Le leghe calcistiche europee si sono riunite a Parigi per dare un nuovo impulso alla gestione dello sport nel Vecchio Continente. L’incontro, tenuto alla Ligue de Football Professionnel, è stato il primo da quando Claudius Schäfer ha assunto la presidenza del Consiglio di Amministrazione delle European Leagues. Tra i partecipanti, anche Paolo Bedin, presidente della Lega Serie B, ha rappresentato le leghe di seconda divisione e gli Associated Members. Questa assemblea si è tenuta in un momento chiave, poco dopo la chiusura della prima stagione col nuovo formato delle competizioni UEFA per club e alla vigilia della Coppa del Mondo per Club FIFA 2025.
Dibattito sul calendario e sulle difficoltà economiche in europa
L’incontro si è concentrato soprattutto sulle difficoltà che il calcio europeo affronta oggi, partendo dal carico del calendario. Il numero sempre più alto di partite internazionali rischia di mettere in crisi l’organizzazione degli eventi nazionali. A questo si aggiunge il divario crescente, sia economico che sportivo, tra i club più ricchi e le altre squadre. La polarizzazione presenta un ostacolo pratico e finanziario per molte realtà del calcio professionistico, che vedono minata la propria competitività sia sul campo che nei bilanci. Le European Leagues hanno sottolineato quanto sia urgente che tutti i soggetti coinvolti, dai club alle federazioni, collaborino per trovare un modello di gestione condiviso e più equilibrato. L’idea è creare una governance più inclusiva, che possa mettere i diversi attori nella condizione di affrontare queste pressioni e mantenere il calcio sostenibile nel tempo, senza pregiudicare l’equità sportiva.
Nuovo meccanismo finanziario per la formazione dei giocatori
Uno dei punti più rilevanti della discussione ha riguardato il progetto presentato dall’Unione dei Club Europei . La proposta chiede alla UEFA di creare un fondo destinato al sostegno economico dei club che investono nella crescita e nell’allenamento dei giovani talenti che poi partecipano alle competizioni europee. Questo sistema prevede il trasferimento di parte dei ricavi generati dai tornei UEFA direttamente ai club formatori, favorendo un maggiore equilibrio tra club grandi e piccoli. I partecipanti al consiglio hanno accolto l’idea come un passo concreto per garantire investimenti duraturi nello sviluppo dei giocatori, ponendo al centro il lavoro svolto nei settori giovanili, spesso trascurato negli accordi finanziari attuali.
Nomina di alberto colombo a direttore generale dell’associazione european leagues
Durante questa riunione è stato ufficializzato un cambio importante nella leadership dell’associazione. Alberto Colombo, che fino a poco tempo fa svolgeva il ruolo di vice segretario generale, è stato nominato direttore generale e segretario generale. Questa scelta indica la volontà delle European Leagues di assicurare continuità e stabilità in un momento in cui il calcio professionistico europeo sta attraversando numerose sfide. Colombo guiderà l’organizzazione con un mandato che punta a consolidare la presenza delle leghe nel dialogo con gli altri stakeholder, garantendo una rappresentanza forte e unitaria nelle questioni che riguardano la governance, le competizioni e gli interessi dei club.
Passaggio concreto per il calcio europeo
Questa riunione a Parigi rappresenta un passaggio concreto per il calcio europeo, con sedi che si aprono alla discussione su modelli più equilibrati e strumenti finanziari mirati. La convivenza tra esigenze sportive, economiche e organizzative resta un nodo fondamentale. Resta da vedere come le decisioni prese influenzeranno la gestione delle stagioni future e lo sviluppo delle competizioni internazionali.