A Pescara fino al primo luglio si può visitare la mostra “women for women against violence“, un’esposizione di ventuno fotografie di grandi dimensioni che raccontano storie di sofferenza e rinascita. I ritratti, realizzati dalla fotografa Tiziana Luxardo, vedono protagoniste donne diventate simboli di lotta e speranza, molte premiate con il Camomilla Award, riconoscimento legato alla solidarietà e al coraggio. Tra le testimonial compaiono nomi noti come Rosanna Banfi, Carolyn Smith, Eleonora Daniele e Alessio Boni: ciascuno ha contribuito con la propria esperienza personale in un progetto nato per celebrare dieci anni di impegno su tematiche delicate.
L’origine e lo scopo del progetto women for women against violence
L’esposizione prende forma da un’iniziativa che intreccia il tema della violenza di genere con quello del tumore al seno, due realtà spesso vissute in isolamento ma che in questa mostra trovano un legame profondo. Donatella Gimigliano, presidente dell’associazione Consorzio Umanitas, ha ideato l’iniziativa dopo aver vissuto in prima persona la malattia oncologica. La sua esperienza ha acceso l’attenzione sulle ferite invisibili di molte donne vittime di violenza. Gimigliano ha voluto trasformare quel dolore in un messaggio di forza e solidarietà, dando voce a storie che meritano di essere conosciute.
Fotografie e storie di lotta
Le fotografie raccontano così un cammino che va oltre la sofferenza fisica e psicologica. Sono testimonianze dirette, raccolte anche attraverso QR code posizionati accanto alle immagini, che conducono l’osservatore a sentire, dalla voce delle protagoniste, il racconto delle loro vicende. Ogni scatto rappresenta una donna che ha affrontato una battaglia difficile, tra violenza e malattia, e che ora si racconta senza filtri. La mostra offre una prospettiva personale e umana, lontana dai numeri o dalle statistiche, mettendo al centro il vissuto individuale.
Il ruolo e l’importanza delle testimonial nella mostra a pescara
Le figure ritratte sono spesso volti noti nel mondo dello spettacolo e dell’impegno civile. Rosanna Banfi, Carolyn Smith, Eleonora Daniele, Alessio Boni, tra gli altri, hanno contribuito con la loro presenza a dare risalto a questa iniziativa. Questi personaggi sono stati premiati in passato con il Camomilla Award per il loro impegno e la solidarietà dimostrata negli anni. La loro partecipazione aiuta a veicolare messaggi delicati a un pubblico più ampio, sensibilizzando l’opinione pubblica su temi come la lotta al tumore e la denuncia della violenza.
L’importanza degli scatti di Tiziana Luxardo
Le immagini di Tiziana Luxardo, realizzate nel formato 140×200, catturano espressioni che raccontano fragilità e coraggio. Le testimonial, posando per gli scatti, hanno scelto di trasformare la propria vulnerabilità in una forma di orgoglio e di lotta. La mostra, quindi, non celebra solo le vittime, ma le donne che hanno deciso di non arrendersi, di rimettersi in gioco e di condividere la propria storia per chi ha ancora paura di parlarne. Le testimonianze restano così un monito e un incoraggiamento a non chiudersi nel silenzio.
Il supporto istituzionale e la partecipazione della città di pescara
L’evento a Pescara si svolge grazie al patrocinio di diversi enti pubblici e privati: Senato della Repubblica, Regione Abruzzo, Comune di Pescara, Fondazione Italia Giappone, LILT e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico. Questi sostegni dimostrano come la mostra sia riconosciuta come un’iniziativa di interesse sociale e culturale. La scelta della sala consiliare del municipio come sede espositiva inserisce l’evento nel cuore della città, valorizzando anche un luogo di raccordo istituzionale.
Un’occasione di riflessione per il pubblico
La leggiadria dei luoghi e la forza dei contenuti si uniscono rendendo la visita un’occasione non semplice per ammirare fotografie, ma per riflettere sulla realtà di molte donne. Il pubblico ha l’opportunità di avvicinarsi a un tema che spesso rimane lontano dalla cronaca quotidiana, confrontandosi con storie di lotta e speranza. Le istituzioni coinvolte testimoniano la volontà di combattere insieme problemi che colpiscono la società, promuovendo la conoscenza e la sensibilità attraverso l’arte e la narrazione diretta.
La visione della lilt pescara e l’impatto sociale attraverso l’arte
LILT Pescara ha sottolineato come la mostra rifletta lo spirito dell’associazione, che da anni si occupa della lotta contro i tumori raccontando storie autentiche. Marco Lombardo, presidente di LILT Pescara, ha evidenziato l’importanza di dare spazio a testimonianze vere, capaci di dialogare direttamente con il pubblico. La presenza di donne che hanno combattuto o stanno combattendo, contro malattie e violenze, crea un ponte tra chi ha vissuto certe esperienze e chi può imparare ad affrontarle o a prevenirle.
Arte e comunicazione sociale
La mostra non si limita ad un’esposizione visiva, ma diventa un veicolo di conoscenza e sensibilizzazione. Le immagini accompagnate dalle registrazioni vocali delle protagoniste aprono uno spazio intimo e diretto, mettendo in luce le conseguenze della violenza e dell’ammalarsi di tumore su donne di ogni età. L’arte fotografica si fa strumento di comunicazione sociale, capace di raccontare la complessità delle emozioni con immediatezza e potenza. Questo dialogo tra immagine e parola potrà lasciare un segno più forte nel visitatore, spingendo anche a riflettere sulle azioni da intraprendere per supportare concretamente chi lotta contro queste difficoltà.