più accessibile la storia dell’arte orafa etrusca anche attraverso il dialogo tra passato e presente. La collaborazione è stata ufficializzata in una conferenza stampa presso il museo, alla presenza dei principali rappresentanti delle due realtà e delle istituzioni locali.
Un nuovo sistema di illuminazione per valorizzare gli ori e gli affreschi
Una delle principali modifiche introdotte riguarda il sistema di illuminazione delle sale più rappresentative del museo nazionale etrusco. La sala degli ori castellani, la sala dei sette colli e la sala di venere hanno ricevuto un intervento di relamping, cioè un aggiornamento delle luci per migliorare la resa visiva delle opere esposte. L’intento era restituire «nuova luce» ai preziosi oggetti e agli affreschi che raccontano l’arte etrusca, una scelta fondamentale per attirare l’attenzione dei visitatori e offrire un’esperienza più coinvolgente.
L’illuminazione aggiornata consente di mettere in evidenza dettagli e caratteristiche uniche delle collezioni, spesso non pienamente apprezzati con le vecchie luci. I capolavori della collezione castellani, custoditi da oltre un secolo nel museo, possono così emergere nella loro complessità e raffinatezza. Questa operazione, curata in collaborazione con esperti di museologia, si basa anche su un criterio di rispetto per le opere, evitando danni causati da lampade non adeguate e riducendo l’impatto energetico. Un passo concreto per migliorare le condizioni di conservazione e fruizione.
La mostra che mette a confronto la collezione bvlgari heritage e gli ori castellani
Tra fine giugno e fine agosto 2025, le nuove luci illumineranno anche una mostra allestita nella sala dei sette colli, dove si incontrano pezzi della collezione bvlgari heritage con quelli della collezione castellani. La rassegna è nata per creare un confronto diretto tra l’arte orafa etrusca e la tradizione contemporanea di bvlgari, una delle maison più importanti al mondo in questo campo. Il dialogo tra i gioielli d’argento di sotirio bulgari, fondatore della maison, e gli ori dell’antica collezione mette in risalto come l’eredità etrusca abbia influenzato tecniche e stile nel corso dei secoli.
La mostra, che segna l’inizio di una collaborazione pensata per durare almeno tre anni, ribadisce il legame tra il passato storico e la creatività moderna. Esporre insieme pezzi antichi e creazioni moderne permette di scoprire continuità e differenze nella lavorazione del metallo prezioso e nel design, ampliando la conoscenza del pubblico. Location strategica è proprio la sala adiacente a quella degli ori castellani, scelta per facilitare questa forma di dialogo tra epoche diverse e arricchire l’esperienza dei visitatori del museo.
Il programma di volontariato culturale per coinvolgere i dipendenti bvlgari nel museo
Un terzo pilastro della partnership riguarda il coinvolgimento diretto dei dipendenti della maison bvlgari nelle attività del museo nazionale etrusco. Attraverso un programma di volontariato culturale, i lavoratori partecipano al sostegno delle attività quotidiane che riguardano la comunicazione, la digitalizzazione degli archivi e la cura degli spazi verdi attorno al museo. Questo impegno personale favorisce un rapporto più stretto tra la comunità aziendale e il patrimonio culturale, creando un’esperienza più concreta e diretta.
Il supporto dei volontari è fondamentale per ampliare la capacità del museo di gestire eventi e interventi migliorativi, soprattutto in un momento di rinnovamenti importanti come quello attuale. Grazie alla collaborazione, le risorse umane di bvlgari mettono a disposizione competenze e tempo per arricchire iniziative legate alla valorizzazione e divulgazione dell’arte etrusca. Questa formula aggiunge valore al progetto, trasformando una semplice sponsorizzazione in un rapporto attivo e partecipato.
La collezione castellani e la storia degli orafi romani nel museo nazionale etrusco
Il museo nazionale etrusco di villa giulia conserva una delle raccolte più vaste e significative dedicate all’arte orafa dell’antichità. Tra i grandi tesori figurano la collezione castellani, composta da oltre cinquemila pezzi appartenuti a una famiglia di orafi e collezionisti romani dell’Ottocento. La passione della famiglia castellani per la cultura etrusca si tradusse in un’incisiva capacità di reinventare tecniche antiche, come la granulazione, per creare gioielli dal forte richiamo storico e artistico.
La famiglia castellani non si limitò alla raccolta, ma fu anche protagonista di un’attività imprenditoriale e culturale che influenzò il costume e il gusto dell’epoca. Le loro creazioni, esposte oggi nel museo, raccontano storie di maestria artigiana e di passione per le antichità. Il museo ha quindi un doppio ruolo: conservare i reperti ma anche fornire un contesto che fa comprendere come l’eredità etrusca si sia riflessa nella produzione artistica e artigianale successiva. La mostra e gli interventi odierni ampliano così la funzione del museo, mantenendo vivo il legame tra memoria storica e attività culturale contemporanea.
