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Come è cambiata la figura del medico veterinario tra clima, tecnologia e nuove sfide sanitarie

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Negli ultimi anni la professione del medico veterinario ha subito trasformazioni profonde. Le sfide si sono moltiplicate tra crisi ambientali, evoluzioni tecnologiche e nuovi rischi per la salute umana e animale. Questo articolo racconta l’evento organizzato dall’Ordine dei medici veterinari di Frosinone, che ha messo al centro la complessità di questo ruolo in rapida evoluzione. A guidare la discussione sono stati esperti, istituzioni e rappresentanti di diversi ambiti, mettendo in luce come il mestiere del veterinario sia ormai un tassello cruciale anche per la salute pubblica e la sicurezza alimentare.

L’evento di frosonine e l’obiettivo di mettere a fuoco il ruolo complesso del medico veterinario

Il 13 marzo 2025, nella sala teatro del Centro Polifunzionale dell’Asl di Frosinone, si è svolto un incontro organizzato dall’Ordine dei medici veterinari della provincia. Il presidente del Consiglio direttivo, dottor Roberto Petrucci, ha collaborato con l’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana, rappresentato dal commissario straordinario, dottor Stefano Palomba. Si è voluto approfondire quanto sia cambiato il lavoro del veterinario, ormai molto distante dall’immagine tradizionale. La discussione ha affrontato l’interazione tra ambiente, sanità animale e innovazioni tecnologiche, per evidenziare le difficoltà e le opportunità emerse negli ultimi anni.

L’incontro ha raccolto figure istituzionali e professionali, a dimostrazione della crescente attenzione pubblica verso la medicina veterinaria intesa come elemento cardine della salute integrata. Lo stesso dottor Petrucci ha ricordato come oggi la professione sia centrale per garantire il benessere delle popolazioni, superando il solo intervento sugli animali e abbracciando temi di salute pubblica.

L’idea di fondo è la multidisciplinarietà: i veterinari non si occupano più soltanto di malattie animali ma condividono le sfide legate alla sicurezza alimentare e a fenomeni globali come i cambiamenti climatici e la diffusione di malattie infettive.

Il valore della formazione continua e la prevenzione tra ecosistemi animali e umani

Durante l’incontro, il direttore generale dell’Asl Frosinone, dottor Arturo Cavaliere, ha sottolineato l’importanza della formazione nel settore sanitario, in particolare per affrontare una realtà in cui la prevenzione gioca un ruolo fondamentale. Le competenze devono aggiornarsi per gestire non soltanto la cura dei pazienti, ma anche il monitoraggio di contesti ambientali che influenzano la diffusione di agenti patologici.

L’esempio del Covid-19 ha mostrato quanto sia necessario un approccio integrato, che tenga conto della salute pubblica, animale e del territorio in cui viviamo. Il cosiddetto modello One Health, ovvero la salute unica che unisce ambiente, uomini e animali, è emerso come chiave per prevenire eventi gravi.

Per chi lavora sul campo, questo si traduce in un ampliamento delle responsabilità. Il medico veterinario deve rendersi conto che ogni intervento e controllo ha ripercussioni dirette sulla salute collettiva. Si tratta di un cambio di prospettiva che impone una continua collaborazione tra figure professionali diverse, mantenendo però ferme le conoscenze scientifiche di base.

Nuove responsabilità del medico veterinario in un mondo connesso: dall’antimicrobico resistenza all’intelligenza artificiale

Il dottor Stefano Palomba, commissario dell’Istituto Zooprofilattico, ha ribadito come il medico veterinario non si limiti più alla cura diretta degli animali. Ora il suo impegno tocca sicurezza alimentare, ambiente e benessere comunitario. L’adozione del paradigma One Health, One Water e Planetary Health dimostra quanto sia ampio il campo di azione destinato ai veterinari.

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Nella realtà di oggi, i veterinari devono confrontarsi con sfide globali che un tempo sembravano lontane. Il problema dell’antimicrobico resistenza, per esempio, coinvolge non solo gli animali ma l’intera popolazione, richiedendo protocolli di utilizzo consapevoli degli antibiotici in campo veterinario. Le malattie infettive globalizzate e in continua mutazione spingono a un costante aggiornamento e a un monitoraggio intensificato.

L’intelligenza artificiale ha iniziato a entrare in ambito veterinario, offrendo nuovi strumenti diagnostici e di sorveglianza. Tuttavia, il suo impiego richiede attenzione per non perdere di vista le peculiarità del lavoro sul campo e delle specificità di ogni singolo caso. Il veterinario del futuro deve sapere integrare tecnologia e competenze umane per garantire una risposta precisa ed efficace anche in situazioni complesse.

Contributi dei rappresentanti di ordini professionali e organismi sanitari locali

L’evento ha visto anche l’intervento del presidente dell’Ordine Farmacisti di Frosinone e sindaco della città, dottor Riccardo Mastrangeli, che ha rappresentato il punto di vista delle professioni sanitarie più vicine alla medicina veterinaria. Sono seguiti gli apprezzati contributi del dottor Giancarlo Pizzutelli, direttore del Dipartimento prevenzione dell’Asl locale, e della dottoressa Tiziana Zottola, presidente dell’Ordine dei Medici di Latina, che ha affrontato la sicurezza alimentare come impegno trasversale alle professioni.

Tra i momenti più seguiti anche quello del dottor Pierluigi Ugolini, presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Roma. Ugolini ha parlato delle trasformazioni legate alla globalizzazione e alle nuove malattie, evidenziando come il ruolo del veterinario si allarghi costantemente. Altrettanto rilevante l’intervento del dottor Giovanni Turriziani, presidente dell’Associazione Nazionale Veterinari Aziendali, che ha approfondito le responsabilità pubbliche dei veterinari coinvolti nell’industria e nelle aziende agricole, sottolineando il loro ruolo di controllo e prevenzione.

Questo scambio tra territori diversi ha contribuito a delineare un quadro variegato e concreto. L’attenzione alle problematiche locali si salda a una visione più ampia che tiene d’occhio le sfide globali e il mutare del lavoro veterinario nel presente e a breve termine.

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