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La galleria borghese di roma racconta se stessa con un videomapping tra storia arte e innovazione tecnologica

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La galleria borghese di roma apre un nuovo modo di raccontare la propria storia con “Racconti di luce”, un videomapping che valorizza la tradizione e le trasformazioni del celebre museo tra luglio e ottobre. Questa iniziativa invita i visitatori a immergersi nei tanti capitoli dell’istituzione artistica attraverso immagini, suoni e parole, proiettate sulla facciata retrostante del museo. Nel contempo si completa un importante aggiornamento della comunicazione e della manutenzione delle sculture, per garantire una fruizione più accessibile e attenta alle opere.

Origini e sviluppo della galleria borghese a roma

La storia della galleria borghese inizia nel XVII secolo con l’acquisto dei terreni fuori le mura di roma da parte del cardinale Scipione Borghese. Il progetto prevedeva la costruzione di una villa destinata ad accogliere una collezione senza confronti, tessendo una trama tra arte e natura che durerà nei secoli. Nel corso del tempo la galleria ha vissuto diverse vicende storiche, cambiamenti architettonici e trasformazioni dei giardini che ne hanno modificato l’aspetto e l’identità. Gli allestimenti si sono evoluti per incontrare le esigenze del pubblico preservando al contempo il patrimonio artistico.

Il ruolo del cardinale Scipione Borghese tra arte e mecenatismo

Il cardinale, noto collezionista e mecenate, sviluppò una rete di rapporti con artisti e mercanti, costruendo un nucleo di opere che potessero dialogare in un ambiente pensato appositamente per la loro valorizzazione. I giardini, concepiti come prolungamento naturale degli interni, subirono modifiche successive alle mode del tempo e alle funzioni richieste, conferendo alla villa un’atmosfera unica che fonde arte, architettura e paesaggio.

Racconti di luce: un innovativo videomapping sulla storia della galleria

Dal prossimo 11 luglio all’11 ottobre la galleria borghese proporrà ai visitatori un’esperienza che fonde tecnologia e arte con “Racconti di luce”. Il videomapping occuperà la facciata posteriore del museo illuminate ogni venerdì e sabato sera, dalle 21.15, con più repliche per offrire ai presenti un viaggio visivo e sonoro. L’installazione è pensata per sfruttare lo spazio esterno nel giardino di villa borghese, con sedute per osservare comodamente le proiezioni.

Questo spettacolo non si limita a mostrare immagini suggestive, ma racconta attraverso una narrazione in cinque lingue principali e nella lingua italiana dei segni , le fasi più importanti della galleria. Si susseguono sequenze relative ai restauri, alle opere più celebri e alle modifiche architettoniche intervenute, in un racconto che prende spunto dal passato e procede fino ai giorni nostri. Una colonna sonora originale rende l’insieme più coinvolgente e immediato.

Impatto multisensoriale del videomapping su pubblico e patrimonio

L’uso del videomapping mette in luce dettagli poco noti e sottolinea la relazione tra spazio, funzione e opere, mantenendo viva l’identità del luogo. Un’esplorazione interattiva e multisensoriale adatta a un pubblico vario, il cui interesse per la storia dell’arte si mescola con l’attrazione per nuovi linguaggi audiovisivi.

Interventi di comunicazione e conservazione nella galleria borghese

In contemporanea all’evento notturno, la galleria borghese ha portato a termine un aggiornamento della comunicazione interna, destinata a migliorare l’accessibilità e la fruizione. Sono state introdotte nuove didascalie, una segnaletica più chiara e moderna, e soprattutto l’inserimento di codici QR accanto alle opere. Questi codici permettono di accedere a contenuti digitali dettagliati e multilingue, utili a comprendere meglio contesti e dettagli artistici.

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Attenzione all’inclusività e alla tutela del patrimonio artistico

Il progetto di rinnovamento segue criteri che tengono conto anche di persone con disabilità sensoriali o cognitive, con particolare attenzione a rendere inclusiva la visita. Un passo importante per ampliare il pubblico della galleria e non limitare la conoscenza a un piccolo gruppo di esperti o appassionati.

Parallelamente si è concluso un accurato intervento di manutenzione straordinaria sul Portico, lo spazio esterno coi gruppi scultorei. Le sculture sono state sottoposte a verifiche per valutare lo stato di conservazione, si sono rimosse polveri e depositi incoerenti accumulati nel tempo, e si sono trattate le crepe e le discontinuità superficiali. Sono stati sostituiti anche i supporti espositivi divenuti inadatti, per garantire maggior sicurezza e stabilità e prolungare la vita delle opere. Questo lavoro ha richiesto competenze specialistiche e conoscenze approfondite delle tecniche scultoree.

La galleria borghese conferma così la sua attenzione sia ai dettagli conservativi che alla relazione con il pubblico, dimostrando un equilibrio tra tutela e innovazione comunicativa che rafforza la sua immagine tra i musei italiani più riconosciuti.

Il progetto “Racconti di luce” e le migliorie interne consegnano un nuovo sguardo sulla galleria borghese, aperta a dialogare con la città e con i visitatori attraverso linguaggi diversi, senza fermarsi a raccontare soltanto capolavori ma anche il percorso che li ha fatti arrivare a noi.

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