La regione Campania si conferma tra le più attive in Italia per investimenti nel campo della cultura e dell’audiovisivo. Negli ultimi anni ha destinato risorse consistenti per sostenere produzioni cinematografiche e serie tv, anche durante la pandemia. Il presidente Vincenzo De Luca ha illustrato nei dettagli i numeri e i progetti che caratterizzano questo impegno, sottolineando l’obiettivo di fare della Campania un polo di riferimento sia nazionale che internazionale.
Investimenti economici nei progetti culturali e audiovisivi in campania
Tra il 2020 e il 2025, la regione Campania ha stanziato oltre 40 milioni di euro per sostenere le produzioni audiovisive. Questa cifra comprende fondi dedicati a film, serie televisive e altri progetti di narrazione locale e nazionale. L’impegno è stato mantenuto fermo anche durante il periodo più critico della pandemia da Covid-19, quando molte produzioni hanno subito rallentamenti o sospensioni. Nel 2024 la regione ha destinato al cinema 4,5 milioni di euro, mentre per il 2025 è previsto un aumento a 5 milioni. Questi fondi servono a coprodurre contenuti e a facilitare la realizzazione di opere significative dal punto di vista culturale e mediatico.
Collaborazioni di rilievo con la rai
Le collaborazioni con la RAI hanno portato a risultati di peso. La regione ha cofinanziato una decina di produzioni importanti come “I bastardi di Pizzofalcone” e “L’amica geniale”, entrambi successi riconosciuti sia dal pubblico che dalla critica. Questi progetti hanno contribuito ad accrescere l’attenzione sull’offerta culturale campana, attirando ascolti elevati e creando ricadute economiche positive sul territorio, tramite l’occupazione e il turismo collegato ai set delle serie e dei film.
Sviluppo di strutture uniche per le produzioni audiovisive nel territorio
La Campania non si limita a supportare le produzioni in termini finanziari, ma investe anche sulle infrastrutture. A Fuorigrotta, quartiere di Napoli, è in fase di realizzazione un polo audiovisivo di rilievo con un investimento di 50 milioni di euro. Si tratta di un centro che vuole accogliere case di produzione, studi di registrazione e spazi per la post-produzione. Lo scopo è attrarre professionisti e aziende del settore, rendendo l’area un punto di riferimento per tutto il sud Italia.
Struttura innovativa per la produzione cinematografica subacquea
Un altro progetto innovativo riguarda la realizzazione di una struttura dedicata alla produzione cinematografica subacquea, con un investimento aggiuntivo di 7 milioni di euro. Questa sarà l’unica di questo tipo in Italia, pensata soprattutto per film e documentari che richiedono riprese in acqua. La mancanza di impianti simili nel paese aveva finora costretto le produzioni a spostarsi all’estero o a rinunciare a determinate scene. Con questa nuova struttura, la Campania punta a facilitare progetti più ambiziosi e a far crescere competenze tecniche altamente specializzate tra i lavoratori locali.
Il ruolo della rai e la ristrutturazione del centro di produzione di napoli
Nel piano triennale dei palinsesti RAI 2025-2026 si rafforza l’alleanza con la regione Campania. Una parte consistente del contributo pubblico va alla ristrutturazione del centro di produzione RAI di Napoli, struttura fondamentale che rischiava di vedere ridimensionato il proprio ruolo. La regione ha messo sul piatto 16 milioni di euro come cofinanziamento per garantire il rilancio dell’impianto e consolidarne la posizione nell’ambito delle produzioni televisive nazionali.
L’obiettivo è mantenere a Napoli un centro capace di ospitare produzioni di alto livello e di attrarre investimenti sul territorio. Questa azione ha un impatto diretto sul tessuto economico locale, stimolando l’occupazione e migliorando la qualità dei progetti realizzati. Tenere viva la sede RAI significa anche non perdere occasioni di visibilità per la regione Campania, che così rimane protagonista nel panorama culturale italiano.
Gli investimenti recenti e in programma indicano una strategia precisa: puntare su film, serie tv e produzioni audiovisive come elementi chiave per valorizzare la Campania. È in questo quadro che la regione sostiene sia le infrastrutture, sia i contenuti, cercando di creare un ecosistema dove creatività e lavoro si intrecciano. Un modello realizzato sulla base delle esigenze locali, con l’attenzione al mercato nazionale e agli sbocchi internazionali.