Un’immersione in apnea terminata con un decesso ha scosso ieri sera la costa di Latina, dove un sub si è spento in mare senza che le cause risultino ancora del tutto delineate. L’evento ha acceso subito un’attenzione notevole, con la procura che ha aperto un’inchiesta per ricostruire come si è svolta la tragedia. Questo episodio richiama l’attenzione sugli aspetti di sicurezza legati alle immersioni ricreative e su come la comunità locale sta reagendo in seguito alla perdita.
I fatti sono avvenuti nel tardo pomeriggio di ieri, quando il sub ha iniziato un’immersione in apnea nella zona di Foce Verde, un’area nota per le immersioni non lontano dal litorale di Latina. L’orario d’inizio è stato circa le 17, ma, con l’avvicinarsi del tramonto, nessuna notizia del rientro ha fatto scattare l’allarme tra i suoi amici. Erano infatti preoccupati per la sua assenza e hanno immediatamente allertato le autorità.
Le ricerche si sono protratte fino a notte fonda, coinvolgendo diverse squadre di soccorso. Il corpo dell’uomo è stato infine rinvenuto intorno all’1:30 vicino alla spiaggia nei pressi di Torre Astura. Su questo tratto costiero si sono concentrati gli sforzi per ritrovare ogni possibile indizio volto a spiegare cosa sia successo durante l’immersione. Al momento, la dinamica esatta dell’incidente resta avvolta nel mistero ed è ora materia di indagine.
Gli interventi sul posto hanno visto la partecipazione attiva dei vigili del fuoco di Latina insieme alla squadra volante della questura locale. I soccorritori hanno lavorato fino a tarda notte per individuare il corpo del sub, utilizzando le competenze sia in mare che sulla spiaggia. Sono state svolte ricerche mirate, ricostruendo il percorso possibile dell’uomo e setacciando le acque e le zone di riva.
Dopo il ritrovamento, la salma è stata trasportata all’obitorio del cimitero di Latina dove si attendono gli accertamenti medico legali. Questi esami sono fondamentali per definire le cause del decesso e eventuali fattori che abbiano contribuito alla tragedia, quali condizioni ambientali, possibili malori o problemi tecnici legati all’attrezzatura.
Parallelamente agli accertamenti ufficiali, amici e conoscenti del sub hanno lanciato una richiesta tramite social network per recuperare alcuni oggetti personali fondamentali. Si tratta di due boe segnasub, una gialla e una rossa unite da una bandierina, che il sub usava sempre durante le immersioni. Queste boe non sono state trovate durante le ricerche, nonostante sarebbe stato normale che fossero in zona.
Il ritrovamento di queste attrezzature potrebbe fornire elementi utili a comprendere meglio quanto accaduto. Gli amici hanno chiesto anche testimonianze di chiunque abbia notato qualcosa di insolito ieri pomeriggio nelle acque di Foce Verde o lungo la costa. L’obiettivo è ricostruire con più precisione il quadro e aiutare le forze dell’ordine nell’indagine in corso, anche attraverso preziosi riscontri dalla comunità.
Il caso si colloca ora in una fase delicata, con la magistratura e gli investigatori impegnati a fare chiarezza sulle cause e la dinamica dell’incidente. Restano al centro dell’attenzione la sicurezza delle immersioni e i prossimi sviluppi dell’inchiesta che aggiorneranno l’opinione pubblica sugli esiti dei controlli e delle analisi.
La sesta edizione del concorso "La Bulla in Mostra" tornerà martedì 15 luglio alle ore…
L’aumento anomalo delle temperature in Europa e del Mediterraneo occidentale mette in luce i problemi…
La giunta regionale del Lazio ha approvato un piano per sostenere la realizzazione di opere…
A Napoli il quartiere di Bagnoli ha visto una mobilitazione di cittadini e diversi comitati…
La viabilità nel quartiere borgo pio torna a essere più fluida grazie alla riapertura di…
La mattina del 16 aprile 2025 a cassino è stata segnata da un evento drammatico…