L’esperienza educativa proposta sulla spiaggia di Gaeta ha preso vita attraverso laboratori in cui ogni partecipante ha potuto esprimersi decorando ciottoli marini raccolti sulla sabbia. L’iniziativa ha coinvolto direttamente i bambini e le loro famiglie, affiancati da educatori esperti e dai volontari del servizio civile locale. Questo progetto ha puntato a intrecciare natura, espressività e comunità, trasformando la spiaggia in un ambiente dove imparare diventa gesto e scoperta.
Laboratori espressivi con decorazione di ciottoli, un contatto diretto con la natura e la creatività
Sulla sabbia di Gaeta, i laboratori sono stati organizzati intorno alla decorazione di sassi e ciottoli marini, prelevati direttamente dal mare. Non si è trattato solo di attività manuale, ma di un’occasione per far emergere sensazioni e mondi interiori attraverso l’uso dei colori, delle forme e del tocco del materiale naturale. Il gesto semplice di dipingere un ciottolo ha offerto a ciascun partecipante la possibilità di far parlare le proprie emozioni, mentre il contatto diretto con gli elementi naturali ha radicato l’esperienza in una dimensione concreta e sensoriale.
Il ruolo dei volontari e degli educatori
I volontari del servizio civile hanno accompagnato ogni passaggio con discrezione e attenzione, offrendo supporto e creando un clima di fiducia. Il loro ruolo, infatti, non si è limitato all’assistenza ma è stato parte attiva nella costruzione di un ambiente accogliente. Grazie alla presenza costante degli educatori, specialisti nella relazione educativa, il laboratorio ha potuto funzionare come spazio di scoperta personale e di aggregazione. La scelta di materiali naturali ha rinsaldato il legame tra chi partecipa e il paesaggio costiero circostante, fondendo espressione artistica e conoscenza sensoriale del territorio.
Un progetto educativo centrato sulla relazione, sulla libertà espressiva e sull’ambiente come risorsa
Il cuore dell’iniziativa è la volontà di educare fuori dagli schemi tradizionali, privilegiando contesti come la spiaggia per stimolare la spontaneità e l’immaginazione. Angela Scuccimarra, coordinatrice del servizio, ha spiegato come queste attività riescano a trasformare il luogo stesso in aula educante, dove ogni gesto può diventare momento di apprendimento. Nel progetto, l’ambiente naturale non è solo sfondo, ma protagonista che arricchisce l’esperienza umana e favorisce il rispetto per la natura.
L’apertura alle famiglie si rivela elemento chiave: la partecipazione diretta dei genitori crea un’eredità di valori condivisi e rafforza i legami sociali. La collaborazione con associazioni e realtà locali ha incubato un clima di fiducia, essenziale per sostenere percorsi educativi realmente autentici. Così le azioni proposte assumono respiro collettivo e coinvolgono il territorio nella sua interezza, come base per sviluppare iniziative attente ai bisogni delle persone e capaci di lasciare un segno duraturo.
“colazione al mare”, un momento di incontro e riconoscimento tra famiglie, istituzioni e operatori
Tra gli appuntamenti più sentiti, la “colazione al mare” ha riunito famiglie, educatori e rappresentanti istituzionali in un clima informale e caloroso. Questo evento ha consentito di raccontare le emozioni vissute durante le attività e di condividere aspettative per il futuro. Gianna Conte, assessora e vice sindaco di Gaeta, ha partecipato alla mattinata manifestando il suo apprezzamento per il lavoro dei giovani e dei volontari. Ha sottolineato l’importanza di costruire occasioni che promuovano inclusione, cura reciproca e senso di comunità.
Il ringraziamento rivolto alle famiglie ha evidenziato quanto il loro impegno sia parte integrante del successo delle iniziative educative. Anche la costanza e la dedizione degli educatori sono state valorizzate come leve fondamentali per creare esperienze solide e memorabili. Il confronto diretto durante la colazione ha inoltre rappresentato un’occasione per rafforzare la rete di sostegno intorno ai più giovani e alle loro famiglie, rinsaldando rapporti umani fondamentali.
Riconoscimenti istituzionali e ruolo formativo del centro don bosco per la crescita sociale e personale
L’iniziativa ha incontrato il sostegno anche da parte di figure istituzionali come Anna Maria De Filippis, dirigente comunale, che con un messaggio ha messo in luce la rilevanza sociale e comunitaria del progetto. Ha evidenziato il contributo di queste attività per generare un senso di appartenenza e per costruire un futuro condiviso. L’iniziativa assume così valenza più ampia, entrando a far parte del percorso annuale del Centro Don Bosco, che ha fatto del mare uno spazio di apprendimento e relazione.
Il successo della colonia educativa apre riflessioni sull’importanza dei contesti non convenzionali per stimolare processi di crescita personale. Il rapporto con il mare e la spiaggia diventa terreno fertile per sviluppare fiducia, autonomia e capacità relazionali. La combinazione tra natura, arte e presenza umana conferma il valore di progetti che sfuggono agli schemi tradizionali, coinvolgendo persone di diverse età in esperienze significative e concrete.