A Ferentino, una donna di 70 anni è stata vittima di un furto messo a segno da un truffatore che si è spacciato per un operaio dell’“Acea Ato 5”. L’episodio, avvenuto in pieno giorno, segue altri tentativi di raggiro registrati nel territorio ciociaro. L’uomo è riuscito ad entrare casa fingendo un controllo sull’acqua e ha portato via denaro contante e preziosi. Le forze dell’ordine indagano per risalire al colpevole, mentre si rinnova l’allarme verso queste truffe rivolte agli anziani.
Il raggiro: finto controllo dell’acqua per entrare in casa
La truffa si è consumata senza testimoni diretti nella mattinata a Ferentino, dove un uomo ha bussato al campanello di una settantenne. Presentandosi come operaio incaricato da “Acea Ato 5”, ha sostenuto la necessità di verificare la purezza dell’acqua potabile. La donna, convinta dalla prontezza e dal tono rassicurante, ha accolto il falso operatore all’interno dell’abitazione. Il malvivente ha così agito con calma, guadagnandosi l’accesso e la fiducia della vittima.
Il pretesto per isolare l’ambiente
Con un pretesto studiato, il truffatore ha isolato l’ambiente. Ha invitato la donna a staccare tutti i dispositivi elettrici, spiegando che “c’era un pericolo imminente di esplosione se si fosse continuato a tenerli collegati”. A quel punto, ha chiesto all’anziana di uscire momentaneamente dalla casa, ottenendo così la libertà di agire senza alcun controllo. Questo stratagemma ha creato il momento ideale per rovistare senza fretta tra stanze e cassetti.
Il furto e la fuga negli spazi aperti di ferentino
Non appena la vittima si è allontanata, l’uomo si è messo alla ricerca di denaro e oggetti di valore. È riuscito a trovare una somma in contanti e vari monili in oro, sottraendoli dalla casa senza essere notato. La rapidità con cui ha agito e la padronanza dell’ambientazione gli hanno permesso di uscire dall’appartamento prima che la donna rientrasse.
L’uomo poi è scappato a piedi, dileguandosi per le vie attorno all’abitazione, sotto gli occhi di eventuali passanti senza che nessuno riuscisse a fermarlo. Il fatto che fosse in abiti da lavoro simili a quelli di un tecnico ha confuso chi, per caso, lo ha incrociato. Questa dinamica ha complicato l’individuazione immediata del responsabile, obbligando gli investigatori a raccogliere testimonianze e verificare immagini di sorveglianza per circoscrivere l’area della fuga.
La confusione dovuta agli abiti da lavoro
L’uso di abiti che richiamano quelli di un operaio Acea ha rappresentato un elemento strategico, rendendo difficile per i testimoni distinguere il ladro da un vero tecnico.
Le indagini dei carabinieri e la sicurezza degli anziani
Subito dopo la denuncia, i carabinieri della stazione di Ferentino si sono messi al lavoro. Con il supporto dei militari della compagnia di Anagni, stanno esaminando ogni pista possibile per identificare il ladro e prevenire nuovi episodi simili. Gli investigatori stanno acquisendo eventuali riprese video nelle vicinanze e cercando riscontri sulle modalità usate per il raggiro.
Il fenomeno delle truffe agli anziani, spesso soli in casa, non è un caso isolato. Diverse segnalazioni in Ciociaria nelle ultime settimane indicano una serie di tentativi con metodi analoghi. Le forze dell’ordine invitano maggiore cautela, soprattutto quando si ricevono visite da parte di persone sconosciute che affermano di lavorare per enti pubblici o società di servizio. “Controllare sempre i recapiti ufficiali prima di aprire la porta” è una precauzione necessaria, in modo da evitare di cadere in questi incontri ingannevoli e potenzialmente dannosi.