I lavori archeologici a villa dei misteri, una delle zone più celebri del parco archeologico di pompei, sono tornati in corso dopo decenni di interruzione. La rimozione di una costruzione abusiva ha liberato il settore nord della villa, consentendo di portare allo scoperto antichi elementi come l’ingresso, la via superior e strutture legate al quartiere servile. Queste scoperte aprono nuovi capitoli sulla storia della villa romana più famosa del sito.
Rimozione delle strutture abusive: un passaggio chiave per la tutela del patrimonio
La presenza di una casa abusiva sopra la parte nord di villa dei misteri aveva bloccato per lungo tempo le attività di scavo. Questa struttura, estesa e ampliata nel corso degli anni in modo illegale, impediva agli archeologi di accedere ai livelli più antichi e importanti. Solo nel 2023 si è proceduto alla demolizione, grazie a un protocollo d’intesa tra la procura di torre annunziata e il parco archeologico di pompei.
Il protocollo nasce per contrastare il traffico illegale di reperti ma ha avuto un impatto decisivo anche sull’abusivismo edilizio. Infatti, proprio su segnalazione del parco archeologico, la procura aveva avviato indagini che avevano scoperto cunicoli clandestini nei sotterranei della casa, collegati a scavi irregolari nel sito. Quest’azione legale ha permesso di liberare l’area e continuare la ricerca archeologica senza interferenze.
Non è stata soltanto villa dei misteri a beneficiare di questa collaborazione. Sempre in base agli accordi tra procura e parco archeologico, è stata demolita anche un’attività di ristorazione abusiva situata accanto al confine del parco. Questi interventi evidenziano un impegno concreto contro le costruzioni illegali nelle zone prossime ai siti di interesse storico.
Gli scavi ripresi dopo quasi un secolo: nuove scoperte nella villa romana
villa dei misteri era stata parzialmente scavata all’inizio del Novecento, tra il 1909 e il 1910, da privati. Successivamente, tra il 1929 e il 1930, il soprintendente amedeo maiuri aveva ampliato lo scavo seguendo metodi scientifici. Tuttavia la parte nord della villa era rimasta inesplorata proprio per la presenza della casa sopra di essa.
Ora, con la liberazione dell’area, è emerso l’antico ingresso della villa, chiamato la via superior, una strada che corre davanti a questo accesso importante. Inoltre, il piano superiore dell’area destinata al quartiere dei servitori è stato riportato alla luce.
Dal lato est, gli archeologi hanno individuato un muro di contenimento del terrapieno che sosteneva la strada. Si è inoltre scoperta una cisterna rettangolare coperta da una volta a botte. Questi elementi aiutano a ricostruire la struttura urbanistica e funzionale della villa, svelando dettagli sulla gestione delle acque e sul rapporto tra gli spazi residenziali e quelli di servizio.
I commenti delle autorità: un passo avanti per la ricerca archeologica
gabriel zuchtriegel, direttore del parco archeologico di pompei, ha sottolineato che dopo un secolo si riesce a scavare una parte fondamentale di villa dei misteri, uno dei siti più noti nell’ambito dell’archeologia romana. La presenza dell’edificio abusivo aveva impedito per lungo tempo di esplorare questo settore e ora si aprono nuove prospettive per indagare la storia di uno dei monumenti più visitati.
Il procuratore della repubblica di torre annunziata, nunzio fragliasso, ha ricordato che questa collaborazione tra procura e parco si è rivelata essenziale. villa dei misteri rischiava di rimanere un “mistero” a causa della doppia presenza di costruzioni abusive che ne bloccavano lo sviluppo. Grazie agli accordi e all’attività congiunta si è liberato spazio per riprendere lo studio scientifico di questo patrimonio storico di rilievo mondiale.
Nei prossimi mesi sono attese ulteriori ricerche e misure di tutela, per continuare a restituire la villa alla storia e al pubblico, monitorando attentamente le aree circostanti e garantendo la protezione contro nuove violazioni.