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La tragedia del ristorante Essenza a Latina: la storia di Mara Severin, sommelier scomparsa a 31 anni

La notte del crollo del solaio nel ristorante Essenza a Latina ha portato via Mara Severin, giovane sommelier nota nel territorio per la sua passione e competenza nel mondo del vino. Originaria di Sabaudia e punto di riferimento per la ristorazione locale, Mara aveva costruito in dieci anni una carriera segnata dall’amore per la sua professione e dalla stretta collaborazione con lo chef Simone Nardoni. Questo articolo ripercorre la vita e l’attività di Mara, descrivendo il contesto di una tragedia che ha scosso la comunità e il settore della ristorazione in provincia di Latina.

Una passione che ha segnato una carriera

Mara Severin ha iniziato il suo percorso nel ristorante Essenza una decina di anni fa, entrando in un mondo che ha ulteriormente scelto di esplorare con dedizione e curiosità. Classe 1993, originaria di Sabaudia, Mara è cresciuta insieme al locale, arrivando a diventare una figura insostituibile per la brigata guidata dallo chef Simone Nardoni. La sua passione per il vino era evidente in ogni dettaglio: la capacità di abbinare con precisione più di 850 etichette custodite nella cantina del ristorante la rendeva un elemento fondamentale per creare esperienze gastronomiche di alto livello.

Nel corso del tempo Mara ha coltivato un legame profondo con i clienti di Essenza. La sua competenza non si limitava alla sola selezione dei vini, ma si espandeva oltre, nel rapporto discreto e attento con chi sedeva a tavola. La sua eleganza e il modo garbato di spiegare ogni bottiglia hanno trasformato la cena in un momento unico, capace di raccontare storie nascoste dietro a ogni calice. La sua presenza dava al ristorante un’anima speciale, fatta di conoscenza ma anche di sensibilità verso gli ospiti.

Un mestiere diventato vocazione: il racconto di mara

Il profilo Instagram di Mara Severin racconta la sua dedizione al mondo del vino e della ristorazione. Nel suo ultimo post, scritto pochi mesi prima del tragico evento, Mara evidenziava “la strada di crescita iniziata quando ha varcato il cancelletto di Essenza per la prima volta, senza sapere cosa aspettarsi.” Quel viaggio professionale proseguito con un’intensa curiosità, fatta di assaggi, trasferte e incontri con vigneron, ha caratterizzato ogni fase della sua carriera.

Solo giorni prima della tragedia Mara era tornata da un viaggio in Francia, nei territori di Champagne e Borgogna, dove ha potuto approfondire la conoscenza delle etichette e scoprire rarità da aggiungere alla sua esperienza. Attraverso fotografie di vigneti, bottiglie pregiate e momenti di degustazione, Mara condivideva una passione genuina che si traduceva in servizio di alta qualità.

Questo rapporto con il vino non era solo lavoro, ma un modo di vivere. Ogni bottiglia rappresentava un pezzo di storia, un’emozione da trasmettere ai clienti. L’attenzione al dettaglio, la memoria precisa di ogni etichetta e la capacità di ascoltare hanno reso Mara una sommelier apprezzata e riconosciuta nel suo campo, capace di trasformare ogni cena in un’esperienza memorabile.

Il crollo al ristorante essenza: una notte di dolore per latina

Lunedì 20 gennaio 2025, nel cuore del ristorante Essenza a Latina, Mara Severin era al lavoro come sempre. Il crollo improvviso del solaio ha sconvolto quel momento di routine, trasformandolo in una tragedia che ha coinvolto clienti e personale. Molte persone si trovavano all’interno del locale e almeno sette sono rimaste ferite. Gli sforzi dei soccorritori si sono concentrati subito su chi era rimasto intrappolato sotto le macerie.

Mara è stata trasportata in ospedale, ma il trauma ha avuto esito fatale. Le comunità di Sabaudia e Latina hanno reagito con incredulità e dolore, rendendo omaggio alla giovane sommelier per una perdita difficile da accettare. Il ristorante, chiuso e posto sotto sequestro, è diventato un luogo di raccolta per messaggi, fiori e ricordi dedicati a lei.

L’impatto su un’intera regione si percepisce nelle parole di chi la conosceva: amici, colleghi, clienti ricordano Mara come “una persona gentile e appassionata, il cui lavoro andava oltre la professionalità tecnica per toccare la dimensione umana della ristorazione.” Il vuoto lasciato da questa giovane donna pesa su una comunità che si trova ora a fare i conti con un dolore improvviso.

Il ricordo di una giovane sommelier che ha lasciato il segno

La vita di Mara Severin si è spenta troppo presto, ma il segno che ha lasciato nel mondo del vino e nella ristorazione dell’area pontina resta tangibile. Aveva 31 anni e una carriera che raccontava tenacia e amore per i dettagli di un mestiere fatto di gusto e accoglienza. La sua storia è quella di chi ha scelto di portare bellezza attraverso piccoli gesti quotidiani, come servire la bottiglia giusta a ogni cliente.

Il rapporto di Mara con lo chef Simone Nardoni e con tutta la squadra di Essenza rappresenta un legame professionale forte. In più occasioni Mara aveva riconosciuto il valore di quel gruppo come occasione per crescere e approfondire il proprio mondo. Oggi quelle parole risuonano come un ricordo di impegno condiviso e di una passione che il destino ha interrotto troppo presto.

La città di Latina, Sabaudia e Terracina ricordano in silenzio una ragazza che aveva ancora molto da dare. Chi l’ha conosciuta sa che dietro quel sorriso gentile si celava “una volontà di servire il bello e il buono, uno stile di vita fatto di ricerca e cura nell’arte della somministrazione.” Ora il sapore amaro di un sogno spezzato accompagna chi l’ha voluta bene e il mondo della ristorazione locale che perde una delle sue figure più amate.

Paolo Ludovichi

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Paolo Ludovichi

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