Il problema dell’abbandono dei rifiuti e della guida pericolosa lungo via Arpino, Isola del Liri, continua a rappresentare una minaccia per l’ambiente e la sicurezza dei cittadini. A distanza di cinque mesi dalle segnalazioni iniziali, la zona non solo non ha visto miglioramenti, ma la situazione sembra essere peggiorata, creando un quadro di degrado e rischio crescenti.
L’abbandono di rifiuti lungo via arpino: una condizione fuori controllo
A febbraio, la redazione di Frosinone News aveva descritto lo stato allarmante di via Arpino, la strada che collega lo stadio Nazareth di Isola del Liri con Arpino e via Moncisterna. Quel tratto appariva invaso da rifiuti abbandonati a cielo aperto, ma il problema reale emergeva affacciandosi sul dirupo sottostante. Qui si contavano bustoni di immondizia, pneumatici usati, arredi dismessi e sanitari abbandonati tra la vegetazione. I big bag, quei sacconi giganti per rifiuti industriali o edili, erano almeno cinque, sparsi tra gli alberi.
Nonostante la percezione iniziale che il problema riguardasse solo il bordo della carreggiata, il disordine si estendeva molto oltre, con materiali pericolosi e ingombranti lasciati senza controllo. Un vero e proprio deposito abusivo diventato un punto di riferimento per chi vuole disfarsi illegalmente dei propri scarti. Col passare dei mesi, invece di diminuire, la quantità di rifiuti è aumentata, rendendo evidente il disinteresse o l’incapacità di gestire la pulizia del luogo.
Le reazioni del sindaco e l’assenza di interventi concreti
Dopo le prime segnalazioni di febbraio, il sindaco Massimiliano Quadrini è stato informato direttamente dalla redazione di Frosinone News. Il primo cittadino aveva dichiarato di “non essere a conoscenza dei fatti” e si era impegnato a coordinare le operazioni necessarie alla bonifica e al contrasto dell’abbandono, promettendo anche di individuare i responsabili.
Tuttavia, passati oltre cinque mesi, il quadro non si è mosso. Non ci sono stati interventi tangibili sul territorio, anzi, la situazione si è aggravata: nuovi sacchi di rifiuti sono apparsi tra piante e cespugli, mentre vecchi accumuli restano intatti. Questa escalation conferma una mancata risposta amministrativa, che ha finito per incoraggiare il perpetuarsi di comportamenti incivili da parte di chi ignora le regole e la tutela dell’ambiente.
Il continuo deposito selvaggio di rifiuti include oggetti di vario genere, materiali di scarto regolarmente contenuti nei maxi sacchi, che per dimensioni e quantità richiedono mezzi come furgoni per il trasporto, segno che l’abbandono è organizzato e non casuale.
La proposta delle telecamere e i rischi della strada contromano
A febbraio, la redazione aveva suggerito all’amministrazione di installare telecamere lungo via Arpino. Questo sistema di controllo avrebbe permesso di identificare gli incivili abbandonatori di rifiuti e di porre un freno a questi episodi. Le telecamere sarebbero inoltre un deterrente efficace contro altri problemi della strada.
Tra questi, non si può ignorare la pericolosità della carreggiata: via Arpino è a senso unico in salita, con una pendenza pronunciata, curve strette e assenza di barriere laterali. Nonostante queste condizioni, molti automobilisti percorrerebbero la strada in discesa, contromano e a velocità elevata, mettendo a rischio sé stessi e gli altri conducenti. Episodi di questo tipo sono segnalati, ma al momento le autorità non hanno adottato misure concrete per eliminare questo pericolo.
Il sindaco Quadrini aveva affermato di “non essere a conoscenza di questi episodi” e aveva promesso di coinvolgere il vicesindaco di Arpino per trovare una via d’uscita alla questione. Purtroppo, anche su questo fronte, nessun passo sembra essere stato fatto.
La situazione di via arpino tra l’ambiente negletto e la sicurezza stradale a rischio
Cinque mesi dopo le prime denunce, via Arpino resta un esempio di degrado ambientale e incoscienza stradale. La quantità crescente di rifiuti abbandonati getta un’ombra pesante sul territorio e solleva questioni sul controllo del territorio e sulla capacità di intervento dell’amministrazione. Allo stesso tempo, la guida contromano su un tratto così fragile dal punto di vista della sicurezza fa temere per l’incolumità di chi si sposta regolarmente su quella strada.
La mancata installazione delle telecamere proposte è una delle cause principali dell’assenza di risultati nella lotta a questi problemi. Questi strumenti avrebbero potuto documentare i responsabili di abbandoni e violazioni del codice della strada, dando un supporto concreto alle forze dell’ordine locali. Il silenzio attorno a questa vicenda evidenzia una scarsa attenzione a due questioni dirette e visibili, con conseguenze evidenti per chi vive e percorre quel territorio.