Un uomo di 37 anni di sant’apollinare è finito sotto misura cautelare per presunti atti persecutori nei confronti della sua ex convivente dopo la fine della loro relazione. Le forze dell’ordine hanno preso provvedimenti immediati a seguito di una serie di comportamenti molesti e minacciosi da parte dell’uomo, resi noti con una denuncia che ha portato all’intervento urgente della procura della repubblica di cassino.
I fatti alla base delle indagini
La relazione tra l’uomo e la sua ex convivente si è conclusa circa un mese fa. Da quel momento, secondo quanto emerso nelle indagini, lui avrebbe perseguito la donna con insistenza. Ha iniziato a chiamarla e a inviarle messaggi in continuazione, con richieste pressanti per riallacciare il rapporto. Col passare dei giorni, la situazione è peggiorata fino a includere messaggi contenenti minacce di morte, spediti nel cuore della notte, poche ore prima che i carabinieri intervenissero. Questi scambi di comunicazione hanno causato un forte timore nella vittima, spingendola a rivolgersi alle autorità.
Da parte sua, la procura ha raccolto prove e testimonianze che hanno chiarito la gravità del comportamento dell’uomo. La sequenza di molestie non si è limitata a un episodio isolato, ma è apparsa come un modello continuativo e minaccioso. Le forze dell’ordine hanno seguito le norme previste nel cosiddetto “codice rosso” per tutelare la donna, riconoscendo la necessità di un intervento immediato e deciso.
La misura cautelare e le prescrizioni imposte
A seguito della valutazione dei fatti, il giudice per le indagini preliminari ha ordinato alcune misure restrittive urgenti nei confronti dell’uomo. In primo luogo è stato disposto l’allontanamento immediato dalla casa familiare, impedendogli di entrare in contatto diretto con la vittima nel luogo di residenza. Inoltre gli è stato imposto il divieto di avvicinamento a qualsiasi posto frequentato dalla donna, sia casa sua, luogo di lavoro o altri spazi pubblici dove lei si trovi abitualmente.
Per tenere sotto controllo costante il rispetto di queste disposizioni il giudice ha disposto anche l’installazione del braccialetto elettronico al polso dell’uomo. Questo dispositivo rileva in tempo reale eventuali spostamenti in aree vietate e permette ai carabinieri di intervenire tempestivamente in caso di violazioni. Si tratta di una modalità che limita la libertà personale dell’indagato in attesa del procedimento giudiziario, a tutela della sicurezza della vittima e dell’ordine pubblico.
Il ruolo dei carabinieri e l’applicazione del codice rosso
L’operato dei carabinieri della stazione di sant’apollinare è stato decisivo per impedire ulteriori escalation di violenza. Gli agenti, in stretta collaborazione con la procura della repubblica di cassino, hanno raccolto rapidamente gli elementi necessari per chiedere e far eseguire la misura cautelare. Il loro intervento rapido ha interrotto una dinamica che poteva aggravarsi.
Questo caso si inserisce nell’ambito del codice rosso, una procedura legislativa pensata per dare priorità ai casi di violenza domestica e stalking, garantendo un trattamento veloce e stringente alle denunce. La legge prevede tempi stretti per l’attivazione degli atti processuali e strumenti come il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico, che assicurano la tutela immediata delle vittime.
L’esperienza degli operatori dimostra che un sistema di risposta rapida rimane fondamentale per evitare che situazioni di molestie sfocino in episodi di violenza più gravi. Non a caso, la tempestività nell’azione è considerata un elemento chiave per la protezione delle persone offese in questi casi delicati di cronaca giudiziaria.
