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Il ritorno del bucentoro di canaletto battuto all’asta per 31,9 milioni di sterline a londra

Un quadro del Settecento veneziano, firmato da Giovanni Antonio Canal noto come Canaletto, ha raggiunto una cifra record nelle vendite d’arte internazionali. L’opera “Il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione” è stata venduta da Christie’s a Londra per 31,9 milioni di sterline, una somma che supera ampiamente ogni precedente battuta per questo artista. Questo appuntamento conferma l’interesse costante verso la Venezia rappresentata dal vedutismo settecentesco, un tema ancora molto apprezzato e ricercato dai collezionisti.

Un capolavoro veneziano tra storia e arte

Dipinto tra il 1731 e il 1732, questo grande quadro misura 86 per 137 centimetri e raffigura una delle scene più celebri della Repubblica di Venezia: la Festa dell’Ascensione. Il Bucintoro, il sontuoso galeone del doge, è protagonista nel momento in cui si compie il rituale “matrimonio con il mare”. L’atto consiste nel gettare un anello nell’acqua per sancire il legame tra la città e l’Adriatico. Canaletto ha scelto di rappresentare questa cerimonia con grande cura nei dettagli architettonici e nella resa luminosa. La laguna veneziana appare viva e vibrante, con un’attenzione particolare alla luce che illumina i monumenti sulla riva.

L’opera non si distingue solo per le sue dimensioni e il soggetto ma anche per la sua eccellente conservazione, definita “straordinaria” dalla casa d’aste Christie’s. Il quadro non è soltanto un’immagine di Venezia, ma un documento storico che racconta quasi per immagini una tradizione ormai scomparsa dopo la fine della Serenissima nel 1797.

Una provenienza che racconta la storia inglese e il collezionismo settecentesco

Le origini dell’opera si legano a una famiglia di notevole rilievo nel Regno Unito. Nel XVIII secolo fu acquistata da Edward Walpole, figlio di Robert Walpole, primo ministro britannico. Questo particolare legame con la storia politica e culturale britannica ha aggiunto un valore storico all’opera. Il quadro ha decorato per un lungo periodo gli uffici di Downing Street, sede del governo inglese, prima di trasferirsi nella dimora di campagna della famiglia a Houghton Hall, in Norfolk.

Questa tradizione di collezionismo spiega anche come il vedutismo veneziano sia stato apprezzato, e anche anticipato, in Inghilterra. L’interesse per Canaletto e per questi scorci della laguna era già forte nel XVIII secolo, e l’opera fa parte di una raccolta che ha segnato un’epoca nella valorizzazione dell’arte veneta fuori dai confini nazionali.

Un record di mercato che segna la consacrazione di canaletto

La cifra di 31,9 milioni di sterline ha battuto il precedente massimo raggiunto da Canaletto nel 2005, quando “Il Canal Grande dal Palazzo Balbi verso il Ponte di Rialto” fu venduto a 18,6 milioni di sterline da Sotheby’s, sempre a Londra. Entrambe le tele provenivano dalla collezione Walpole, a conferma dell’importanza storica e della continuità del collezionismo inglese legato al vedutismo veneziano.

Andrew Fletcher, responsabile del dipartimento Old Masters di Christie’s, ha evidenziato l’importanza di questo dipinto nella carriera di Canaletto, sottolineando la fusione tra precisione architettonica e sensibilità nella rappresentazione della luce e dell’atmosfera. L’opera dimostra come Canaletto riuscisse a combinare rigore e poesia, rendendo ogni scena di Venezia al tempo stesso esatta e vibrante di vita.

La festa dell’ascensione e il fascino senza tempo di venezia

Il tema rappresentato, la festa dell’Ascensione, era una celebrazione di grande rilievo per la Repubblica. L’abbinamento tra il doge e il mare era simbolo di potere e simbiosi tra la città e il suo ambiente naturale. Dopo la caduta della Repubblica nel 1797, la cerimonia fu cancellata ma l’immagine di quella giornata è rimasta impressa nelle tele di Canaletto.

L’opera racconta non solo i dettagli della laguna o degli edifici, ma anche uno spirito collettivo. La folla, le imbarcazioni, il momento solenne diventano un racconto visivo della Venezia che si specchia nel suo mare. Questo quadro mette in scena la gloria di un mondo ormai lontano ma ancora presente nell’arte e nella memoria.

La vendita al prezzo record evidenzia che, anche nel 2025, il fascino della Serenissima rappresentata da Canaletto continua a influenzare il mercato e a catturare l’attenzione degli appassionati. La scena dipinta sul Bucintoro rivive oggi in un nuovo contesto, prova concreta di una storia che non perde il suo valore neanche a distanza di secoli.

Monica Ghilocci

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Monica Ghilocci

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