Paramount+ lancia il 2 luglio il nuovo film live-action Dora alla ricerca di Sol Dorado, tratto dalla celebre serie Dora l’esploratrice. Questa pellicola segna una svolta rispetto al cartone, proponendo una protagonista più grande e una storia ambientata tra le magiche foreste della Colombia. Il film rappresenta una risposta concreta al bisogno di raccontare la cultura latina in modo positivo e genuino, riflettendo sul valore delle radici e sull’importanza della scoperta non solo di tesori, ma della propria identità. Intanto, Nickelodeon celebra i 25 anni del personaggio attraverso eventi speciali in tutto il mondo.
Dal cartone animato al film live-action: un’evoluzione della storia di dora
Dora l’esploratrice è una delle serie per bambini più seguite al mondo, lanciata da Nickelodeon nel 2000. Con la sua capacità di mescolare inglese e spagnolo, la serie ha rappresentato un punto di riferimento per l’identità latina negli Stati Uniti e dintorni. “Dora alla ricerca di Sol Dorado” rinnova questo racconto, trasformando la protagonista in una sedicenne che non cerca fama o ricchezza, ma desidera proteggere la storia del suo paese. La nuova avventura la vede affiancata da personaggi storici come il cugino Diego, l’amica Naiya e il fratellino Sonny, impegnati a ritrovare un antico tesoro Inca. Il film si distingue per un approccio più realistico e maturo, adatto a un pubblico che è cresciuto con Dora e ora può apprezzarne i temi più profondi.
L’ambientazione è una scelta fondamentale: la giungla colombiana diventa palcoscenico perfetto per un racconto che esalta le difficoltà e le meraviglie della natura, oltre a un legame intimo con le tracce delle civiltà passate. Mantenendo vivo lo spirito di esplorazione e stupore che ha reso famosa la serie, il film approfondisce la relazione tra i personaggi e l’eredità culturale che li circonda.
Un’esperienza di riprese intense nella giungla colombiana
Il regista Alberto Belli ha scelto di girare le scene direttamente nella giungla colombiana, imponendo una sfida tecnica non da poco per tutta la troupe. Nato in Messico da genitori italiani e residente a Los Angeles, Belli conosce bene i dettagli da raccontare in modo autentico. Ha ricordato i momenti difficili durante le riprese, citando il caldo opprimente e la convivenza con animali come scorpioni e serpenti, che spesso si aggiravano indisturbati. Gli addetti alla sicurezza hanno dovuto quotidianamente allontanare creature pericolose, inclusi serpenti di grandi dimensioni trovati persino nei bagni.
Questa esperienza ha reso il film più vero, lontano dagli studi in cui ci si limita a simulare ambientazioni. Per Belli, mantenere il rispetto per l’ambiente è stato un obbligo, consapevole della delicatezza della natura e della cultura locale. La scelta di girare in Colombia evita stereotipi spesso usati nei film ambientati in America Latina, basati su narrazioni legate a narcotraffico o criminalità. Al contrario, il progetto si è focalizzato sul valore culturale e sull’energia vitale che quei luoghi riescono a trasmettere.
Un messaggio contro gli stereotipi: dora come simbolo dell’identità latina
Il film arriva in un momento critico per la comunità latina negli Stati Uniti, con episodi frequenti di controlli e arresti da parte delle autorità d’immigrazione. Alberto Belli ha definito importante far vedere i latini con una rappresentazione completa e positiva. “Dora non è solo un personaggio di un cartone, ma un simbolo di orgoglio e conoscenza delle proprie origini.” Nel film, la protagonista non è una semplice avventuriera, ma una giovane che studia e difende la sua cultura.
Questa rappresentazione contrasta con le immagini negative spesso diffuse dai media e da certi discorsi politici. Dora diventa così una figura che riscrive la narrativa, mostrando i latini come persone curiose e determinate, capaci di risolvere problemi e di mantenere in vita le loro tradizioni. L’opera di Belli punta a far emergere una comunità che cresce, combatte e si racconta con dignità, fuori da cliché riduttivi.
Il ruolo di dora e la sua eredità: dalla tv alle nuove generazioni
Dora ha celebrato nel 2025 il suo venticinquesimo anniversario. Nel corso degli anni, ha coinvolto milioni di bambini in tutto il mondo, educando con un mix di lingua e cultura. La “Great Dora Fiesta” lanciata da Nickelodeon accompagna l’uscita del film con eventi ed esperienze volte a rafforzare il legame tra vecchi e nuovi fan. “Dora l’esploratrice” continua a servire da ponte tra generazioni diverse, offrendo un modello di curiosità e rispetto per il mondo.
Rivisitando la protagonista come ragazza in crescita, il film amplia l’esperienza originale, rendendo Dora una figura più vicina ai giovani di oggi. La narrazione unisce l’avventura con riflessioni sulle proprie radici e la responsabilità di vegliare su di esse. Il successo del progetto dipende molto da questa capacità di spiegare, raccontare e coinvolgere senza cadere nella retorica o negli stereotipi. L’obiettivo è mostrare un mondo complesso e ricco di sfaccettature, dove il passato e il presente si incontrano senza contrasti forzati.
Paramount+ e Nickelodeon puntano a consolidare l’immagine di Dora, non soltanto come un personaggio d’intrattenimento, ma come simbolo di un’identità che continua a evolversi e a farsi spazio nello scenario globale. La presenza del film e della serie celebrativa rafforza questa presenza culturale, impedendo che la figura di Dora venga dimenticata o ridotta a un semplice prodotto per bambini.