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Rischio di perdere un finanziamento europeo da 7 milioni per la ristrutturazione della scuola paolini a ferentino entro marzo 2026

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La città di ferentino si trova sotto pressione a causa della possibile perdita di un finanziamento europeo da sette milioni di euro destinato alla ristrutturazione della scuola paolini. Il progetto, approvato e finanziato nel 2022, deve essere completato entro marzo 2026. Recenti indicazioni dalla commissione europea sembrano chiudere la porta a eventuali proroghe, mettendo a rischio la realizzazione dei lavori e lasciando l’edificio in uno stato di abbandono.

I tempi stretti per completare la ristrutturazione della scuola paolini

Il bando europeo ha stabilito un termine chiaro per la conclusione dei lavori: marzo 2026. Una scadenza che, secondo le ultime comunicazioni ufficiali, non subirà estensioni. Questo crea un problema notevole per il comune di ferentino, che non ha ancora avviato i cantieri necessari a convertire l’edificio. L’ex sindaco e presidente della provincia, antonio pompeo, ha segnalato con preoccupazione che il progetto è fermo da troppo tempo.

Dettaglio sui ritardi e finanziamenti

Nel dettaglio, sono trascorsi più di tre anni dalla notizia di approvazione e finanziamento ufficiale da parte della regione lazio, che avvenne l’8 marzo 2022. Da quel momento, nonostante la promessa di intervento imminente, nessuna opera è partita. Con il tempo che scorre veloce e meno di un anno a disposizione, la mancanza di attivazione produce un’ombra sul destino dell’intero progetto.

L’urgenza è palpabile, visto che il finanziamento accordato dalla regione e dall’unione europea copre una somma rilevante, e rinunciarvi significherebbe perdere un’opportunità economica e sociale. La scuola paolini, conosciuta sul territorio per la sua importanza storica, rischia di rimanere una struttura inutilizzabile ancora per molto tempo. Questo peso grava sia sugli enti locali sia sui cittadini, che attendono una risposta concreta.

Le conseguenze per la città di ferentino se i lavori non partono

La mancata partenza dei lavori ha effetti diretti sul patrimonio comunale e sul tessuto sociale di ferentino. La scuola rappresenta un bene pubblico che non solo và rivisto a livello strutturale, ma anche riqualificato per ospitare nuovamente attività scolastiche, demandate a rispondere ai bisogni dei giovani del territorio. Non intervenire entro i termini implica la perdita totale del finanziamento e lascia l’edificio in condizioni di degrado.

Criticità economiche e rischi per la struttura

Il problema è aggravato dalle difficoltà economiche causate dalla gestione precedente legata alla società di trasformazione urbana . Tale situazione ha esposto il comune a rischi finanziari seri, mettendo a rischio pure la proprietà dell’immobile. Il recupero della struttura, quindi, verrebbe anche a sanare una lunga fase di incertezza economica per l’ente locale.

La comunità locale nutre la speranza di vedere l’edificio tornare a essere una scuola viva e funzionante, ma il tempo stringe. Se non ci sarà un’accelerazione concreta da parte delle amministrazioni competenti, le conseguenze saranno pesanti. Le strutture pubbliche saranno ancora più sotto pressione e i cittadini si troveranno ad aspettare forse anni prima di una soluzione reale.

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Le richieste e le sollecitazioni dell’ex sindaco antonio pompeo

Antonio pompeo, figura di riferimento politica e amministrativa nel territorio, ha voluto sottolineare i rischi legati al mancato avvio dei cantieri. La sua posizione si concentra principalmente sull’urgenza di accelerare le procedure e sul rispetto del termine imposto dalla commissione europea, che non concederà proroghe. Pompeo ricorda che la domanda di finanziamento era risultata prima in graduatoria, a riprova della qualità del progetto.

L’ex sindaco ha evidenziato come la ristrutturazione risponderebbe a una necessità reale: non solo sistemare un edificio, ma restituire a ferentino una scuola attiva, con un impatto diretto sull’istruzione e sulla vita cittadina. Pompeo rivolge un invito esplicito alle autorità locali attuali, affinché non si perda altro tempo e si avvii finalmente l’intervento.

Il monito di pompeo

La richiesta di pompeo assume il carattere di un monito, considerando i danni economici e civici in gioco. Il rischio di perdere una somma così importante mette in discussione anche la capacità di gestione e programmazione del comune. Il risultato peggiore consisterebbe nell’abbandono del progetto, che segnerebbe un passo indietro per la città, lasciando intatto un “mostro” che non offre valore alla comunità.

Il futuro della scuola paolini dipende ora dalle decisioni immediate di chi amministra ferentino. Il progetto finanziato è un’occasione concreta per rilanciare uno spazio educativo chiave, ma senza tempistiche rispettate, rischia di sfumare. I prossimi mesi saranno decisivi per verificare se si riuscirà davvero a partire con i lavori o se questa fase rimarrà una promessa non mantenuta.

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