L’edizione 2025 del festival Barchette di carta – Giubileo Letterario si è conclusa il 15 giugno ad Anagni, portando la città al centro di un’atmosfera ricca di eventi culturali e confronto letterario. L’iniziativa, promossa dall’associazione Barchette di carta APS, da anni raccoglie appassionati, autori ed esperti per discutere temi attuali e letteratura, consolidando un legame forte tra arti e comunità.
La trasformazione di Anagni in crocevia di cultura e incontri
Questa edizione ha confermato il ruolo di Anagni come punto di riferimento per la cultura che si muove fuori dai canoni tradizionali. Il festival, nato con Università Popolare del Lago di Bracciano e autonomo dal 2022, ha animato la città dei papi con appuntamenti itineranti che hanno coinvolto spazi pubblici e cittadini, creando un tessuto partecipativo. La scelta di Anagni non è casuale: la sua storia e il suo patrimonio architettonico hanno offerto uno sfondo suggestivo ai dibattiti e alle presentazioni, restituendo vita a vicoli e piazze.
L’affluenza ha superato le aspettative, con presenze provenienti da diverse regioni italiane. Non solo lettori e critici, ma tante famiglie e studenti hanno preso parte alle attività. Questo connubio di età e interessi ha dato al festival una dimensione inclusiva, lontana da eventi elitari. Le modalità organizzative hanno puntato proprio a favorire il dialogo tra voci differenti, rilanciando il tema della cultura come esperienza condivisa.
Gli appuntamenti chiave e le riflessioni letterarie
Tra i momenti che hanno catturato maggiore attenzione si è distinto il panel dedicato ad Andrea Camilleri. La presenza del Fondo Andrea Camilleri ha arricchito il dibattito che ha visto partecipare autori come Luca Crovi, Andrea Vitali, Alessandra Mortelliti e Federico Bonati. Gli interventi hanno esplorato l’impatto della produzione letteraria del maestro siciliano, toccando anche il suo ruolo civile e l’impronta lasciata nella narrazione contemporanea. Non a caso, l’eredità di Camilleri è stata posta come stimolo per il racconto del presente, tra impegno sociale e linguaggi accessibili.
Un altro confronto si è concentrato sul tema della violenza in società. Il dialogo, aperto dalla cooperativa CAV Stella Polare di Sora, si è sviluppato con l’intervento di attiviste e scrittrici come Lou Ms.Femme, Marianna The Influenza e Natascia Ronchetti. Il tono ha portato in primo piano storie di resistenza e denuncia, proponendo una riflessione diretta sulle implicazioni culturali di questo fenomeno. I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di un ascolto attento, capace di alimentare consapevolezza e azioni concrete.
Coinvolgimento dei giovani e ruolo delle scuole nel festival
Il festival ha dimostrato particolare attenzione alle nuove generazioni, coinvolgendo gli studenti in un ruolo attivo. Il progetto “Moderatori per un giorno” ha visto gli studenti del Convitto Regina Margherita assumere la responsabilità di guidare un dibattito sulla Divina Commedia, condotto da Giacomo Visconti. Questo approccio ha stimolato il confronto diretto con testi classici, mettendo in luce la loro rilevanza nella contemporaneità. I ragazzi, partecipando come moderatori, hanno potuto fare esperienza sul campo dell’organizzazione e della gestione del dialogo culturale, arricchendo la loro formazione.
Il dialogo fra professori, studenti e ospiti ha contribuito a costruire un ambiente vivace, dove lo scambio di idee si è rivelato immediato e ricco di spunti. La decisione di affidare ai giovani un incarico così importante ha segnato la volontà degli organizzatori di consolidare un legame tra scuola e società civile, valorizzando il patrimonio letterario fin dall’età scolare.
Le serate musicali come momento di aggregazione
Le serate in piazza si sono trasformate in appuntamenti di grande partecipazione grazie alla fusione di musica e parola. Questi eventi hanno acceso l’atmosfera di Anagni con concerti e performance che hanno accompagnato i temi del festival. L’interazione tra sonorità e testi narrativi ha offerto occasioni di riflessione in chiave popolare, allargando il pubblico anche a chi non segue abitualmente eventi letterari.
Il successo di queste serate non è solo nel numero di spettatori ma nel modo in cui hanno creato un clima di condivisione e calore umano. La musica ha accompagnato discussioni e incontri, arricchendo il festival con una dimensione emotiva. L’interazione tra artisti, autori e pubblico ha fatto di Anagni un luogo in cui cultura è sentita come esperienza viva e collettiva.
Anche il team di Barchette di carta APS ha riconosciuto nell’energia dei partecipanti – specialmente dei giovani – la spinta che alimenta nuovi progetti. L’obiettivo ora si concentra sull’ampliare il raggio d’azione del festival, portando libri e riflessioni in aree dove la cultura viene richiesta e desiderata.