Gli Stati Generali della Prevenzione, tenuti a Napoli, hanno rappresentato un momento cruciale per il dibattito sulle politiche di salute pubblica in Italia. Il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, ha evidenziato le criticità del sistema sanitario e la necessità di un cambio radicale nelle strategie di prevenzione, puntando sulla fiducia nelle comunità e su un approccio integrato. Il suo intervento ha posto l’accento sul ruolo determinante della prevenzione primaria e sulle nuove sfide sociali che richiedono una visione più ampia e condivisa.
Il sistema sanitario italiano, come descritto da Francesco Rocca, è caratterizzato da un intreccio di interessi molteplici e da una struttura complessa, che ne rende difficile la gestione efficace. I momenti di confronto come gli Stati Generali della Prevenzione a Napoli consentono di mettere a fuoco problemi e strategie attraverso l’intervento di professionisti e rappresentanti istituzionali.
Rocca ha sottolineato come sia indispensabile una revisione profonda del sistema, superando la frammentazione e le divisioni politiche che spesso rallentano i processi di miglioramento. Il sistema sanitario deve tornare a essere percepito come un diritto costituzionale, lontano da logiche di potere e interessi particolari. Nel suo discorso ha richiamato la necessità di un coordinamento più stretto tra tutti gli attori coinvolti, per affrontare le sfide legate soprattutto alla prevenzione delle malattie.
Durante l’intervento, il presidente della regione Lazio ha dedicato particolare attenzione al lavoro avviato nella sua regione, dove si stanno affrontando con decisione sia la prevenzione secondaria sia quella primaria. La prevenzione secondaria, che si concentra sull’individuazione precoce delle malattie, viene integrata da un’azione di prevenzione primaria che mira a modificare i comportamenti individuali e collettivi.
Rocca ha illustrato come la salute sia influenzata da diversi fattori: genetici, individuali, sociali e ambientali. Intervenire su questi elementi significa orientare scelte di vita più sane e creare contesti favorevoli al benessere. L’esperienza del Lazio dimostra che, nonostante le difficoltà, è possibile sviluppare progetti ambiziosi che coinvolgono diversi livelli di governance e la partecipazione delle comunità.
Secondo Francesco Rocca, migliorare la salute della popolazione richiede una rivoluzione culturale. I mutamenti sociali in atto, evidenti e irreversibili, avrebbero richiesto una maggiore capacità di previsione e preparazione da parte delle istituzioni. Si è fatto troppo poco per anticipare gli effetti di questi cambiamenti.
Il concetto di “One Health”, richiamato nel discorso, esce dall’ambito dello slogan per diventare un principio guida. Questa strategia integra salute umana, salute animale e ambiente in un unico quadro di interventi coordinati. Implica la fine delle divisioni di interesse e della politicizzazione del tema sanitario.
Rocca ha evidenziato l’urgenza di adottare riforme organiche e urgenti, in grado di mettere in sicurezza il diritto alla salute e diffondere una nuova mentalità, basata su responsabilità condivise e cooperazione tra istituzioni e cittadini. Il progetto deve andare oltre la mera gestione delle emergenze e focalizzarsi sulla costruzione di sistemi più robusti e resilienti nel tempo.
Le universiadi 2025 a Berlino hanno già regalato emozioni agli appassionati del nuoto con la…
Un uomo di 61 anni, di origini tunisine, è stato ricoverato in condizioni critiche all’ospedale…
Un laboratorio di panificazione completamente abusivo è stato individuato nelle prime ore del giorno a…
Una bomba d’acqua ha colpito oggi Sora, causando allagamenti e danni diffusi in città. L’impatto…
La regione Lazio ha varato un'iniziativa destinata a 19.400 ragazzi tra i 6 e i…
La regione Lazio ha introdotto una nuova legge urbanistica, la numero 171, che punta a…