Un sabato sera d’intervento intenso ha visto impegnati carabinieri a Terracina, Fondi e Sperlonga. L’azione coordinata ha puntato a contrastare lo spaccio di stupefacenti e a garantire maggiore sicurezza soprattutto nelle zone di ritrovo serali. Diverse persone e veicoli sono stati fermati, mentre sono emersi indizi concreti sul commercio illegale di sostanze. Il bilancio di questa operazione mette in luce come le forze dell’ordine mantengano alta l’attenzione su fenomeni d’illegalità in provincia.
La Compagnia carabinieri di Terracina ha mobilitato le forze insieme alla Tenenza di Fondi e alla Stazione di Sperlonga, impiegando numerosi militari e mezzi per coprire contemporaneamente i tre territori comunali. L’operazione, svolta sabato sera, ha preso di mira le aree più frequentate dai giovani durante la “movida”, per evitare incidenti stradali e azioni criminali. Posti di blocco sono stati istituiti in punti strategici per controllare sia automobilisti sia pedoni.
Il coordinamento ha permesso di effettuare controlli capillari in particolare sulle strade principali dove si concentrano locali e spazi di aggregazione sociale. L’obiettivo era contenere anche i rischi legati a guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze. L’attività preventiva ha coinvolto un numero elevato di persone e veicoli, oltre a verifiche in esercizi pubblici.
Durante un controllo mirato allo spaccio di droga a Fondi, i carabinieri hanno scoperto tre telecamere nascoste in strada, a testimonianza di una sorveglianza illegale. Poco distante, vicino a un bagno chimico, sono stati trovati dosi di cocaina e anfetamina, un bilancino di precisione e nove telefoni cellulari di diverse marche. Oltre ai telefoni, sono stati sequestrati una scheda sim, due targhe false di plastica, una radio trasmittente e denaro contante, stimato come provento dell’attività illegale. Tutto il materiale è stato portato via per le verifiche successive.
Questi ritrovamenti indicano un’organizzazione radicata e strutturata, con dispositivi per il controllo del territorio e strumenti per il confezionamento e la gestione delle sostanze. La presenza di più telefoni è frequente nei gruppi dediti allo spaccio, per gestire clienti diversi e mantenere comunicazioni separate.
Sempre a Fondi, è scattata una perquisizione in casa di un residente sospettato di essere coinvolto nel traffico di droga. All’interno sono stati rinvenuti due hard disk collegati a un computer portatile ancora funzionante. Anche questo materiale è stato sequestrato, con l’intento di estrarre dati e messaggi utili a ricostruire le reti di spaccio.
“Questo tipo di dispositivo contiene spesso registrazioni, contatti, o prove documentali di attività illecite.” Le indagini digitali saranno quindi fondamentali per individuare altre persone coinvolte o confermare presunti ruoli criminali.
Nel corso della stessa serata, i carabinieri hanno risposto a una chiamata giunta al 112 per una lite scoppiata in un locale pubblico di Fondi. Alcune persone, non ancora identificate, hanno aggredito una barista e due giovani intervenuti per difenderla. I tre hanno riportato lesioni e sono stati soccorsi dal 118, poi ricoverati all’ospedale Fiorini di Terracina.
Gli aggressori sono fuggiti prima dell’arrivo dei militari. Le forze dell’ordine stanno raccogliendo testimonianze e indizi per chiarire la dinamica e identificare chi ha provocato la violenza. La presenza del personale di sicurezza, in combinazione con le attività preventive della serata, sottolinea la necessità di tenere sotto controllo anche dinamiche sociali e conflitti nei luoghi pubblici.
La serata di controlli ha portato al controllo di 48 persone: cinque di queste avevano precedenti penali. Sono stati fermati 28 veicoli e verificati sette soggetti soggetti a misure restrittive. Tre esercizi commerciali sono stati attentamente esaminati. Le sanzioni elevate per infrazioni al codice della strada sono state tre.
I carabinieri hanno mostrato attenzione anche verso le attività economiche della zona e chiunque potesse rappresentare un fattore di rischio per l’ordine pubblico. Il dispiegamento congiunto ha permesso un monitoraggio efficace, garantendo la tutela della sicurezza in un periodo particolarmente frequentato di movida serale nei comuni coinvolti.
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