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La scultura Look Down di Jago installata nel cortile della Camera dei deputati a Roma

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La presenza di un’opera d’arte significativa ha preso spazio negli ambienti della politica italiana. Si tratta di “Look Down”, una scultura in marmo bianco realizzata dall’artista Jago, ospitata ormai stabilmente nel cortile d’onore della Camera dei deputati a Roma. Questo intervento artistico porta con sé un messaggio che stimola la riflessione sulla condizione umana e sull’impegno pubblico. La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha evidenziato il valore culturale di questa iniziativa. Nel testo che segue si approfondisce il contesto, il significato dell’opera e la sua collocazione politica.

L’installazione di “Look Down” e la sua collocazione istituzionale

La scultura “Look Down” di Jago è stata collocata nel cortile d’onore di Montecitorio, il palazzo storico che ospita la Camera dei deputati, simbolo della democrazia in Italia. L’opera, realizzata in marmo bianco, rappresenta un neonato rannicchiato su se stesso, col capo rivolto verso il basso, una posizione che richiama fragilità e riflessione. L’installazione è stata inaugurata nella mattinata di ieri con la partecipazione ufficiale di Lorenzo Fontana, Presidente della Camera. Fontana ha sottolineato che “accogliere arte in spazi istituzionali significa aprire una porta tra politica e cultura, dando voce alla creatività, al pensiero critico e alla libertà di espressione”. L’opera si sviluppa così non solo come oggetto artistico ma come strumento di dialogo con chi opera nelle istituzioni e con i cittadini.

La scelta di posizionare “Look Down” proprio nel cuore delle decisioni pubbliche rafforza il valore simbolico del lavoro di Jago. Montecitorio diventa quindi non solo uno spazio di confronto politico, ma un luogo che si fa custode di sensibilità umane, come la vulnerabilità del neonato ritratto. Il contesto istituzionale accresce notevolmente la portata del messaggio racchiuso nella scultura, che si lega a un concetto di responsabilità e coscienza civica. Non è casuale, infatti, che una scultura nata nel periodo della pandemia, e già esposta in spazi pubblici, venga ora posta in un luogo dove si esercita il potere e si decide il futuro del paese.

Il messaggio potente e universale di Jago attraverso la scultura

L’artista Jago è noto per il suo stile che riprende forme e tecniche classiche della scultura, rinnovandole con un’attenzione particolare ai temi contemporanei. In “Look Down” il suo intento si fa chiaro fin dal titolo: il gesto del neonato che guarda verso il basso vuole invitare allo sguardo interiore, al raccoglimento e alla presa di coscienza. L’opera rappresenta l’innocenza e la fragilità dell’essere umano, ma anche la premessa per un futuro da costruire. Jago ha commentato più volte come “ogni bambino simboleggi il domani e che riconoscerne il valore sia il primo passo per una società più giusta”.

Questa scultura vuole non solo emozionare chi la osserva, ma spingere chi governa e chi rappresenta a riflettere sulle proprie responsabilità. Più che una semplice figura, il neonato diventa una metafora della cura che dovrebbe guidare il pubblico e privato, tra politica, cultura e cittadinanza. L’artista ha voluto che il marmo non restasse muto, bensì che comunicasse un messaggio continuo: “guardare in basso serve a innalzare la coscienza di chi prende decisioni”. La forza comunicativa dell’opera si basa proprio su questa tensione tra la delicatezza della forma e il peso del significato.

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L’impatto dell’opera come strumento di riflessione nel cuore della democrazia

L’installazione di “Look Down” in uno dei luoghi simbolo della Repubblica italiana rappresenta un passo importante verso un’interazione tra arte e potere pubblico. La presenza della scultura consente a Montecitorio di farsi spazio di confronto non solo politico ma anche culturale, in cui la sensibilità e la memoria collettiva trovano rappresentazione plastica. L’opera diventa quindi veicolo per ricordare che ogni atto decisionale ha ricadute su vite fragili e nuove generazioni.

Guardare “Look Down” vuol dire confrontarsi con la dimensione umana che sta dietro alle istituzioni. Il marmo bianco, freddo e immutabile, incarna qui anche la responsabilità che ogni cittadino e ogni rappresentante pubblico dovrebbe sentire. L’opera ricorda a chi si trova a ricoprire cariche istituzionali la necessità di preservare la dignità di chi arriva dopo, e del mondo che costruiscono. La scelta di un’opera nata in un contesto di crisi sanitaria, esposta in precedenza in spazi pubblici, rafforza il suo valore simbolico, facendo di “Look Down” un monito silenzioso ma concreto.

Il cortile d’onore come spazio di dialogo tra arte e istituzioni

Il cortile d’onore della Camera apre ora le sue porte a un linguaggio artistico che parla di cura, fragilità e futuro. L’ingresso di questa scultura non è solo un abbellimento, ma un richiamo visivo e morale per chi decide. Potrebbe essere l’inizio di una stagione in cui arte e politica si incontrano non per mera rappresentazione, ma per spiegare le tensioni e le speranze di una società che resta chiamata a prendersi responsabilità profonde.

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