Le giornate trascorse in montagna o nelle campagne offrono sollievo fisico e mentale. Lo sappiamo: correre tra alberi e prati regala libertà ai bambini, ma proprio in questi ambienti nascono rischi invisibili, come zecche e zanzare. Questi insetti possono causare punture fastidiose o trasmettere malattie, specie durante i mesi estivi e nelle zone collinari o montuose. Proteggersi diventa quindi fondamentale per evitare inconvenienti e godersi l’aria aperta senza preoccupazioni.
L’abbigliamento gioca un ruolo decisivo nella difesa dai parassiti che popolano boschi e sentieri. Coprire la pelle è la prima mossa per tenere lontani zecche, zanzare e tafani. La scelta ricade su pantaloni lunghi e infilati dentro calzini alti; questo semplice accorgimento impedisce agli insetti di raggiungere la pelle direttamente. Scarpe robuste e chiuse, tipo scarponcini da trekking, proteggono i piedi da eventuali morsi o punture sul terreno umido.
Anche le maglie a maniche lunghe formano una barriera efficace, l’ideale è optare per tessuti leggeri e traspiranti, preferibilmente colori chiari. Questo aiuta non solo a identificare eventuali zecche adese, ma riduce anche l’attrattiva di alcuni insetti. Per i bambini esistono tute pensate proprio per camminare tra alberi senza rischi: materiali leggeri, design che copre il corpo ma non appesantisce.
Questi semplici passi nell’abbigliamento possono limitare notevolmente il contatto con gli insetti, specialmente nelle aree di vegetazione fitta e cespugliosa. Nel complesso, puntare su protezione e comodità garantisce maggiore sicurezza e libertà nel camminare all’aperto.
Non basta coprirsi con abiti, spesso serve un’ulteriore protezione sulla pelle. I repellenti antizanzare e antizecche sono disponibili in diverse formulazioni, ma non tutti vanno bene per tutte le età. L’Istituto superiore di sanità consiglia l’uso di prodotti contenenti DEET tra il 20 e il 30 per cento, efficaci sia sugli adulti sia sui bambini sopra i 2 anni. “Il DEET ha dimostrato di respingere in modo deciso gli insetti, ma richiede un’applicazione corretta e moderata.”
Le alternative più recenti includono icaridina o picaridina: queste sostanze hanno meno effetti irritanti sulla pelle e mantengono una buona efficacia contro le zecche e le zanzare. Anche formule naturali, come il citriodiol o l’olio di eucalipto citrato, hanno una certa capacità repellente; però tendono a durare meno e sono indicati soprattutto per i bambini, dato che tendono a dare meno fastidi cutanei.
Per i piccoli sotto i due anni, è meglio evitare il contatto diretto con sostanze chimiche. In questo caso servono metodi fisici come reti contro le zanzare, abiti protettivi o passeggini schermati. Chi accompagna i bambini deve stare attento a rinnovare frequentemente la protezione senza esagerare.
Saper scegliere il prodotto esatto e usarlo nel modo giusto aiuta a prevenire punture che potrebbero essere fastidiose o addirittura pericolose in alcune circostanze.
Le zecche abitano prati alti, bordi dei boschi e sentieri ricoperti di erba. Rimangono nascoste sulle foglie o rami bassi aspettando l’occasione per attaccarsi alla pelle di un passante. In genere prediligono zone calde e protette del corpo: l’inguine, le ascelle, dietro le ginocchia o il cuoio capelluto. Per questo è difficile accorgersi subito della loro presenza.
Dopo una camminata in montagna è fondamentale controllare ogni parte del corpo, specialmente quella dei bambini, da cima a piedi. La ricerca deve essere attenta: a volte la zecca si confonde con una piccola escrescenza scura.
Se si nota una zecca ben attaccata, servono strumenti e tecniche precise per toglierla. “Mai provare a bruciarla con fiamma, metterle alcol o sostanze oleose: così si rischia solo di farle rigurgitare agenti patogeni nella pelle.” Si usa una pinzetta con punte sottili, prendendo l’insetto il più vicino possibile all’attacco e tirando con calma ma fermezza in modo lineare. È importante non strappare per non lasciare parti dell’insetto nella pelle.
Una volta tolta, la zona va disinfettata e osservata per almeno un mese. Se compaiono segni come febbre, eruzioni cutanee particolari o altri sintomi, va contattato il medico rapidamente, in certi casi si valuta una terapia antibiotica preventiva.
Solo un controllo scrupoloso riduce i rischi di malattie che possono derivare dalle punture.
Oltre alle zecche, esistono altri parassiti come zanzare, tafani e api che mettono a rischio l’esperienza all’aperto. I loro morsi provocano prurito e gonfiore, ma una reazione eccessiva può causare allergie o infezioni se la pelle viene grattata troppo. Il rischio cresce se ci si espone senza accorgimenti.
Non bisogna applicare profumi o cosmetici dal profumo dolce durante le escursioni: questi attirano api e vespe. Anche indossare colori vivaci può aumentare l’aggressività di questi insetti. Conviene restare su tinte neutre.
Portare con sé rimedi lenitivi per le punture aiuta a calmare pruriti e infiammazioni in modo rapido. Chi sa di avere allergie deve avere sempre a disposizione antistaminici o, nei casi più gravi, un’autosomministrazione di adrenalina, prescritta da un medico.
I fastidi degli insetti volanti non sono da sottovalutare perché possono compromettere una giornata all’aria aperta, specie per i bambini o chi soffre di reazioni allergiche.
In alcune aree d’Europa dove le zecche sono più diffuse e trasmettono malattie più gravi, come l’encefalite da zecca , le autorità sanitarie consigliano la vaccinazione. È il caso di zone alpine orientali in Austria e Svizzera. In Italia questa pratica ancora non è estesa, ma chi frequenta spesso ambienti a rischio potrebbe valutare di parlare con il medico.
La vaccinazione rappresenta un ulteriore scudo contro una malattia potenzialmente grave e diffusa in determinati territori. Con il diffondersi dell’escursionismo e delle attività open air è sempre più utile informarsi sulle misure disponibili per proteggersi.
Anche chi va in montagna pochi giorni deve sapere di queste opzioni per prevenire problemi non solo fastidiosi, ma in certi casi seri.
Le gite in montagna restano tra i momenti più belli dell’anno per famiglie e bambini. Correre nei boschi, scoprire ruscelli o percorrere sentieri fa bene e lascia ricordi duraturi. Però la tranquillità arriva soltanto se si adottano comportamenti attenti e precauzioni concrete.
Proteggere la pelle, controllare spesso il corpo, intervenire rapidamente in caso di punture importanti sono azioni semplici che fanno la differenza. La montagna è un ambiente reale con rischi concreti che si possono evitare con metodo.
Chi prepara con cura l’uscita e continua il controllo al rientro assicura ai piccoli libertà e sicurezza per godersi il verde senza sorprese. È una regola che torna utile ogni anno per evitare guai e vivere l’esperienza a contatto con la natura in modo sereno.
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