A Napoli il quartiere di Bagnoli ha visto una mobilitazione di cittadini e diversi comitati che si sono radunati per opporsi ai cambiamenti previsti nell’area della colmata. Al centro delle preoccupazioni c’è il rischio che la celebre Coppa America, evento sportivo in programma, possa trasformare la zona stravolgendo i piani originali di recupero della costa e della spiaggia pubblica, attesa da decenni. I manifestanti hanno organizzato la cosiddetta “presa della battigia”, un’iniziativa simbolica per ribadire la richiesta di salvaguardare il territorio da interventi che ne comprometterebbero l’identità e l’accesso libero agli spazi naturali.
Mercoledì 19 febbraio 2025, decine di cittadini e attivisti si sono dati appuntamento a Bagnoli, quartiere a ovest di Napoli, per una manifestazione pacifica che ha coinvolto diversi comitati e associazioni ambientaliste. Dopo un corteo, i partecipanti sono entrati nell’area della colmata, oggi interdetta, per esprimere dissenso verso i piani legati alla Coppa America. L’evento sportivo, seppure atteso come un’occasione importante dal punto di vista economico e mediatico, viene visto dai residenti come una minaccia per il recupero ambientale.
I manifestanti temono che la zona venga trasformata non in un grande polmone verde come previsto, ma in un luogo in cui prevalgano cementificazione e interessi privati. La “presa della battigia” vuole imporre attenzione sul valore della costa che, in quel punto di Napoli, rappresenta l’ultimo spazio pubblico balneabile accessibile a tutti. Il timore è che l’evento sportivo copra una serie di modifiche urbanistiche che alla fine riducono o addirittura eliminano l’area naturale, sottraendo così un bene comune ai cittadini.
Secondo i comitati e i residenti, le modifiche in corso stravolgono la visione progettuale che è stata costruita nel corso di quasi trent’anni. Questo piano originario prevedeva la bonifica della linea di costa attraverso la rimozione della colmata abbandonata, così da restituire un’ampia spiaggia pubblica e un grande parco urbano di circa 120 ettari. E proprio queste azioni sono al centro del contendere.
L’area in questione è soggetta da anni a fenomeni di bradisismo, un processo geologico che comporta abbassamenti del terreno, di cui non si tiene sufficientemente conto nelle nuove scelte urbanistiche. Saltano così fuori nodi come la sostenibilità degli interventi e la sicurezza del territorio. Gli attivisti sottolineano che la decisione di non rimuovere la colmata rappresenta una manomissione definitiva degli strumenti urbanistici vigenti e un passo indietro rispetto alle attese dei cittadini.
Questa decisione porterebbe a sacrificare quella che da molti viene definita l’ultima spiaggia di Napoli. I piani urbanistici originali suggerivano un ampliamento del verde pubblico, ma ora il rischio è che questo si riduca drasticamente per far posto a nuove costruzioni. Si parla di una possibile cementificazione che rovinerebbe non solo il paesaggio ma anche la fruizione collettiva degli spazi.
L’arrivo della Coppa America a Bagnoli è visto dai manifestanti come un fattore che potrebbe accelerare un processo di sfruttamento speculativo dell’area. L’evento richiede infrastrutture temporanee e strutture permanenti, mentre la promessa della bonifica della costa risulta non mantenuta. Questa situazione provoca disagio e sfiducia tra chi ha seguito per anni il percorso di riqualificazione.
I comitati denunciano che la mancata rimozione della colmata è un grave errore, che compromette le qualità ambientali della zona e mette a rischio le prospettive di uno sviluppo turistico equilibrato. Il patrimonio naturale rischia di diventare un semplice elemento sacrificabile in base a scelte interessate. La protesta intende richiamare le istituzioni a mantenere fede agli impegni presi con la popolazione.
Al centro del dibattito ci sono la volontà di rispettare le esigenze di una comunità che ha fatto della spiaggia un luogo simbolo, e quella di gestire in modo trasparente tutte le fasi di progettazione. Il piano urbanistico deve garantire accesso libero e gratuito alle aree verdi e costiere senza piegarsi a logiche immobiliari. La manifestazione è un segnale forte di attenzione verso il destino di un quartiere che vuole restare un bene per tutti.
La protesta di Bagnoli mette in evidenza uno scontro tra interessi pubblici e privati attorno a una delle coste più importanti di Napoli. Le azioni sul territorio, legate in parte a eventi sportivi importanti, sollevano questioni concrete riguardo alla gestione ambientale e urbanistica. Il dibattito nelle prossime settimane sarà decisivo per decidere il futuro del quartiere e della sua grande spiaggia pubblica.
Il 15 febbraio 2025 il maltempo ha colpito il litorale romano, provocando disagi all’aeroporto leonardo…
Anzio torna a proporre una serie di eventi culturali rivolti a residenti e visitatori durante…
Un dolore che si mescola a ricordi contrastanti e all’impegno di non far dimenticare la…
Il latina calcio ha dato avvio ai preparativi per la nuova stagione di lega pro…
La tranquillità notturna di Tarquinia, in provincia di Viterbo, è stata scossa da due giorni…
Il prossimo 14 luglio, a Roma, la regione Lazio ospiterà un incontro dedicato alla sicurezza…