Una serie di fatti di cronaca interessa il territorio ciociaro e il Lazio nel 2025. Dall’improvvisa morte di un neonato in Puglia di origine ciociara a una sentenza definitiva per un omicidio a Veroli, fino alle denunce sugli aumenti dei reati ambientali nella regione. Tra ordinanze locali e avvertimenti contro truffe, si delinea un quadro complesso che riflette le difficoltà e le emergenze della zona e non solo.
Un bambino di 5 mesi, in vacanza con la famiglia in Puglia, è deceduto nella notte a Brindisi, dove era stato portato urgentemente. Il papà ha scoperto che il piccolo non respirava più ed ha subito allertato i soccorsi. Il pronto intervento ha portato alla corsa all’ospedale Perrino ma i medici non hanno potuto salvarlo. Le cause del decesso sono in corso di accertamento. La famiglia, originaria di Frosinone, si trovava nella regione per trascorrere alcuni giorni di riposo quando è scoppiata la tragedia. Le autorità stanno valutando ogni dettaglio per chiarire se si tratti di una patologia improvvisa, o di altri fattori collegati all’ambiente o alle condizioni sanitarie. In casi simili durante le vacanze, i controlli immediati sono fondamentali ma non sempre basta a evitare il peggio. Il lutto ha sconvolto anche la comunità locale che ha seguito con apprensione gli aggiornamenti.
Al tribunale di Frosinone è stata confermata la sentenza per Alessandro Dell’Uomo, che ha ucciso lo zio e ferito gravemente un cugino in un episodio di violenza famigliare. Il 31enne, in servizio come guardia giurata, è stato giudicato con rito abbreviato e condannato a 13 anni e 4 mesi di carcere. La vicenda risale a qualche tempo fa e aveva scosso la cittadina di Veroli. Gli inquirenti hanno ricostruito con precisione i fatti, evidenziando le dinamiche dell’aggressione, definitasi grave per i parenti coinvolti. La sentenza sembra porre una chiusura giudiziaria ma lascia aperti interrogativi sulle condizioni che portarono allo scontro interno. Nel corso del procedimento è emerso come la famiglia fosse da tempo segnata da tensioni, ma solo dopo l’evento drammatico è stata avviata una riflessione pubblica sulla sicurezza e sul supporto psicologico in casi simili.
L’annuale rapporto ecomafie ha messo in luce un preoccupante incremento dei reati ambientali nel Lazio nel 2024. Sono stati denunciati 2.654 episodi, pari a una media di 7,2 al giorno. Questo dato colloca la regione tra le prime cinque in Italia per numero di infrazioni legate al danno ambientale. Europa Verde ha criticato apertamente la Regione per il silenzio osservato sulla questione e per la mancanza di iniziative concrete che ne contrastino la crescita. Gli episodi spaziano da scarichi illegali a incendi dolosi, da traffici illeciti di rifiuti all’inquinamento di aree protette. Le associazioni ambientaliste chiedono controlli più severi e interventi immediati, evidenziando come l’aumento dei casi rappresenti un rischio diretto per la salute pubblica e per il territorio. Al momento, le risposte istituzionali restano frammentate e poco visibili, alimentando diffidenza tra i cittadini.
Il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, ha emanato un’ordinanza per limitare l’uso di acqua potabile per scopi non indispensabili. Il provvedimento è entrato in vigore a causa della scarsità idrica che mette a rischio la regolare fornitura nei prossimi mesi. Il documento vieta espressamente il riempimento di piscine private, l’irrigazione dei giardini e altre attività non strettamente necessarie. La misura vuole evitare sprechi e garantire acqua sufficiente alle esigenze domestiche e sanitarie di tutta la popolazione. Le autorità comunali hanno invitato a segnalare eventuali abusi tramite i canali del Comune, sottolineando che saranno previste sanzioni per chi non rispetterà l’ordinanza. L’allarme idrico interessa diverse aree del Lazio, dove la carenza di precipitazioni negli ultimi mesi ha aggravato la situazione.
In questi giorni molti residenti della provincia di Frosinone hanno segnalato la ricezione di messaggi SMS che informano di presunte operazioni autorizzate su piattaforme come Amazon. Questi messaggi invitano a chiamare numeri telefonici sospetti, ma si tratta di truffe, tecnicamente chiamate smishing. È una pratica fraudolenta che sfrutta la fiducia degli utenti per carpire dati personali o installare malware. Esperti di sicurezza avvertono che non bisogna mai rispondere o contattare quei numeri. Le autorità hanno già avviato campagne di sensibilizzazione, ma la vigilanza dei cittadini resta fondamentale. Per proteggersi è consigliato verificare direttamente sull’app o sito ufficiale prima di agire su messaggi sospetti. Le forze dell’ordine ricordano che nessuna piattaforma lega operazioni a richieste telefoniche improvvise.
Sono ormai nella fase finale gli interventi per la stabilizzazione del versante in località La Forcella, lungo la vecchia strada Casilina, al confine tra Frosinone e Torrice. Le opere riguardano il consolidamento del terreno per evitare frane e smottamenti che in passato avevano creato problemi alla viabilità e rischi per la sicurezza degli automobilisti. L’intervento ha previsto il rinforzo delle scarpate, la posa di barriere di contenimento e un sistema di drenaggio migliorato per gestire l’acqua piovana. L’amministrazione comunale ha seguito da vicino i lavori, considerandoli prioritari per ridurre i pericoli e raccordare il territorio in modo più sicuro. La zona è strategica per chi viaggia lungo la Casilina e un completamento tempestivo è atteso con attenzione dai residenti e dagli automobilisti.
I carabinieri di Alatri sono intervenuti a Torre Cajetani per mettere fine a una situazione di maltrattamenti familiari. La donna vittima delle violenze ha potuto finalmente ricevere protezione grazie all’immediato arresto del compagno, un uomo di 31 anni. Le denunce raccolte evidenziano un comportamento sistematico di vessazioni che avevano condotto la vittima a vivere in condizioni di forte disagio. L’intervento delle forze dell’ordine ha impedito ulteriori abusi e aperto un percorso di assistenza per la donna. La giustizia si è mossa rapidamente in applicazione delle norme contro la violenza domestica, sottolineando l’importanza di rompere il silenzio anche in piccoli centri come Torre Cajetani. Questo episodio aggiunge un tassello al lavoro quotidiano delle forze dell’ordine impegnate a tutelare le persone in situazioni di emergenza.
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