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Napoli presenta i risultati del primo anno del piano urbanistico per rilanciare politiche urbane inclusive e sostenibili

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Il comune di Napoli ha organizzato un evento per mostrare i risultati ottenuti durante il primo anno di lavoro sul nuovo Piano Urbanistico Comunale. L’iniziativa si è svolta presso l’Albergo dei Poveri con la partecipazione di istituzioni, esperti e rappresentanti del mondo produttivo. L’obiettivo della città è rilanciare un’agenda urbana nazionale basata su inclusione, sostenibilità e miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Coinvolgimento di enti e stakeholder nel processo di pianificazione urbana a napoli

Durante la giornata dedicata al Piano Urbanistico Comunale, è emerso il ruolo centrale dei tavoli di consultazione, cui hanno preso parte oltre 100 soggetti tra associazioni di categoria, sindacati, imprenditori, enti del terzo settore, scuole, università e altri enti pubblici. Questo confronto ha permesso di raccogliere esigenze e proposte da vari ambiti della società, stimolando un dibattito ampio e partecipato. La presenza di gruppi informali e rappresentanti di diverse comunità ha arricchito il processo di pianificazione, rendendolo più aderente alle necessità di quartiere e territorio.

Aggiornamento del documento preliminare e varianti operative

Il coinvolgimento diretto di così tante realtà ha influenzato l’aggiornamento del documento preliminare del nuovo Piano. Questo lavoro è stato preceduto da tre varianti operative cruciali: la prima ha riguardato la tutela della residenzialità nel centro storico, tema sensibile per garantire la permanenza della popolazione storica e evitare fenomeni di gentrificazione. La seconda variante ha centrato l’attenzione sulle attrezzature di quartiere, riformandole per rispondere meglio alle esigenze della cittadinanza e migliorare i servizi di prossimità. Infine, la terza variante ha semplificato le modalità di attuazione del Piano Regolatore Generale, favorendo una gestione più fluida e tempestiva degli interventi urbanistici.

Queste modifiche rappresentano una fase importante del lavoro di aggiornamento urbanistico, in cui si sono riflettuti i bisogni emersi in fase di consultazione, puntando a costruire un quadro più sostenibile e inclusivo per la città.

Progetti di riqualificazione e accordi strategici per lo sviluppo urbano di napoli

L’Amministrazione comunale ha sviluppato, in continuità con la linea politica stabilita nella delibera di indirizzi urbanistici del luglio 2024, una serie di accordi di programma e varianti urbanistiche. Due di questi accordi riguardano aree strategiche come gli scali ferroviari di Porta Est, vicino al nodo Garibaldi, e il deposito della linea 6 tra le zone di Campegna e Diocleziano. In questi siti sono previsti interventi di riqualificazione capaci di migliorare la connessione tra trasporti e quartieri.

Interventi su caserma boscariello e patrimonio comunale

Un altro progetto significativo interessa la caserma Boscariello, a Miano, dove sarà realizzata la cittadella della polizia. Questo intervento mira a rafforzare la sicurezza e la presenza delle istituzioni in quell’area. Inoltre è stata proposta una variante sul patrimonio comunale, propedeutica alla creazione del Fondo Napoli, che coinvolge il Ministero dell’Economia e Finanze tramite Invimit, per la valorizzazione e gestione di diversi beni pubblici.

Il piano include poi la variante urbanistica legata al programma Re-Start Scampia, volto a rigenerare le Vele, simbolo di una trasformazione urbanistica e sociale in corso da anni. Si lavora anche sul Piano Urbanistico Attuativo per la ex base Nato di Bagnoli, destinata a nuove funzioni pubbliche e culturali, oltre a una variante per il complesso degli Incurabili, nel centro storico, per recuperare un’area di grande valore storico e sociale.

Questi interventi mostrano come la città stia puntando a riqualificare parti rilevanti della struttura urbana, migliorando spazi e servizi, e contribuendo a una visione complessiva di sviluppo legata a esigenze concrete.

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I temi emersi alla tavola rotonda per un’agenda urbana nazionale

La giornata si è conclusa con una tavola rotonda di respiro nazionale. Esperti, rappresentanti istituzionali e stakeholder hanno discusso temi fondamentali per la crescita sostenibile delle città italiane. Tra gli argomenti affrontati spiccano il diritto alla casa e le strategie per superare l’emergenza abitativa. Si è parlato anche di lavoro e industria green, con particolare attenzione all’integrazione delle energie rinnovabili e alla trasformazione economica in chiave ecologica.

Focus su rigenerazione urbana e politiche della ruralità

La rigenerazione urbana è stata un punto cardine del dibattito, insieme alla transizione energetica necessaria per diminuire l’impatto ambientale. Le politiche della ruralità sono state inserite nel discorso come elemento per rafforzare il legame tra aree urbane e zone agricole, nel tentativo di creare un equilibrio territoriale.

Questa tavola rotonda ha offerto uno spazio per mettere a confronto esperienze diverse, tra cui quelle di Napoli, inserendo la città nel contesto delle sfide e opportunità che l’Italia affronta in molti suoi centri urbani.

Dichiarazioni dei vertici comunali a sostegno del nuovo piano urbanistico

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha sottolineato come la restituzione alla città dei risultati del Piano Urbanistico Comunale rappresenti un momento essenziale per riportare al centro del dibattito pubblico le politiche urbane. Manfredi ha evidenziato l’importanza di un confronto continuo con le comunità locali, per raccogliere i bisogni reali lungo un orizzonte di lungo termine. Ha ricordato le questioni strategiche legate alla transizione ecologica, alle infrastrutture, al diritto all’abitare e alla crisi occupazionale, invitando a lavorare per immaginare una città sostenibile e giusta.

Laura Lieto, vicesindaca di Napoli e assessora all’urbanistica, ha messo a fuoco l’importanza del piano come occasione per definire un’agenda urbana che possa avere un impatto su tutto il territorio nazionale. Ha evidenziato come i processi messi in campo da Napoli, dialogando con altre città e istituzioni, puntino a mettere al centro della trasformazione urbana i diritti e le esigenze reali dei cittadini. La pianificazione urbanistica deve diventare uno strumento per promuovere uno sviluppo inclusivo e duraturo. Lieto ha confermato la volontà di costruire una visione di lungo periodo che metta la qualità dell’abitare e l’equità territoriale al centro.

L’evento ha dunque segnato un momento di confronto aperto e partecipato, che rappresenta un passo significativo nella pianificazione futura della città di Napoli e nella definizione delle strategie per le politiche urbane in Italia.

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