Le ultime vicende sulle concessioni balneari a Sabaudia hanno acceso un dibattito acceso in consiglio comunale. Vincenzo Avvisati, rappresentante di Fratelli d’Italia, ha sollevato questioni precise sull’esito delle gare per l’assegnazione delle strutture balneari lungo il litorale. Gli interventi si concentrano sulla procedura utilizzata, sulle possibili conseguenze legate a una pianificazione che rischia di favorire concentrazioni di gestione in pochi soggetti, e sui dubbi riguardo alla sostenibilità economica degli affidamenti.
La gara d’appalto: un unico operatore conquista la maggior parte delle strutture
Nel corso del consiglio comunale, Avvisati ha sottolineato come l’esito della gara parli chiaro: cinque delle otto piazzole messe a bando sono state aggiudicate allo stesso operatore economico. Questo fatto ha messo in luce, secondo il consigliere, una evidente criticità nel modo in cui la procedura è stata impostata. La decisione di suddividere il bando in più lotti separati ha permesso a un singolo concorrente di ottenere gran parte delle concessioni, creando una situazione poco favorevole al confronto competitivo.
Criticità dell’assegnazione massiva
L’assegnazione massiccia a un solo gestore potrebbe influire notevolmente sull’offerta dei servizi balneari per la stagione a venire. Avvisati ha infatti rilevato che si è dato spazio a una modalità di affidamento in cui nessun elemento avrebbe impedito a uno stesso soggetto di ottenere l’intero pacchetto delle otto concessioni disponibili. Secondo la sua analisi questo scenario avrebbe potuto essere evitato con una gara che prevedesse l’assegnazione di un solo lotto a ogni operatore partecipante.
Rischi di un modello tra monopolio e oligopolio nella gestione delle spiagge
Il problema sollevato si estende all’aspetto della competitività e della sicurezza del sistema balneare comunale. Cinque piazzole su otto affidate a una sola impresa costituiscono, nelle parole di Avvisati, una situazione “ibrida” tra monopolio e oligopolio. Questo equilibrio precario rischia di ridurre le possibilità per altre imprese di entrare nel mercato locale, limitando la scelta degli utenti e la diversificazione dei servizi.
Impatti sulla città delle dune
Inoltre, l’esponente di Fratelli d’Italia ha richiamato l’attenzione sul fatto che questa concentrazione di gestione si estende anche alla spiaggia della Città delle dune, un’area consistente che necessita di attenzioni specifiche per quanto riguarda la manutenzione e la sicurezza. Avere un unico soggetto a capo di buona parte delle strutture implica un rischio per la città, che farebbe affidamento quasi esclusivamente su un solo operatore. L’assenza di un sistema che distribuisca più equamente i lotti potrebbe provocare situazioni di instabilità o carenze nella gestione, impattando sul benessere dei bagnanti e sull’immagine stessa di Sabaudia come meta turistica.
Dubbi su pianificazione economica e requisiti dei partecipanti alla gara
Avvisati ha inoltre evidenziato un altro punto cruciale: la mancanza di un piano economico-finanziario chiaro e dettagliato che giustifichi gli investimenti richiesti. Gestire otto concessioni, con strutture impegnative per una stagione completa, presume un impegno finanziario significativo. Nel bando però, secondo il consigliere, non è stato adeguatamente verificato il possesso dei requisiti economici e finanziari da parte dei concorrenti.
Rischi economici per l’ente e l’operatore
Questo aspetto genera inquietudini sul fatto che l’assegnatario possa trovarsi a dover fronteggiare rischi economici non valutati con la dovuta attenzione, esponendo sia l’operatore sia il Comune a potenziali difficoltà. Avvisati mette in guardia sulle conseguenze di questa approssimazione, che potrebbe tradursi in disservizi per i cittadini e disagi per la stagione balneare. La corretta amministrazione, ha aggiunto, richiede un’organizzazione puntuale e il rispetto rigoroso delle norme, per non trasformare errori organizzativi in problemi concreti per la collettività.
Critiche al sindaco e prospettive per la stagione balneare 2025
L’intervento di Avvisati non si limita a indicare gli errori, ma invita anche l’amministrazione comunale a riflettere sulle responsabilità politiche e gestionali. Il consigliere ha attaccato il sindaco per la sua fermezza nel dichiarare la regolarità dell’intera procedura, nonostante le criticità evidenziate. A suo avviso, negare l’esistenza dei problemi rischia di prolungare il disagio e di limitare le possibilità di correzioni tempestive.
Avvertimenti per la stagione futura
La stagione balneare 2025 è ormai dietro l’angolo e, senza interventi adeguati, i servizi potrebbero non essere erogati a dovere. Avvisati ammonisce che il tempo dirà se le rassicurazioni rilasciate in pubblico si realizzeranno o se, come teme, si assisterà a ulteriori giustificazioni sulle difficoltà. Il consigliere chiama l’amministrazione a un impegno più attento e responsabile, con controlli puntuali e interventi mirati prima che i problemi diventino irrisolvibili.
La gestione pubblica e i rischi di un’amministrazione approssimativa
Al centro del discorso resta il concetto di buona gestione pubblica. Avvisati ha richiamato più volte la necessità di evitare approssimazioni in questioni delicate come le concessioni demaniali marittime.
Trasparenza e responsabilità
A suo giudizio, le procedure adottate dovrebbero assicurare trasparenza, rispetto delle norme e soprattutto cautela nel valutare l’impatto sulla sicurezza e sui servizi offerti ai cittadini. Non ammettere gli errori di fronte a evidenze chiare mette in pericolo i diritti degli utenti e la capacità del Comune di garantire un’offerta stabile e affidabile. Il consigliere insiste sull’importanza di un coordinamento efficace, di un controllo rigoroso e di una capacità di intervenire con decisione per correggere le criticità prima che compromettano la stagione balneare e la reputazione della città.