Il riconoscimento dedicato ad amato lamberti si è tenuto a Napoli nel municipio cittadino davanti a studenti, studiosi e autorità. Il premio sottolinea il valore della ricerca e della formazione universitaria nel contrasto alla criminalità organizzata, un tema ancora centrale per le istituzioni e le forze dell’ordine in Italia. Il sindaco di Napoli ha ricordato il ruolo pionieristico di lamberti e la funzione attuale di questo impegno nella città e nelle università.
Amato lamberti: pioniere della ricerca contro la criminalità organizzata
Amato Lamberti è stato un ricercatore e docente di riferimento nel campo degli studi sulla criminalità organizzata e la legalità. Nel corso della sua carriera ha anticipato un approccio metodico e scientifico alla lotta contro le mafie, sottolineando come senza una approfondita conoscenza dei fenomeni non si possa effettivamente combattere la loro diffusione. Il suo lavoro ha segnato una svolta nel modo di affrontare questi problemi, portando la materia dalla cronaca e dal semplice intervento giudiziario a un ambito di studio accademico.
Un approccio scientifico alla lotta alle mafie
Ha promosso lo sviluppo di competenze specifiche capaci di assistere le forze dell’ordine e i magistrati attraverso una conoscenza dettagliata. Questo percorso ha cambiato il modo in cui la società italiana, e in particolare le istituzioni scolastiche, affrontano la criminalità organizzata, introducendo una prospettiva più scientifica e preventiva. Fu uno dei primi a proporre corsi e ricerche universitarie dedicate esclusivamente a questo tema, creando così una base culturale e formativa a cui si rifanno tutt’oggi molti esperti e operatori.
Il ruolo dell’università federico ii e la continuità della formazione
L’Università Federico II di Napoli ha raccolto e mantiene vivo l’eredità di lamberti, continuando a offrire corsi e programmi di ricerca orientati alla comprensione e al contrasto della criminalità organizzata. Questa continuità è essenziale per formare nuove generazioni di studiosi e professionisti che affronteranno le sfide future legate alla legalità e alla sicurezza. Le attività accademiche mirano non solo a trasmettere conoscenze teoriche ma anche a fornire strumenti pratici per supportare le forze in campo nella prevenzione e nella repressione dei fenomeni criminali.
Un premio come stimolo per la comunità accademica
Il premio dedicato a lamberti serve anche a mantenere alta l’attenzione su questi temi dentro la comunità accademica e la società civile. Attraverso questo riconoscimento si valorizzano i contributi dei giovani ricercatori che dedicano tempo e energie a studiare le dinamiche mafiose, aiutando a costruire una memoria collettiva e una consapevolezza critica indispensabile per contrastare fenomeni radicati nel territorio.
Il contributo pubblico e le parole di gaetano manfredi
Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente nazionale dell’Anci, ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro di amato lamberti durante la XII edizione del premio. Manfredi ha evidenziato il suo ruolo non solo come accademico ma anche come uomo pubblico impegnato nella società. Ha ricordato come lamberti abbia aperto strade nuove, indicando nel campo della ricerca e della formazione universitaria uno strumento chiave per sostenere la lotta contro la criminalità.
Sostegno alle forze dell’ordine e magistratura
Il sindaco ha rimarcato la necessità di creare professionalità capaci di supportare quotidianamente magistratura e forze dell’ordine, perché la lotta alle organizzazioni criminali richiede conoscenza e capacità operative ben radicate nel territorio. L’eredità di Lamberti si traduce oggi in un impegno collettivo, che coinvolge istituzioni pubbliche, università e la società civile, nel costruire strumenti di contrasto efficaci e fondati su uno studio rigoroso.
La cerimonia ha rappresentato un momento di riflessione e impegno, capace di richiamare l’attenzione su un tema che resta centrale per Napoli e tutta Italia, dove la legalità resta sfida aperta e priorità sociale.