L’arrivo della stagione calda e ventosa ha dato il via agli incendi boschivi in Ciociaria, con il primo grande rogo segnalato nell’estate 2025. Un incendio molto esteso ha colpito la zona di Castelnuovo Parano, danneggiando ettari di vegetazione sui Monti Aurunci e allertando subito i soccorsi. Questo episodio mette di nuovo in luce l’importanza delle misure di prevenzione e la necessità di rispettare le ordinanze per limitare il rischio di incendi nei mesi più critici.
Lo sviluppo rapido dell’incendio a castelnuovo parano e l’intervento dei soccorsi
Il 14 giugno 2025, una giornata segnata dal caldo e dal vento sulle colline della Ciociaria ha visto l’innesco del primo incendio boschivo della stagione. A Castelnuovo Parano, precisamente sui Monti Aurunci, le fiamme hanno divorato rapidamente ampie superfici di bosco e vegetazione secca. Il vento ha spinto il fuoco a propagarsi con forza e velocità, complicando il lavoro dei soccorritori.
Sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco con squadre a terra e la protezione civile, coadiuvati da un Canadair. Il velivolo antincendio ha sorvolato l’area per diverse ore, effettuando numerosi lanci d’acqua che hanno contribuito a rallentare e contenere il fronte del fuoco. Sul posto si è registrata una mobilitazione coordinata tra mezzi terrestri e aerei, fondamentale per fronteggiare le dimensioni del rogo. Non si segnalano feriti, ma lo scenario ambientale presenta danni ingenti alla flora.
Questo evento dimostra la criticità dei primi giorni di caldo intenso e ventilato, condizioni che favoriscono l’innesco e la diffusione di incendi boschivi. La tempestività dei mezzi antincendio resta essenziale per limitare la distruzione nelle aree naturalistiche e rurali.
L’ordinanza regionale antincendi boschivi: regole e divieti in vigore fino a ottobre 2025
Dal 15 giugno 2025 è entrata in vigore la nuova ordinanza regionale del Lazio per contrastare gli incendi boschivi, destinata a restare attiva fino al 15 ottobre. Le disposizioni prevedono divieti stringenti volti a ridurre le possibilità di innesco di fuochi e la diffusione delle fiamme nei territori boschivi e agricoli.
Tra le misure più rilevanti:
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divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto, ovvero barbecue, fuochi pirotecnici e tradizionali lanterne volanti, anche su proprietà private limitrofe a boschi o terreni coltivati;
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divieto di fumare o gettare mozziconi accesi lungo sentieri, aree verdi e margini stradali, luoghi dove materiali secchi possono facilmente prendere fuoco;
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vietato bruciare residui agricoli o sterpaglie, pratica che continua a rappresentare un rischio elevato durante i mesi estivi;
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precauzioni obbligatorie nell’utilizzo di attrezzi che generano fiamma o scintille, come motoseghe e decespugliatori, soprattutto nelle vicinanze di boschi e vegetazione;
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divieto di circolazione e sosta di veicoli su strade sterrate in zone boschive, per evitare possibili scintille provocate da parti calde o sfregamenti.
Chi trasgredisce queste regole può incorrere in multe amministrative importanti. Il rispetto delle norme rappresenta un passaggio necessario per prevenire nuovi incendi.
Obblighi per proprietari terrieri, enti pubblici e gestori di infrastrutture contro gli incendi
Oltre ai divieti per i cittadini, l’ordinanza regionale impone una serie di incombenze precise ai proprietari dei terreni, alle amministrazioni pubbliche e ai gestori di reti e strutture infrastrutturali situate in zone a rischio.
Tra gli obblighi principali:
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pulizia regolare di fossi, bordi di strade, scarpate e terreni incolti, per rimuovere materiali secchi facilmente infiammabili;
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realizzazione di fasce tagliafuoco, aree prive di vegetazione che creano barriere naturali contro la propagazione delle fiamme;
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rimozione e smaltimento di rami, foglie e altri residui vegetali, che possono alimentare un incendio in caso di rogo.
Queste azioni preventive mirano a limitare la possibilità che un piccolo focolaio diventi un incendio esteso. Il coinvolgimento attivo dei gestori del territorio è un tassello decisivo nella lotta al fuoco.
Il ruolo della segnalazione tempestiva e la responsabilità collettiva nel contenimento degli incendi
Un aspetto cruciale nella gestione degli incendi è la tempestività delle segnalazioni da parte di chi si accorge di focolai o comportamenti a rischio. In situazioni di emergenza, chiamare subito il numero unico 112 permette di attivare rapidamente i soccorsi, limitando i danni potenziali.
L’appello delle istituzioni richiama la collaborazione degli abitanti e visitatori delle aree boschive, invitandoli a rispettare divieti e norme. Ogni negligenza o gesto avventato, come accendere fuochi o lasciare mozziconi accesi, può generare un incendio capace di devastare vaste zone naturali. L’evento di Castelnuovo Parano è una testimonianza concreta delle conseguenze di questi rischi.
Il controllo e la prevenzione restano essenziali per proteggere gli ecosistemi di montagna e le campagne. Le autorità rimangono impegnate nel sorvegliare e contrastare le cause degli incendi, ma il contributo della comunità è determinante per evitare nuove emergenze.