Il festival internazionale di hammamet torna nel 2025 con una programmazione ricca e variegata che abbraccia musica, teatro e danza. La 59ma edizione si svolge dall’11 luglio al 13 agosto presso il centro culturale internazionale di Hammamet, in Tunisia, e si conferma punto di riferimento per artisti e pubblico del Mediterraneo e non solo. Tra le nazioni coinvolte ci sono Italia, Francia, Marocco, Tunisia, Algeria e molti altri paesi. La rassegna punta a promuovere lo scambio culturale con serate cariche di musica e spettacoli dal vivo.
Apertura con ragouj dei fratelli abdelhamid e hamza bouchnak
L’evento si apre l’11 luglio con il concerto riflessivo intitolato ragouj, eseguito da Abdelhamid e Hamza Bouchnak, due musicisti noti nel panorama tunisino. Questo spettacolo dà il via a un calendario fitto di appuntamenti e rappresenta una partenza ricca di emozioni e suggestioni sonore. Il duo si distingue per la capacità di fondere tradizioni musicali locali con sonorità contemporanee, attirando l’attenzione del pubblico e della critica.
Il Centro culturale internazionale di Hammamet e l’importanza dell’evento
Il centro culturale internazionale di Hammamet fa da cornice a questa edizione, un luogo simbolo per l’arte e la cultura in Tunisia, dove ogni estate si riuniscono artisti da diverse culture. Ragouj fungerà da primo momento di condivisione e riflessione sulle radici e l’innovazione nelle arti tunisine. Questo avvio ribadisce la vocazione del festival a valorizzare musiche che raccontano storie e tradizioni del Mediterraneo.
La presenza di artisti internazionali e l’attenzione alle culture mediterranee
Il festival ospita artisti provenienti da 15 paesi, un esempio evidente della sua vocazione internazionale. Tra i protagonisti spiccano nomi arabi di grande richiamo come Lotfi Bouchnak, Saber Rebai, Cheb Mami e i Nass El Ghiwane. A questi si aggiungono musicisti internazionali come Yuri Buenaventura, cantante colombiano che porta ritmi latini, e Bassekou Kouyaté, musicista maliano specializzato nella kora.
Questa varietà riflette la volontà di offrire una finestra sulle diverse culture musicali e teatrali del Mediterraneo e del mondo. L’attenzione alle tradizioni arabe si coniuga con la presenza di artisti che propongono sonorità afro, europee e americane, dimostrando come il festival rappresenti un crocevia di culture che dialogano e si contaminano senza perdere la propria identità.
Le serate non sono solo concerti ma anche spettacoli di teatro e danza che includono titoli significativi come “24 parfums” di Mohamed Ali Kammoun, un’opera che misura tra memoria e modernità, “ad vitam” di Leila Toubel e “arboune” di Imed Jemaa, lavori che raccontano storie profondamente radicate nella realtà tunisina e mediterranea.
Un caleidoscopio di culture e sonorità
La ricchezza del programma dimostra la natura multidisciplinare del festival, puntando a far incontrare e contaminare diverse forme artistiche e tradizioni culturali.
L’italia sul palco con addict ameba e il sostegno dell’istituto italiano di cultura di tunisi
L’Italia sarà rappresentata da Addict Ameba, collettivo musicale milanese che si distingue per il suo approccio sperimentale e la capacità di mescolare generi musicali diversi. Il gruppo si esibirà mercoledì 23 luglio, portando sul palco sonorità variegate che rompano confini e creino nuova musica attraverso un approccio aperto e curioso.
La partecipazione di Addict Ameba è sostenuta dall’istituto italiano di cultura di Tunisi, una collaborazione che rafforza il dialogo artistico e culturale fra i due paesi del Mediterraneo. Questo intervento non è solo un momento di spettacolo ma rappresenta un ponte tra sponde diverse, un’opportunità per il pubblico tunisino di scoprire tendenze musicali italiane fuori dai circuiti più convenzionali.
La presenza di un gruppo italiano conferma l’attenzione del festival a mantenere la vocazione di crocevia internazionale, ospitando proposte che giungono da zone anche fuori dal bacino mediterraneo più stretto. La musica di Addict Ameba, nota per sperimentazioni e contaminazioni, si inserisce nel contesto della rassegna come proposta contemporanea e aperta al mondo.
Il gran finale con nabiha karaouli e il valore simbolico della giornata nazionale della donna tunisina
Il festival si chiuderà il 13 agosto con il concerto di Nabiha Karaouli, cantante tunisina considerata una voce importante nella musica del paese. Questo appuntamento coincide con la giornata nazionale della donna tunisina, evento ufficiale che celebra il ruolo della donna nella società e nella cultura del paese.
Arte e tematiche sociali si incontrano
La scelta di chiudere con Nabiha Karaouli sottolinea un messaggio significativo, coniugando arte e tematiche sociali. Karaouli ha costruito una carriera che coniuga musica tradizionale e contemporanea, diventando simbolo di una Tunisia che guarda al futuro senza dimenticare la sua identità culturale.
Questa data assume così un ruolo rilevante all’interno del programma, ricordando l’impegno del festival nel legare esperienze artistiche a temi di attualità, identità e diritti. L’appuntamento si svolgerà sempre presso il centro culturale internazionale di Hammamet, con un pubblico che, come in ogni toappasso del festival, potrà acquistare i biglietti esclusivamente online tramite il sito ufficiale.