Un episodio di violenza armata ha coinvolto un supermercato e una frutteria in via torrevecchia a roma. Una guardia giurata libera dal servizio e il proprietario dell’esercizio hanno fermato la situazione chiamando la polizia, che ha agito rapidamente fermando il sospettato. I dettagli rivelano una serie di azioni rapide e pericolose che si sono svolte in pochi minuti, movimentando l’intera zona.
Due rapine a distanza ravvicinata in via torrevecchia
Un uomo, armato di pistola, ha tentato di mettere a segno due rapine lungo via torrevecchia nel corso di meno di un’ora. Il primo episodio si è consumato in una frutteria dove ha minacciato un dipendente per farsi consegnare l’incasso. L’uomo ha portato via circa 110 euro, nascosti nel borsello che portava a tracolla. Solo pochi metri più avanti ha replicato il tentativo di rapina, questa volta in un supermercato. L’assalto, però, non è andato come previsto. La vittima, una cassiera, è stata aiutata dal marito che ha tentato di bloccare il malvivente e impedire che si impossessasse dei soldi.
La doppia azione criminale ha agitato il quartiere e messo in moto le forze dell’ordine. La polizia ha raccolto testimonianze sul posto e si è mossa con rapidità per identificare e fermare il responsabile.
Il ruolo decisivo della guardia giurata e del proprietario del supermercato
Proprio mentre l’uomo stava minacciando la cassiera, la presenza di una guardia giurata libera dal servizio ha cambiato le sorti dell’evento. L’uomo, infatti, era in fila per pagare quando ha notato la situazione e ha subito allertato la polizia. Il proprietario del supermercato, intervenuto per difendere la moglie, ha cercato di allontanare il rapinatore. Questo intervento ha disturbato il piano dell’uomo armato, dando modo ai clienti e al personale di reagire e di avvisare le forze dell’ordine.
La collaborazione tra i testimoni e i poliziotti è stata determinante per ricostruire la dinamica dei fatti e per intervenire con tempestività. Gli agenti della sezione Volanti hanno ascoltato le dichiarazioni sul posto e, in breve tempo, hanno individuato il sospettato.
L’arresto e i ritrovamenti nella casa del sospettato
Dalla ricostruzione degli eventi e dagli oggetti sequestrati è emersa una situazione più complessa. La pistola usata per le rapine, una Colt calibro 45, era risultata provento di furto. Dopo l’arresto, la polizia ha fatto una perquisizione nella casa dell’uomo, un italiano di 62 anni. All’interno dell’abitazione sono stati trovati una sciabola lunga 70 centimetri e un’altra pistola scacciacani completa di caricatore con 26 cartucce inesplose.
Questi elementi hanno aggravato la posizione del sospettato. Le accuse per lui sono ora quelle di tentata rapina aggravata e ricettazione, con denunce anche per rapina e detenzione abusiva di armi. L’uomo è stato portato in carcere in attesa delle procedure giudiziarie che porteranno all’istruttoria sul suo caso.
L’episodio di via torrevecchia conferma come la prontezza di alcune persone e la rapida risposta delle forze dell’ordine possano fermare atti criminosi anche in contesti urbani molto frequentati. La presenza di armi clandestine sottolinea i rischi a cui possono andare incontro operatori e cittadini. Le indagini proseguiranno per chiarire eventuali collegamenti con altri fatti analoghi nella zona.