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Giovani pellegrini in transito a l’aquila prima del giubileo a roma con papa leone xiv

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Il prossimo Giubileo dei Giovani 2025 a Roma, in programma dal 28 luglio al 3 agosto, vedrà la partecipazione di migliaia di ragazzi in cammino verso la capitale. Tra questi, una grande parte farà tappa a l’aquila, dove saranno ospitati da parrocchie e famiglie locali, in particolare del Movimento neocatecumenale. Questo passaggio si inserisce nel contesto di una lunga tradizione di pellegrinaggi giovanili che si riconnettono alle radici religiose e culturali del paese.

L’aquila accoglie mille giovani pellegrini prima del viaggio verso roma

L’aquila si prepara ad accogliere circa mille giovani pellegrini che faranno tappa nel capoluogo abruzzese prima di proseguire verso il Giubileo dei Giovani a Roma. L’ospitalità sarà garantita dalle comunità ecclesiali dell’arcidiocesi, con un coinvolgimento particolare delle famiglie del Movimento neocatecumenale, che mettono a disposizione le proprie case per i ragazzi in arrivo. Questo gesto di accoglienza rafforza il legame tra le nuove generazioni e la tradizione religiosa del territorio.

L’evento rappresenta un momento di forte impatto sociale per l’aquila, che si prepara a vivere giorni intensi con la presenza dei giovani provenienti da tutta Italia e dall’estero. Le parrocchie coinvolte puntano a valorizzare l’esperienza di condivisione e spiritualità, offrendo spazi di dialogo e confronto fra culture diverse. Le presenze dei pellegrini stimolano inoltre l’attenzione sulle realtà locali, proprio mentre si avvicina l’importante appuntamento di Roma.

Gruppi internazionali e italiani tra le tappe dell’aquila e paesi limitrofi

Tra i gruppi più numerosi in arrivo spicca quello proveniente da Barcellona, pronto a fermarsi tra pizzoli e barete, piccoli comuni del territorio, grazie a una sinergia tra parrocchie e amministrazioni locali. Oltre a questi, circa 400 giovani provengono dal Belgio e da diverse diocesi italiane come lecce, ugento-santa maria di leuca, adria-rovigo, verona, milano e chiavari.

Gli altri 1.500 pellegrini, sempre legati al Movimento neocatecumenale, trascorreranno le notti in strutture ricettive di varie località dell’aquilano, estendendosi anche nei territori delle diocesi di sulmona-valva e avezzano. Questa ampia mobilitazione mette in risalto un vasto coinvolgimento comunitario, fatto di accoglienza e partecipazione diffusa, che coinvolge non solo la città capoluogo ma anche tanti centri minori.

Il territorio come punto di passaggio e scambio culturale

Il flusso di pellegrini mette in luce il valore del territorio come punto di passaggio e ritrovo, in vista del grande evento romano. In effetti, l’interazione tra gruppi internazionali e diocesi italiane crea un’occasione di scambio culturale oltre che di fede, arricchendo le comunità locali nel periodo precedente al Giubileo.

Pellegrinaggio a piedi e momenti di festa in preparazione all’evento giubilare

Per preparare al meglio i giovani al Giubileo, il 30 luglio il servizio diocesano di pastorale giovanile dell’aquila, diretto da don Jean Claude Rajaonarivelo, ha organizzato un pellegrinaggio a piedi per 400 ragazzi. Il percorso parte alle 8 da civita di bagno, vicino ai resti della cattedrale di san massimo in forcona, e si conclude alla basilica di santa maria di collemaggio, chiesa giubilare dell’arcidiocesi aquilana.

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Al termine del cammino, l’arcivescovo metropolita monsignor Antonio D’Angelo celebra la messa con il coro diocesano san massimo-sezione giovani. La funzione si svolge in un clima di intensa partecipazione spirituale, seguita da un pranzo al sacco al parco del sole. Dopo il momento conviviale, i ragazzi si muovono verso il centro storico per una camminata, preparandosi così alla fase finale dell’evento: una festa all’oratorio salesiano san Giovanni Bosco fatta di musica e momenti di condivisione.

La giornata rappresenta un’occasione concreta per rinsaldare legami, offrire ai giovani spazi di incontro e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità cristiana locale, prima della partenza verso roma. Nelle parole di monsignor d’angelo, che richiama papa francesco, emerge l’invito a percorrere questa strada “con gioia e speranza”, un messaggio che risuona forte in questa fase di preparazione.

Accoglienza e comunità: il ruolo dell’aquila e del movimento neocatecumenale

Il Movimento neocatecumenale gioca un ruolo centrale nell’organizzazione dell’accoglienza a l’aquila, sostenendo le attività pastorali e coinvolgendo le famiglie locali. Questa realtà ecclesiale, presente sul territorio da anni, si occupa di gestire il soggiorno dei pellegrini, offrendo spazi abitativi e opportunità di confronto religioso e culturale.

Grazie a questo impegno, molte famiglie aprono le loro case, creando una rete di solidarietà che si estende oltre il semplice alloggio. Un aspetto che conferma l’importanza del senso di comunità nelle esperienze giovanili legate alla fede, soprattutto in occasione di eventi di portata internazionale come il Giubileo.

L’aquila diventa così non solo punto di sosta fisica ma anche luogo di scambio spirituale, in attesa del pellegrinaggio verso roma. La capacità delle parrocchie e del movimento di coordinarsi contribuisce a rendere più agevole il passaggio dei gruppi, mettendo in risalto la disponibilità e l’attenzione verso i giovani pellegrini.

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