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Ceprano protagonista del progetto fregellae 3d con la ricostruzione digitale di un atrio romano

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Nel cuore di Ceprano prende vita un progetto innovativo che unisce archeologia e tecnologia digitale. La ricostruzione in 3d dell’atrio della domus di Fregellae, condotta da esperti internazionali, sta trasformando il museo di Palazzo Ferrari in un punto di riferimento per la ricerca storica. Questa iniziativa apre nuove prospettive per la valorizzazione del patrimonio archeologico locale.

Il progetto fregellae 3d: tecnologia e cultura si incontrano a ceprano

Il progetto fregellae 3d nasce con l’obiettivo di ridare forma all’atrio di una domus romana scoperta negli scavi di Fregellae, un sito di grande interesse storico. La ricostruzione digitale è ospitata nella nuova sede museale di Palazzo Ferrari, dove la tecnologia 3d permette di visualizzare i dettagli architettonici di questo ambiente. Docenti e ricercatori di fama internazionale stanno lavorando insieme per ricostruire con precisione ogni elemento, dalla struttura alle decorazioni.

Questa operazione non è solo un’applicazione tecnica; rappresenta un modo per trasmettere l’importanza del patrimonio culturale a un pubblico più ampio. Le immagini tridimensionali facilitano la comprensione dello spazio e delle funzioni che quella domus poteva avere nell’antichità. Grazie a questi strumenti, studiosi e visitatori possono esplorare un ambiente altrimenti frammentario o invisibile. Il progetto si inserisce in una serie di iniziative volte a valorizzare i beni culturali attraverso supporti innovativi.

Il ruolo degli esperti internazionali nel museo archeologico di ceprano

Alla guida del progetto ci sono alcuni tra i maggiori specialisti di archeologia e tecnologia digitale provenienti da varie università europee. Tra loro il dottor Rudolf Kaenel del museo archeologico di Augusta Raurica e dell’università di Basilea, insieme con il dottor Arme Reinhardt dell’università di Zurigo. Anche il professor Dr. Clemens Brünenberg e la dottoressa Eva Dexl della Technische Universität Darmstadt partecipano con il loro contributo scientifico.

Questa collaborazione affianca alle competenze archeologiche l’esperienza nella scansione 3d e nella modellazione digitale. Gli studiosi hanno già lodato la qualità dei resti della domus, ritenendo l’atrio uno dei più interessanti scoperti finora. Il coinvolgimento di accademici stranieri conferisce al progetto una dimensione internazionale che porta attenzione sul patrimonio di Ceprano. La direttrice del museo archeologico locale, dottoressa Teresa Ceccacci, ha coordinato il lavoro favorendo il dialogo tra le diverse realtà scientifiche.

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La valorizzazione del patrimonio storico tra ricerca e innovazione

Il sindaco di Ceprano, Marco Colucci, ha manifestato entusiasmo per questo progetto che combina ricerca, tecnologia e cultura. Il recupero dell’atrio attraverso la tecnologia digitale è un esempio di come si possano trovare metodi innovativi per raccontare la storia. Il museo di Palazzo Ferrari diventa così un centro di diffusione culturale dove residenti e visitatori possono entrare in contatto con il passato in modo diretto e coinvolgente.

Il progetto fregellae 3d è stato messo a disposizione della soprintendenza di Frosinone e Latina e del museo archeologico di Fregellae. Questa condivisione permette di ampliare il raggio d’azione del lavoro svolto, favorendo nuove esposizioni e iniziative. Al sindaco Colucci interessa sottolineare il valore di questi investimenti culturali come strumento per rafforzare l’identità locale e l’attrattiva del territorio.

Il comune di Ceprano conferma il proprio impegno nello sostenere attività che promuovono la conoscenza storica e l’orgoglio della comunità. Attraverso questa iniziativa si guarda avanti, puntando a integrare scienza, arte e tecnologia sul terreno della conservazione culturale. Palazzo Ferrari diventa un punto di partenza per nuove esperienze legate all’archeologia digitale che potranno aprire la strada a ulteriori progetti simili in futuro.

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