La regione Lazio ha dato il via libera a un nuovo protocollo che trasforma molte farmacie in punti di riferimento per servizi sanitari a basso impatto, come l’ecg, l’holter cardiaco e quello pressorio. Queste prestazioni saranno accessibili direttamente nei locali delle farmacie, che fungeranno da centri per la telemedicina collegati a specialisti a distanza. L’obiettivo è avvicinare la sanità alle persone, snellire i tempi di attesa e alleggerire il carico sugli ospedali. In questo modo si rafforza il ruolo delle farmacie oltre la semplice distribuzione dei farmaci, rendendole un nodo essenziale tra cittadini e sistema sanitario.
Il nuovo ruolo della farmacia come presidio sanitario territoriale
La giunta regionale, guidata dal presidente Francesco Rocca, ha approvato un protocollo per estendere le funzioni delle farmacie nel Lazio. Da semplici punti vendita di medicinali, le farmacie diventano sedi di servizi sanitari, in particolare di telemedicina. Sono così riconosciute come nuovi centri sociosanitari, aperti a fornire prestazioni diagnostiche di primo livello quali l’ecg , oltre ai monitoraggi con holter cardiaco e pressorio.
Questo cambiamento implica un collegamento diretto tra farmacie e ospedali, con il servizio sanitario regionale coinvolto tramite reti tecnologiche dedicate. Nei fatti le farmacie agiscono come un front office per la sanità pubblica, snellendo il percorso delle persone che hanno bisogno di controlli cardiovascolari semplici. L’innovazione si riflette anche nella fruizione: oltre a evitare spostamenti e lunghe attese in ambulatori specialistici, i pazienti ricevono referti rapidi elaborati da professionisti distanti.
Copertura e modalità di erogazione degli esami in farmacia
L’intervento riguarderà ogni residente nel Lazio con possibilità di accedere agli esami nelle farmacie aderenti al progetto. Al momento si contano circa 750 farmacie urbane e 150 rurali coinvolte, distinte per ubicazione e capacità di erogare prestazioni. Nella sola Roma sono 826 le farmacie ospitate, di cui circa la metà ha risposto all’iniziativa.
Le farmacie coinvolte si dotano di apparecchiature per fare elettrocardiogrammi non invasivi e per i monitoraggi holter, strumenti fondamentali per individuare disturbi ritmici o variazioni pressorie nel tempo. Questi servizi saranno erogati con prescrizione medica, sia del medico di famiglia che dello specialista cardiologo, e totalmente coperti dal servizio sanitario regionale.
La possibilità di effettuare fino a 28.000 ecg e 10.500 holter in farmacia nelle aree urbane, oltre a circa 3.750 ecg e 2.500 holter nelle zone rurali, incide significativamente sulla capillarità dell’offerta. I cittadini potranno così sottoporsi a controlli senza dover attendere mesi né spostarsi lontano.
Vantaggi per la gestione sanitaria e prospettive future
Il protocollo mira a diminuire la pressione sulle liste d’attesa per esami diagnostici di bassa complessità, come quelli cardiaci monitorati attraverso ecg e holter. Le strutture pubbliche potranno concentrare risorse su prestazioni più complesse, mentre i controlli di routine si spostano sul territorio, più vicini ai pazienti.
Questa riorganizzazione dovrebbe contribuire anche a contenere i costi sanitari generali, attraverso la deospedalizzazione di determinate prestazioni e l’ottimizzazione delle risorse. La forte adesione delle farmacie indica un sostegno concreto a questa strategia.
Il ruolo della telemedicina nel nuovo modello
Il ricorso alla telemedicina permette ai centri specialistici di refertare gli esami a distanza, garantendo tempi rapidi e continuità assistenziale. Così operando, il servizio sanitario regionale predispone un modello più agile e accessibile, tessuto sul territorio e in grado di rispondere in modo più diretto ai bisogni della popolazione.
Il progetto sarà monitorato fino al 2025, data in cui si valuteranno i risultati e l’eventuale estensione alle altre regioni italiane. La svolta segna un cambio di passo nella gestione pubblica della salute cardiovascolare, con impatto sulle abitudini di cura di migliaia di cittadini nel Lazio.