Nella notte del 6 luglio scorso a Pescara, si è verificata una serie di fatti violenti che hanno coinvolto una ragazza minorenne e alcuni giovani intervenuti in suo soccorso. I carabinieri hanno portato avanti le indagini e denunciato quattro uomini stranieri, senza fissa dimora, ritenuti responsabili di una rissa aggravata. I dettagli dell’accaduto e le conseguenze degli episodi illuminano una vicenda fatta di violenza in strada tra passanti e aggressori.
La dinamica dell’aggressione iniziale in via cavour
Erano circa le 2.30 della notte del 6 luglio quando alcuni ragazzi, tornando verso casa, sono passati in via Cavour, nei pressi della chiesa beata vergine maria a Pescara. Qui hanno assistito a una scena di violenza: un uomo stava aggredendo una giovane ragazza minorenne. Uno dei presenti, senza esitazione, è intervenuto cercando di difendere la vittima. L’aggressore ha reagito colpendolo al volto e afferrandolo per il collo, ma il giovane si è liberato e ha risposto con uno schiaffo, consentendo alla ragazza di fuggire dalla scena.
Questo primo atto di violenza ha scatenato un’escalation di tensione nelle ore seguenti. Gli animi si sono ulteriormente accesi non appena la ragazza è riuscita a mettere distanza dall’aggressore. L’intervento del giovane testimone ha rappresentato un momento chiave, provocando una reazione dura da parte del gruppo implicato nella vicenda.
La spedizione punitiva e le violenze subite dai due testimoni
Nonostante l’intervento a difesa della minorenne, la situazione ha preso una piega peggiore poco dopo. Due ragazzi che avevano assistito all’aggressione sono stati inseguiti mentre tornavano verso casa. Sono stati aggrediti con calci, pugni e persino bottiglie di vetro usate come oggetti contundenti. Uno dei due è stato colpito anche con lo spray urticante negli occhi, un gesto che ha inciso gravemente sulla loro incolumità.
I due giovani sono stati soccorsi dal personale del 118 e portati in ospedale con ferite di diversa entità. Per uno di loro la situazione è stata particolarmente grave: ha riportato trauma cranico, frattura del naso e numerose contusioni. I medici hanno assegnato una prognosi di 30 giorni per la completa guarigione. L’altro è rimasto ferito meno gravemente ma comunque con lesioni che hanno richiesto un ricovero e dieci giorni di prognosi.
Questa reiterazione della violenza è stata definita come una vera e propria spedizione punitiva contro chi aveva cercato di intervenire per fermare l’aggressione iniziale. L’azione coordinata e aggressiva della banda ha rappresentato un’escalation molto pericolosa nella notte di via Cavour.
Le indagini dei carabinieri e l’identificazione degli aggressori
Le forze dell’ordine hanno avviato subito un’indagine a seguito della segnalazione dei fatti. Hanno raccolto le testimonianze dei giovani presenti e analizzato le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza installati nelle vicinanze. Questi elementi hanno permesso di ricostruire esattamente cosa fosse successo e individuare i responsabili.
Sono stati denunciati quattro uomini stranieri, tutti senza fissa dimora, tra i 22 e i 28 anni, ritenuti coinvolti nella rissa in concorso. Tra loro figura anche il compagno della giovane aggredita, il quale è ospite di una comunità. Le accuse riguardano sia l’aggressione iniziale sia la spedizione punitiva contro i testimoni, sottolineando la gravità degli atti avvenuti.
Il lavoro investigativo condotto dai carabinieri ha permesso di mettere un punto a questa serie di violenze che avevano scosso il quartiere quella notte. L’identificazione e la denuncia degli uomini coinvolti rappresenta un passo importante per garantire sicurezza e giustizia alla comunità locale.