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Vocabolario delle aree interne: 100 parole per raccontare l’uguaglianza nei territori italiani

Il premio speciale della Presidenza della Camera dei Deputati al ‘vocabolario delle aree interne‘ ha chiuso la 28ª edizione del premio nazionale di letteratura naturalistica parco majella. Il libro, nato dalla collaborazione di oltre sessanta autori, esplora le condizioni sociali e ambientali delle aree interne italiane, mettendo in evidenza sfide e opportunità per queste zone spesso marginalizzate. Curato dal dottorando nicholas tomeo dell’università del molise, il volume si propone come un contributo concreto per comprendere il ruolo delle comunità locali, della memoria storica e dei patrimoni materiali e immateriali, fondamentali per la rigenerazione dei territori.

Un progetto collettivo per raccontare le aree interne d’italia

Il vocabolario curato da nicholas tomeo raccoglie le voci di più di sessanta autori provenienti da diverse esperienze professionali e accademiche. Tra loro, docenti, ricercatori, dottorandi, giornalisti, sindaci e scrittori si sono incontrati per descrivere le aree interne attraverso cento parole chiave. Questo approccio, articolato e corale, consente di cogliere le molteplici sfaccettature di territori poco considerati ma fondamentali. Le parole selezionate rappresentano sia il declino che le potenzialità di queste zone, offrendo uno spaccato dettagliato di situazioni spesso dimenticate dal dibattito pubblico.

Dalle sfide alle risorse

Il lavoro prende in considerazione vari aspetti: dallo spopolamento alle risorse naturali, dalla cultura locale all’importanza delle infrastrutture. La scelta di coinvolgere attivamente comunità e studiosi locali permette di rappresentare realtà complesse e diversificate. Ogni contributo racconta storie di resistenza, memoria e speranza, elementi chiave per immaginare nuove possibilità di sviluppo e coesione sociale. Il vocabolario, quindi, non è solo un elenco di termini, ma un vero e proprio strumento per ripensare il futuro delle aree interne.

Il riconoscimento ottenuto e il ruolo dell’università del molise

Il premio speciale conferito dalla presidenza della camera dei deputati valorizza il lavoro realizzato, sottolineando il contributo significativo di giovani studiosi. La cerimonia di premiazione si è svolta il 19 luglio ad abbateggio, in provincia di pescara, durante la prestigiosa 28ª edizione del premio nazionale di letteratura naturalistica parco majella. Questo riconoscimento rafforza la centralità dell’università del molise, in particolare del dipartimento di bioscienze e territorio, come luogo di ricerca attento alle problematiche delle aree interne.

Un impegno condiviso

Dalla stessa università arrivano parole di soddisfazione per il risultato raggiunto, che conferma l’impegno e la qualità degli studi condotti. Il dipartimento di bioscienze e territorio ha sostenuto il progetto sin dalle sue fasi iniziali, creando un contesto stimolante per la collaborazione tra accademici e operatori locali. La prefazione al libro, firmata dal professor rossano pazzagli, aggiunge valore scientifico a un lavoro che coniuga rigore accademico e sensibilità culturale. È la dimostrazione che la ricerca universitaria può incidere direttamente sul tessuto sociale e culturale delle comunità locali, promuovendo nuove forme di dialogo e sviluppo territoriale.

Il contributo di radici edizioni e la presentazione al senato

Radici edizioni ha curato la pubblicazione del vocabolario, permettendo una diffusione più ampia di un’opera destinata a intrecciare saperi diversi. La casa editrice con sede in italia concentra la propria attività su testi che raccontano territori, tradizioni e paesaggi, e questa scelta si allinea perfettamente con la missione del progetto. La presentazione ufficiale si era tenuta lo scorso febbraio nella sala caduti di nassirya, all’interno del senato della repubblica, un luogo simbolico che conferisce rilievo istituzionale all’iniziativa.

Un momento di confronto importante

L’evento di febbraio ha rappresentato un momento importante per far conoscere il vocabolario alla stampa, ai rappresentanti politici e alla comunità scientifica. In quella sede, il progetto è stato discusso come un’opportunità per riflettere sulle disuguaglianze territoriali e sulle strategie per promuovere un equilibrio tra città e aree interne. La scelta del senato come luogo di presentazione sottolinea la necessità di politiche pubbliche che supportino queste realtà, riconoscendo il valore delle comunità locali e la necessità di tutelare i patrimoni culturali e ambientali ad esse legati. Radici edizioni ha così dato visibilità a un’opera che concilia linguaggi diversi per raccontare una parte significativa del paese.

Focus sulle comunità locali e la memoria storica nelle aree interne

Il vocabolario non si limita a elencare fatti o dati, ma pone l’accento su elementi fondamentali come la comunità locale e la memoria collettiva. Questi aspetti emergono come veri e propri pilastri per contrastare il progressivo spopolamento e il declino economico. Le comunità diventano custodi di un patrimonio materiale, fatto di edifici, paesaggi e infrastrutture, ma anche immateriale, costituito da tradizioni, saperi e pratiche condivise.

Identità e rigenerazione

Ricordare la storia di questi territori significa mantenere viva l’identità culturale e favorire attaccamento ai luoghi. Gli autori coinvolti mostrano come questa memoria può trasformarsi in leva di rigenerazione, attraverso iniziative di valorizzazione che recuperano vecchi mestieri, raccontano storie e costruiscono legami più forti tra persone. Senza riconoscere il ruolo delle comunità il rischio è di perdere oltre al patrimonio fisico anche una parte importante del capitale umano e sociale necessario per affrontare le sfide future.

Questa attenzione verso i piccoli centri e le loro radici si traduce in una proposta concreta per ripensare le politiche di sviluppo. Salvaguardare tradizioni e ambienti significa investire su un modello di crescita che tiene conto di territori spesso trascurati, ma ricchi di potenzialità. Il vocabolario di nicholas tomeo e dei tanti autori coinvolti rappresenta così un punto di partenza per riflettere con dati e parole precise, senza dimenticare la dimensione umana che caratterizza le aree interne italiane.

Clarissa Abile

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