Il consiglio comunale dell’Aquila ha varato una manovra di assestamento al bilancio di previsione 2025-2027 che supera i 22 milioni e 600mila euro. Gli interventi finanziati riguardano progetti di rilievo legati soprattutto alla nomina della città a capitale italiana della cultura 2026, oltre ad opere infrastrutturali e lavori di manutenzione che interessano il territorio e le sue strutture pubbliche. Questo aggiornamento di bilancio integra entrate aggiuntive derivanti da tasse locali e fondi statali, e riflette una strategia rivolta a sostenere lo sviluppo culturale e sociale della città.
Aumenti nelle entrate comunali e nuove risorse disponibili
Il vicesindaco e assessore alle politiche di bilancio, Raffaele Daniele, ha spiegato in aula come il comune abbia registrato incrementi significativi nelle entrate previste. Tra queste, spiccano gli aumenti dell’imposta municipale unica e dei canoni relativi agli alloggi popolari case e map, che hanno contribuito a rafforzare la base finanziaria del bilancio. A ciò si sono aggiunti finanziamenti legati a opere connesse al piano nazionale di ripresa e resilienza e altre tipologie di trasferimenti di fondi da enti statali e locali. Questi flussi economici hanno permesso al comune di mettere a punto una manovra più solida, capace di sostenere più progetti e interventi nel breve e medio termine.
Le risorse integrate con questa manovra non sono solo il frutto delle imposte, ma rappresentano anche una risposta alle opportunità offerte da bandi e fondi nazionali. Per esempio, nel corso del 2024 alcune iniziative legate al PNRR hanno assicurato una spinta decisiva per completare interventi in programma. Di conseguenza, il comune è riuscito a evitare rallentamenti su progetti strategici che riguardano la città nel suo complesso, accompagnando queste risorse con un piano che distribuisce le somme in modo organico e mirato.
Investimenti per la candidatura a capitale italiana della cultura 2026
Una parte consistente delle risorse previste nell’assestamento bilancio è destinata alla valorizzazione della candidatura dell’Aquila a capitale italiana della cultura nel 2026. Il comune ha stabilito un fondo da 400mila euro per promuovere iniziative turistiche, culturali e sociali legate a questo evento. Questi fondi serviranno per organizzare eventi, migliorare l’accoglienza e stimolare progetti culturali che coinvolgano la comunità locale e i visitatori.
In parallelo, sono stati stanziati circa 2 milioni di euro per il completamento di progetti finanziati sia dal PNRR che dal fondo complementare, tutti in vista del 2026. Questi interventi comprendono lavori di recupero, restauro e valorizzazione di spazi pubblici e culturali, utili a preparare la città al grande appuntamento con la cultura nazionale. La volontà è chiara: dotare l’Aquila di strutture adeguate e capaci di ospitare eventi di richiamo e aumentare l’attrattiva turistica.
Il sostegno alla cultura non si ferma a questi stanziamenti. Il bilancio include anche un fondo da 251mila euro per un intervento diretto al conservatorio, una struttura fondamentale per la formazione musicale e la promozione artistica della città. L’attenzione alle istituzioni culturali conferma l’obiettivo di rendere l’Aquila un luogo in cui l’arte e la creatività trovino un terreno fertile.
Opere per l’infanzia, manutenzione scolastica e interventi edilizi
Tra gli investimenti pubblici previsti, spiccano 2 milioni e 600mila euro dedicati alla costruzione di un nuovo asilo nel quartiere Torrione, in via Ettore Moschino. Questo progetto risponde a esigenze precise legate all’espansione demografica e alla necessità di potenziare la rete dei servizi per l’infanzia presenti nella città. La nuova struttura garantirà spazi moderni e funzionali, migliorando la qualità dell’offerta educativa per le famiglie dell’Aquila.
Il bilancio destina anche 1 milione di euro alla manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. Questi fondi coprono interventi urgenti di riparazione, adeguamento e messa in sicurezza degli istituti, che rappresentano una priorità per garantire ambienti di apprendimento decorosi e sicuri. La somma viene indirizzata verso cantieri già avviati e nuove progettazioni relative a scuole di diverse zone della città, confermando un impegno verso la continuità scolastica.
Nel settore edilizio, infine, ci sono i progetti di riqualificazione di spazi urbani significativi, come la demolizione dell’edificio ex INAM di via XX Settembre, con un finanziamento di oltre 5 milioni di euro. Dopo l’acquisizione gratuita da parte del comune dall’ASL che ne deteneva la proprietà, si punta a liberare una zona con degrado, creando un parcheggio e rinnovando l’area. Questo intervento è considerato importante per rivitalizzare quella parte del centro storico, offrendo una soluzione a problemi di sosta e contribuendo alla rigenerazione urbana.
Emendamenti e nuovi finanziamenti per aree periferiche e culturali
Il sindaco Pierluigi Biondi ha presentato quattro emendamenti approvati dal consiglio comunale, che aumentano i fondi destinati ai programmi per la città capitale della cultura. Tra questi spicca un contributo da 150mila euro erogato dalla Camera di Commercio, a seguito della partecipazione del comune a un bando pubblico. Questi fondi si aggiungono a quelli già stanziati per potenziare iniziative culturali e turistiche.
Inoltre, grazie a un finanziamento Cipess di 5 milioni e 310mila euro, il comune è pronto a procedere con la demolizione dell’ex INAM, primo passo verso la riqualificazione della zona di via XX Settembre. Si prevede la trasformazione dell’area in uno spazio più funzionale alla mobilità urbana e alla qualità della vita dei cittadini.
Infine, è stato approvato un finanziamento di 5 milioni e 800mila euro, proveniente dal Ministero della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, per interventi di recupero nell’area est della città. Questi lavori mirano a migliorare infrastrutture e servizi, rispondendo a criticità attuali e rafforzando la sicurezza degli spazi pubblici.
Questi investimenti certificano l’attenzione messa dall’amministrazione Biondi su interventi che hanno una ricaduta anche sulle zone meno centrali della città. La scelta di distribuire i fondi in un’ottica territoriale dimostra come le scelte politiche mirino a un riequilibrio urbanistico e funzionale, in vista dei grandi appuntamenti culturali e della crescita complessiva del capoluogo abruzzese.